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Domenica ragù. Epicrisi in pigiama

di Rita Bosso
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“Bisogna fare un abstract settimanale, un’epicrisi” – ordina ’u Mast’ di Ponzaracconta, e spiega che si tratta di evidenziare i temi e i contributi di maggior rilievo emersi nel corso della settimana; poi aggiunge, con signorilità: “Occupatene tu, va! Non tieni niente da fare e la domenica resti in pigiama fino al pomeriggio”.

Partirei dalla fine, precisamente da Articoli Politici su Ponzaracconta, in cui Biagio Vitiello sollecita la nascita di discussioni pacate, di ampio respiro, da cui scaturiscano proposte; i problemi sono quelli di sempre e le soluzioni non escono dal cilindro alla vigilia delle elezioni ma nascono dalla società civile, che deve imparare non solo a esprimere esigenze ed elaborare proposte, ma anche a rappresentarle in modo efficace, evitando inutili masaniellate.
Oggi, scrive Biagio, si discute più che in passato, e Vincenzo Ambrosino, nel commento, propone due spiegazioni:
1. è aumentata la libertà di espressione, ovvero è diminuita la paura delle ritorsioni;
2. è aumentata l’esigenza di protestare, perché prima “ognuno aveva il suo” e se ne stava zitto e buono.

Ad una prima lettura – in pigiama, come si è detto – sembra che gli scritti di Biagio e di Vincenzo vadano in due versi opposti: uno auspica un confronto tra cittadini in quanto tali, che potrebbero anche non avere alcuna voglia di candidarsi; l’altro intende il confronto come momento propedeutico alle elezioni, ossia come occasione, per il futuro candidato, di mettere in evidenza le proprie competenze. Sono visioni diverse, indubbiamente; ma sono conciliabili? E, concretamente, è possibile individuare un tema sul quale far confluire l’attenzione, dibatterne inizialmente, magari in questa sede, su questo sito, e successivamente in un incontro pubblico?

Potremmo partire dal tema Porto, magari recuperando il materiale già prodotto (il dossier di cui scrive Vincenzo); in passato abbiamo provato a proporre il tema Museo, ma la discussione si è arenata immediatamente; occorre, da parte di tutti, mettere da parte supponenza – Domenico Musco ne dà un esempio chiarissimo nel suo ultimo pezzo, ’U spieg’ – e distinguere tra Opportunità e opportunismo (tema dell’ultimo dialogo tra Giggino e Sang’e Retunne).

L’abstract, sia pure in pigiama, deve essere settimanale, come ordinato da ’u Mast; allora scorro velocemente gli articoli pubblicati negli ultimi sette giorni, un occhio al numero dei commenti e l’altro al numero dei lettori.

Notevole il richiamo dell’attualità, come dimostrano i numerosi contatti totalizzati dall’articolo di Rosanna Conte: Mercoledì, 7 gennaio 2015 che lega insieme i fatti grossi della settimana: la morte di Pino Daniele e gli attentati in Francia; non paragonabili tra loro ma entrambi di enorme impatto emotivo che Rosanna registra in veste di ‘inviato speciale’ dalla piazza di Napoli dove si commemora la perdita del cantante.

Ma non c’è partita: stravince ’U Duttore, e la spiegazione non è semplice da trovare: il tema non è, a prima vista, né attuale né coinvolgente, ma forse è stato a lungo rimosso e ora riemerge dal sommerso, anche se stiamo parlando di fatti accaduti mezzo secolo fa.

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Ancora… 
La forza del ricordo? Forse la spiegazione sta in un commento, apparentemente innocente, a L’ultima foto prima di lasciare la Galite.
Sandro Vitiello butta là: “Tra gli invitati al matrimonio c’era anche una certa Rosalia; era di Ponza?”.
Non stupisce che Sandro, a distanza di sessant’anni, ricordi Rosalia, che era (ed è) bellissima, elegantissima e simpaticissima; evidentemente la bellezza, nel ricordo, sopravvive agli anni.

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Chest’è!
Per finire, U Duttore ha avuto 19 commenti e il quadruplo del numero medio dei lettori dei nostri articoli.

Buona domenica a tutti!

1 Comment

1 Comment

  1. Silverio Guarino

    12 Gennaio 2015 at 08:24

    Complimenti (caso mai ce ne fosse bisogno) per l’idea dell’epicrisi settimanale ordinata dal Capo ed elaborata da Rita.
    In questo modo si ha oltretutto l’occasione di rivisitare i contributi a Ponzaracconta, che talora vengono affollati ed asfissiati da saccenti grafomani autoreferenzianti.
    Con affetto e stima. Continuate così.

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