Ambiente e Natura

Ponzaestate 2014. I costi

a cura della RedazioneSoldi in libertà

 

Seppure con un minimo di ritardo rispetto alla conclusione dell’edizione 2014, proviamo a riassumerne gli aspetti economici che appaiono tutt’altro che trascurabili.
A volerli descrivere con pochissime parole si possono così definire: confusi, esagerati, inopportuni e inutili.

Confusi, vediamo perché, cercando di districarci tra i numeri.

Dobbiamo premettere che il sito del nostro Comune funziona in modo piuttosto approssimativo.
I diversi provvedimenti amministrativi restano disponibili alla consultazione dei cittadini solo per pochi giorni; in più, non siamo neppure sicuri che tutti i provvedimenti siano effettivamente resi pubblici, mentre l’archivio atti continua a restare inesistente.
Il tutto in chiara violazione della trasparenza della Pubblica Amministrazione come ribadito ancora dalla circolare n. 61/2013 (pubblicato sulla Gazzetta Amministrativa del 10 aprile 2013) proprio con riferimento ai siti web.

Detto questo, proviamo comunque ad entrare nel merito delle Delibere e Determine relative ai costi inerenti Ponzaestate 2014, pur sottolineando che i provvedimenti che andremo a citare potrebbero non fornire un quadro esaustivo della realtà e le cifre essere riportate per difetto.

Con la Delibera di Giunta n. 82 del 23 maggio 2014 (1) è stato approvato il programma di Ponzaestate 2014 con una relativa stima di spesa di € 142.714. (ricordiamo che per l’edizione 2013 era stata ‘dichiarata’ una spesa di circa 90.000 euro).

Circa due mesi dopo l’Amministrazione si è resa conto che la cifra stanziata era insufficiente, pertanto con l’ulteriore Delibera di Giunta n. 113 del 16 luglio (2) ha provveduto ad un aggiornamento del “programma”, ma in sostanza del suo costo,  aumentato nel frattempo di 20.000 €, con la sua voce principale – di 17.500 € – sintetizzata in ‘logistica di agosto’.
Bisogna pur fare bella figura con tutte le celebrità e loro accompagnatori che vengono a dibattere di importanti questioni nazionali sulla nostra isola! …Poco importa se gli spettatori interessati a questi incontri sono pochi, anzi pochissimi!

Poiché le delibere pubblicate dovrebbero essere solo queste due, dovremmo poter dire che la spesa complessiva è stata di 162.714 €, ma… c’è un ma!
E qui inizia la vera confusione.

Le determine per le imputazioni ai capitoli del bilancio comunale di singole voci di spesa riportano cifre superiori a quanto indicato negli allegati delle citate delibere.
Vediamo il dettaglio.

Prima ancora della delibera n. 82 vi era già stata la determina n. 25 del 7/5/2014 (3) per un impegno di spesa di 5.000 €, destinata a coprire i costi per l’ospitalità offerta ai giornalisti che avrebbero dovuto pubblicizzare gli eventi estivi (somma in buona misura già accreditata all’Associazione isole Ponziane che fa capo a Maurizio Musella).

Questa voce non è stata però prevista nell’allegato alla delibera, quindi sono i primi 5.000 euro da aggiungere ai 142.714 €.

Ed ancora con la Determina 218 del 12/5/2014 (4), si sono imputati ulteriori 5.000 € –   anche questi non riportati poi in delibera – stanziati per fronteggiare piccole forniture di materiali da parte di alcune ditte ponzesi.

Ma gli stessi 142.714 € previsti dalla delibera, quando si è provveduto ad effettuare l’imputazione sui capitoli del bilancio comunale [Determina n. 273 del 18/6/2014 – (5)] sono diventati 146.638 €.

Il conteggio totale lo faremo alla fine.

Andiamo avanti. Il costo per il materiale pubblicitario che nell’allegato alla prima delibera è indicato per un valore di 5.000 €, nella relativa determina [Determina n. 242 del 29/05/2014 (6)] diventa di 8.515,60 €.

Ancora. L’esborso per la SIAE previsto inizialmente in 3.000 € con la Determina n. 283 del 26/6/2014 (7) diventa di 5.560,14 €.

