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La grande parata, San Silverio e i ponzesi al “Columbus Day” (2)di Leonardo Pietroniro
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Ma la cosa più entusiasmante in quel momento era la preparazione e l’organizzazione per il Santo che per la prima volta veniva portato alla parata del “Columbus Day”, festa settantenaria che si svolge nella città più importante degli Stati Uniti, Manhattan N.Y. Ma parliamo dell’organizzazione. Come dicevo erano tutti molto entusiasti e quindi preoccupati e attenti al buon esito dello svolgimento della parata; io naturalmente stando con Ralph mi rendevo partecipe all’organizzazione. Arriva così il giorno della Parata. Tutti svegli alle 5 del mattino – la Parata inizia alle 12 e per andare a Manhattan ci vogliono 30 minuti come i ragazzini che quando devono uscire per gli acquisti di giocattoli non dormono la notte. Il tutto contornato da una festosa allegria e un rimbalzare di saluti tra persone che si vedono di rado poiché qui le distanze sono veramente grandi e quindi per rincontrarsi si approfitta di queste occasioni. Più ci si avvicina a Manhattan e più i cori diventano forti; sensazioni davvero incredibili, mentre l’autobus percorre le strade della città si iniziano a salutare tutte le persone che si incontrano… cantando e scherzando si arriva alla meta: 42nd str.
Poi una cosa bellissima è vedere, davanti al nostro corteo, quattro bellissime signore con i capelli bianchi che fanno bella mostra di sé in una bellissima Cadillac, a testimoniare il passato, il presente e il futuro delle giovani generazioni ponzesi-americani negli Stati Uniti, tra cui la signora Lucia Sandolo ved. Iodice con i suoi ben 101 anni di età… Fantastico! Si parte, il nostro gruppo è il n° 16 quindi siamo quasi in testa alla parata… man mano che passiamo tutti si uniscono ai fianchi dei marciapiedi laterali della grande strada….. ma arrivati all’incrocio ci immergiamo sulla Fifhty Av., strada principale della parata che attraversa parte della zona centrale della città con l’arrivo alla piazza dedicata a Cristoforo Colombo. Per strada ci sono migliaia di persone tutti con le bandierine italiane, tutti vestiti con i colori italiani e addirittura si vedono persone truccate e tatuate con il colori dell’Italia …veramente qualcosa di particolare ed entusiasmante da vedere e da vivere. Mentre marciamo orgogliosi di portare i nostri colori di S. Silverio e di Ponza, tutti ci salutano con sorrisi e frasi affettuose; passiamo davanti a ‘mega’ negozi di marche prestigiose, davanti a palazzi enormi e specchiati, passiamo davanti al Rockefeller Center e poi alla Cattedrale di S. Patrick dove ci aspettano i Vescovi di N.Y. per dare la loro benedizione. A quel punto la statua viene fermata e rivolta verso la Cattedrale e cosi anche noi, appunto per avere la loro benedizione. Continuando, e a quel punto lanciando e regalando i garofani di San Silverio come si usa fare appena dopo la processione e Ponza, avanti fino ad arrivare alla Piazza di Colombo dove sorge un immenso centro commerciale e là erano situate tutte le poltrone con i posti d’onore, rappresentanti degli States e rappresentanti dell’Italia tutti con fasce tricolori e le loro rispettive famiglie sventolavano la nostra bandiera. C’erano tante TV sia locali che nazionali a riprenderci che poi la sera stessa le immagini venivano trasmesse dalle televisioni. Tutti stanchi del lungo ed entusiasmante corteo riponiamo San Silverio nel suo automezzo e noi riprendiamo gli autobus per il ritorno. Ma non finisce qui… Ogni primo lunedì del mese il direttivo si incontra per discutere i prossimi eventi e ce ne sono tanti… 52° Annual Dinner Dance (per tutte le foto: cliccare per ingrandire) Ma alla fine in cuor mio mi chiedo: riusciremo mai a Ponza a trovare la stessa unione, fratellanza, entusiasmo, collaborazione che hanno questi nostri parenti, amici, e ponzesi come noi..!?
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Sto seguendo con curiosità la gita di lavoro americana dell’amico Leonardo e devo dire che mi sta creando incredibili interrogativi che ovviamente pongo all’attenzione di tutti gli amici lettori.
Anche l’amico Leonardo ha scoperto il ‘Miracolo Americano’ e dall’altra parte del mondo ci dice: “Ma alla fine in cuor mio mi chiedo: riusciremo mai a Ponza a trovare la stessa unione, fratellanza, entusiasmo, collaborazione che hanno questi nostri parenti, amici, e ponzesi come noi..!?”
Ecco una bella riflessione che ci pone Leonardo: i ponzesi nel mondo sono diversi dai ponzesi residenti! Se cosi sembra, allora è la quotidianità su questa isola che ci fa diversi per esempio legati alla proprietà, legati alla famiglia, legati a San Silverio
I ponzesi americani non sono legati alla proprietà? Non si mettono a fare cause per difendere l’usurpazione del parente ingordo?
Su tutte le questioni – oltre alla devozione di S. Silverio, che è comune a tutti i ponzesi – per esempio nelle scelte politiche, nelle scelte culturali, nelle scelte economiche, i ponzesi americani, sardi, argentini ecc… riescono ad essere sempre fratelli, entusiasti, collaborativi?
Faccio queste domande ovviamente a Leonardo, ma anche agli amici di Ponzaracconta che vivono nel mondo, vivono oltre i limitati confini di quest’isola: com’è possibile credere che lontani nel tempo e nello spazio tutti i ponzesi sono sempre grandi uomini mentre in tempo reale e su questa isola sono normali peccatori?