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Domenica ragù. (2). Epicrisi a piedi nudi

di Sandro Vitiello
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Il massimo della libertà per un ponzese all’estero – furastiero – è poter recuperare qualcuna delle “abitudini barbare” del suo vivere a Ponza.
Premessa: io a volte parlo – anzi scrivo – a sproposito di Ponza.
Quando parlo e scrivo dell’isola di cui sopra, non è sicuro che sia azzeccato perché parlo e scrivo soprattutto di Le Forna, anzi di Le Fornelle, come ci fa sapere Arturo Gallia con i suoi scritti.
Quindi il punto di partenza è quello e me ne scuso.
Anzi no; non me ne scuso. Ne sono contento.
Mi limito a comunicarvelo, così pigliate “le misure”.

U’ mast  se n’è messa in testa un’altra delle sue: far seguire allo scritto di domenica scorsa di Rita Bosso, signora del “centro” il mio che più estremo non potrebbe essere, in termini geografici. Cala Fonte.

Che dire di questa settimana che volge al termine?
Che “c’è un grande confusione sotto il cielo” e noi della vecchia scuola non ci possiamo più permetterci il lusso di dire che “la situazione è eccellente”.

Ponzaracconta approfondisce il racconto storico della nostra isola.
Arturo Gallia ha aggiunto altri pezzi importanti alla nostra Wikipedia isolana.
Insieme – tante voci vicine e lontane – stiamo scrivendo la nostra storia.
Alessandro Romano ci racconta con un pizzico di orgoglio di quando dalle nostre parti, sulla terraferma, si costruivano ponti in ferro che nel resto dell’Europa se li sognavano. Storie di duecento anni fa; ai tempi attuali un pezzo di autostrada in Sicilia si è dissolto qualche giorno dopo l’inaugurazione.
Il professor Madonna ci ricorda che se anche il nostro vivere è sulla terraferma non dobbiamo dimenticare comunque che siamo figli del mare e che è buona cosa conoscere da quali cozze deriviamo.
Sandro Russo con due importanti scritti ci invita a guardare verso Marsiglia; se quello che è stato fatto lì negli ultimi anni può essere un modello esportabile anche nel nostro piccolo. Carne al fuoco ne ha messa tanta… Siamo curiosi di leggere dove andrà a parare!

Ma non si vive solo di questo: Enzo D.G. ci aiuta a capire il caos di questi giorni.
Vincenzo ci dà la sua lettura degli eventi e Silverio Tomeo ci ricorda quelle che dovrebbero essere le regole fondamentali del buon governo in ambito locale.
Per farla breve, l’esatto contrario di quello che pensa e dice quel fetente di Giggino, il compare di Sang’ ‘i  Retunne, il quale, nell’anno di grazia 2015, ha ri-scoperto l’associazionismo clandestino. Gli anarchici di qualche centinaio di anni fa andavano in Svizzera a preparare un mondo migliore. Giggino partecipa alle riunioni clandestine a Formia, per cambiare Ponza! …In compagnia degli arabi: perchè mai?

Intanto Franco ci ricorda che è un inverno mite, ma che parecchi brividi attraversano l’animo dei ponzesi. Possibile che siamo tutti in perenne guerra tra di noi?
Possibile che il linguaggio aggregativo locale è quello sintetizzato dal nostro Pasquino locale – …’a lanza toia fa schifo e nun zi manc’ buon’ a’ccoglie n’arcera – ?
Ci prova Monia a cambiare direzione, quando chiede di usare la sua pagina Facebook per provare a costruire e non più a demolire.

Quindi è tutto sbagliato? E’ tutto da rifare?
Direi di no. Qualche certezza ce l’abbiamo pure noi.
Tanto per incominciare domenica scorsa abbiamo stracciato per cinque a zero i nostri avversari del Mistral ADS.
Poi una signora del Nord ha ricordato con struggente nostalgia la Ponza che ha conosciuto negli anni ’70 e che continua a frequentare anche in virtù di legami familiari.
Per non dire poi del fatto che abbiamo avuto un inviato speciale – è costato quel che è costato, ma non abbiamo badato a spese! – a seguire la tappa del viaggio papale nello Sri Lanka!
Domenico, dopo averci raccontato “u Duttor” e “u Spieg”, ci ha pure reso partecipi di quel grande evento che è stata la visita di “Francesco” nell’isola-nazione dell’Oceano Indiano.

Numeri importanti, i nostri lettori, che ci danno un giusto, legittimo orgoglio.
…E direi che per questa settimana può bastare.

Dimenticavo: la Mostra dedicata agli anni ponzesi di Paul Thek alla galleria Alexander and Bonin” di New York vedrà anche la partecipazione della comunità ponzese negli States.

Buona domenica!

Sandro Vitiello