Quindi dai dati – probabilmente incompleti per difetto – a nostra disposizione siamo arrivati ad una spesa di 182.000 € e non abbiamo ancora fatto cenno all’ultima delibera di inizio novembre.

 

Vediamo il secondo aggettivo: esagerati.

Quanti turisti sono venuti a Ponza da maggio a tutto settembre?

Dati attendibili parlano di un totale di circa 112/113.000 passeggeri, mentre il complessivo a fine agosto è stato di circa 97.000.

Tanto per un veloce confronto, nel 2012 a tutto agosto sono stati circa 117.000 e lo scorso anno 105.000. Appaiono quindi evidenti i “ grandi riscontri turistici” che con enfasi vengono sottolineati dalle delibere comunali.

Ma mentre a noi (dai numeri citati) ed alla maggioranza dei ponzesi per esperienza diretta, “i vantaggi” di Ponzaestate appaiono “chiari”, all’Amministrazione non abbastanza. Infatti decide [con Delibera 158 del 30/10/2014 (8)] di spendere altri 10.000 € dei nostri soldi (siamo quindi ad almeno 192.000€) per far realizzare un questionario tra gli operatori turistici ponzesi onde valutare il gradimento delle politiche turistiche dell’attuale Amministrazione. Avremo modo in un altro momento di approfondire quest’ultima delibera.

 

Trattandosi di soldi nostri , continuiamo con i conti.
Quanti dei circa 113.000 turisti venuti quest’estate a Ponza non avranno pagato la tassa di sbarco?

Considerando che anche buona parte dei proprietari di casa, contrariamente a quanto descritto dalla relativa normativa, si sono visti spesso negare il diritto alla sua esenzione, si potrebbe supporre un 15% – 20% in meno, per un presunto introito totale tra i 136.000 ed i 144.000 € . Nel bilancio di previsione 2014 erano stati previsti incassi per 130.000 € più 40.000 € che dovrebbero entrare nelle casse comunali, qualora la contestazione degli incassi riconosciuti dalle biglietterie per il 2013, dovesse avere un esito positivo. Per un totale di 170.000 €. Viene da chiedersi allora: ha senso spendere più di quanto si prevede di incassare? E non stiamo neppure citando l’opportunità delle scelte.

Da questi conteggi appare evidente che i costi di Ponzaestate sono stati addirittura superiori agli introiti realizzati con la tassa di sbarco.

Quindi non solo l’Amministrazione non ha rispettato la sua stessa delibera del novembre 2013 – il cui art. 4 così recita “il gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo e interventi di fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali ed altresì interventi in materia di polizia locale e sicurezza, di mobilità e viabilità, di raccolta e smaltimento dei rifiuti, nonché dei relativi servizi pubblici locali.” – ma addirittura si andranno ad attingere risorse dal già scarso bilancio comunale!

 

Detto ciò, gli aggettivi che abbiamo utilizzato all’inizio: costi confusi, esagerati ed inopportuni, diventano addirittura gentili.
Resta l’ultimo: inutili.

In buona misura l’abbiamo già visto. Il numero dei turisti negli ultimi due anni si è sostanzialmente mantenuto stabile, ma non è aumentato.

Solo un’annotazione: a fronte di un numero di passeggeri non di molto inferiore al passato, i pernottamenti sull’isola sono invece diminuiti e non di poco, sia per la durata inferiore dei soggiorni che per il riaffacciarsi dei turismo giornaliero (spesso di gruppo). Non per enfatizzare le nostre asserzioni, ma questo genere di turismo non ha neppure tempo e modo di apprezzare la programmazione estiva.
Perciò ancora una volta, per questa tipologia di turisti, il richiamo è e resta Ponza in se stessa.

Ad ulteriore conferma dell’inutilità di una programmazione estiva così massiccia quale strumento di richiamo turistico, riportiamo un altro dato.

Gli unici eventi che hanno fatto riempire il piazzale di Giancos sono stati (e non ci volevano né sondaggi, né la palla di vetro per prevederlo): Ponza in tavola (costo complessivo per due serate – Giancos + Le Forna – 3.000 € e James Senese 5.490 €.

