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Domenica ragù. (4). Epicrisi guardando il mare.di Vincenzo Di Fazio (Enzo)
L’ordine mi arriva per e-mail la sera di sabato 24. “Sei stato nominato, questa settimana tocca a te” , “Comincia a riscaldarti” che, tra di noi, significa “ Sta sui pezzi che vengono pubblicati”. Eh sì, è proprio così: questa cosa nuova dell’epicrisi va bene, piace, i lettori la seguono, un po’ forse per curiosità un po’ perché è la sintesi dei fatti della settimana e dà la possibilità di ritornare sugli argomenti, sulle notizie, anche su alcuni progetti importanti che sono stati trattati e sui quali magari si è sorvolato. Franco De Luca ci parla della religione dei nostri padri. Le condizioni di precarietà in cui ha vissuto il nostro avo, fin dai tempi dei Borbone, lo hanno portato a rispettare la legge di Dio per paura, per necessità, forse anche per credenza e per ottenere protezione. Poi, però, l’abbiamo letto tante volte, si è fatto la legge sua, la cosiddetta legge di Ponza. Come è fatto questo ponzese ancora non è chiaro e ancora non si capisce se ha più qualità o difetti e se è più vero il nativo o il residente, il forestiero o il pendolare, l’emigrante o il nostalgico, l’itinerante o lo stanziale… è un’anima dai mille volti. E’ soprattutto una figura che sembra estraniarsi dalla realtà in cui vive perché si chiude nella propria… avendo più a cuore i propri interessi che quelli della comunità. Ma niente… al di là di una proposta che evoca tanto la selezione della razza di triste memoria e che ci porta immeritatamente alla giornata del 27 gennaio così bene ricordata da Rosanna C., non c’è ponzese che si sia scosso. E di ambiente e della fragilità del nostro territorio si parla tanto questa settimana. Un progetto che mette al centro proprio Santo Stefano, luogo di pena che paradossalmente può diventare luogo di riscatto perché tra quelle mura si sono anche forgiate e rafforzate coscienze, pensando ad un bene prezioso come la libertà che racchiude in sé i tanti modi di essere liberi, da quello di esprimere le proprie idee a quello di credere nel proprio Dio nel rispetto del prossimo, come ci insegna il bel racconto di Emanuela Siciliani dallo Sri Lanka. Una coscienza civica forte, soprattutto della comunità, è quella che serve per non incorrere negli errori politici del passato di cui ci parlano, da opposte posizioni, Vincenzo A. e Sergio D’Arco a proposito di opportunità forse irrimediabilmente perdute come la creazione del parco marino. Un raggio di sole ci viene dalla Cisterna della Dragonara finalmente aperta al pubblico e vorremmo tanto altri esempi simili, a cominciare dal recupero dei sentieri. Ma c’è, per fortuna, anche una Ponza che va all’Expo di Milano a proporre e a difendere le nostre origini e perché no la zuppa di lenticchie e ‘u casatielle. Sto per fare la sintesi ma mi accorgo che è arrivato sul sito un annuncio strano. Domenico M. cede gratis una grotta inagibile che ha a Chiaia di Luna E’ stanco di pagare le tasse senza poterne fare uso. Può star tranquillo Domenico, sicuramente interesserà a Giggino… Intanto il libeccio ci ha dato dentro questo fine settimana e sono due giorni che non vedo passare le navi…. Meno male che hanno eletto il 12^ presidente della Repubblica. E’ Sergio Mattarella, è un costituzionalista e questa è una buona notizia. Felice domenica a tutti. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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