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Il Presepe proibito

di Silverio Lamonica
Presepe [1]

 

Ho appena letto sul portale multimediale di “La Repubblica.it – Milano” un articolo che mi ha lasciato quasi di stucco: un dirigente scolastico di Bergamo ha proibito a docenti ed alunni di allestire a scuola il tradizionale presepe, perché l’espressione di fede, di francescana memoria, offenderebbe i credenti di altre religioni e pare che in quella scuola siano iscritti molti bambini arabi di fede musulmana.

Innanzitutto bisogna precisare che con il presepe si commemora la nascita di Gesù Cristo che venne ad annunciare “la buona novella”: un messaggio altamente positivo, l’Amore nel senso più ampio.
Non vedo perché un tale avvenimento non debba essere commemorato a scuola e valorizzato nella sua giusta luce, data la sua valenza altamente educativa e farlo conoscere anche ai bambini musulmani.

Inoltre un tale divieto contrasta con l’articolo 33 della nostra Costituzione “L’arte e la scienza sono libere e libero è l’insegnamento ….” Perciò nella maniera più assoluta il collega dirigente non poteva imporre a docenti ed alunni una tale direttiva.

A scuola ci sono molti bambini di fede musulmana? Ebbene, perché non illustrare, all’occorrenza, anche agli alunni di fede cattolica i versetti fondamentali del Corano, il cui messaggio è altrettanto positivo?

La società odierna è sempre più multietnica e multirazziale; la scuola – per adeguarsi – deve recepire i messaggi che provengono da più direzioni, non può discriminarli o, peggio, ignorarli, a meno che non siano diseducativi, ma non è questo il caso.

 

Di Silverio Lamonica. In condivisione con www.buongiornolatina.it [2]