Il resto delle serate, anche del mese di agosto, ha avuto da una decina ad un massimo di un centinaio di spettatori.
Alla Caletta è andato anche peggio: alcune serate dedicate ai dibattiti si sono contraddistinte per l’assenza di spettatori.

Ma quest’ultimo aspetto, la maggior parte dei ponzesi lo conoscono già, visto che buona parte dei presenti alle serate era costituito quasi sempre le stesse persone: dai residenti pensionati, da qualche studente e dagli isolani che ritornano per il periodo di ferie.

Ad alcuni di loro abbiamo chiesto: siete contenti di godervi questi spettacoli?
Immancabilmente la risposta è stata: “Visto che ci tocca pagarli, tanto vale che almeno passiamo un’ora all’aria aperta e qualche volta vediamo pure qualcosa di carino!”.

Ma come, tutto quel battage pubblicitario, quasi 200.000 € di costo, per rallegrare le serate estive di un po’ di ponzesi?
Almeno ci chiedessero quali sono gli spettacoli che gradiremmo vedere!

O che l’indagine conoscitiva serva a questo, come scopo accessorio? Siamo proprio curiosi di conoscerne le risultanze!

 

Seguono nell’ordine di citazione le Delibere e le Determine su cui è stato costruito l’articolo:

(1).  1. Delib. giunta 82. Ponza estate 2014

(2). 2. Deliberazione Giunta Comun. n 113.14 incrementi costi ponzaestate

(3). 3. Determina n 25 del 07.05.2014

(4). 4. Determina R.G. n. 218.14 ponzaestate

(5). 5. Determina n 273 ponzaestate 2014

(6). 6. Determ 242 del 29.05.2014 pubblicità ponzaestate

(7). 7. Determina R.G. n. 283.14 SIAE 2014

(8). 8. Deliberazione della Giunta Comunale n. 158.14 ponzaestate

1 Comment

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  1. Giuseppe Marino

    14 Novembre 2014 at 23:15

    Con interesse leggevo l’articolo e mi devo complimentare con la redazione, atteso che lo stesso non è campato su dicerie ma su documenti e dati concreti.
    Personalmente ritengo che in questo caso l’amministrazione Comunale non è colpevole, in considerazione che ha solo destinato dei fondi per l’organizzazione degli eventi, forse “troppi soldi” di cui una parte potevano essere indirizzati ad altri scopi previsti dalla tassa di sbarco.
    Bensì se di una “Ponza Estate 2014” fallimentare si deve parlare, le colpe e le responsabilità bisogna attribuirle agli organizzatori ed i responsabili.
    Anche se prima di crocifiggere tali soggetti bisogna capire quale era l’obbiettivo di Ponza Estate 2014.
    Rendere piacevole la permanenza dei turisti che già frequentano l’isola?
    Dare un poco di spensieratezza e riempire le serate noiose dei Ponzesi che non sono impegnati in attività lavorative durante l’estate?
    Ospitare firme illustri al fine di comparire su qualche gossip o testata giornalistica?
    Bene, se questi erano gli obbiettivi bisogna dire che sono stati egregiamente tutti raggiunti e allora tanto di cappello e congratulazioni agli organizzatori e responsabili di “PONZA ESTATE 2014”.
    Personalmente penso che se impegno un capitale extra nello svolgimento della mia attività devo ottenere un profitto maggiore.
    Un esempio, con le dovute proporzioni, per cosa intendo nell’impegnare soldi per promuovere una località, può essere la città di Salerno, dove per l’allestimento delle luci natalizie vengono impegnati circa 2 milioni di euro, i quali portano un fatturato alla Comunità di oltre 30 milioni.
    Con questo esempio a cosa voglio addivenire che per il budget avuto a disposizione lo staff di PONZA ESTATE 2014 ha ampliamente fallito, visto che non ha portato alcun beneficio in forma di presenze turistica e conseguenziale aumento di fatturato, infatti a conferma di quanto asserito non ricordo che per tutta l’estate ci sia stata un affluenza in virtù dello specifico evento e quindi semmai e a loro che bisogna chiedere “conto” e non agli amministratori comunali che a mio avviso sono la parte lesa.
    Concludendo mi chiedo, se il Comune in buona fede ha speso circa 180.000 e l’economia isolana non ne ha tratto alcun beneficio, CHI CI HA GUADAGNATO?

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