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Il Presidente Sandro Pertini starebbe oggi facendo le barricate per bloccare “Sblocca-Italia”

riceviamo in Redazione e pubblichiamo il seguente Comunicato Stampa a firma del Presidente della RCCSBPertini. Bandiera ital [1]

 

Il Presidente Sandro Pertini starebbe oggi facendo le barricate per bloccare “Sblocca-Italia”

Ill.mo Sig. Presidente Giorgio Napolitano,
ho avuto il piacere di stringere la mano del Presidente Pertini, nel cuore del cratere del terremoto del novembre dell’80 dove ero accorso quale volontario coordinatore dei tanti lavoratori volontari dell’Enel della Campania e della distribuzione delle molte risorse di ogni natura, alimentare, sanitaria, materiale tecnico, che in soli due giorni avevamo raccolto.

L’amato Presidente Pertini ci disse che mai più vi sarebbe dovuto essere lo sfascio della Stato come si era verificato per quel terremoto e inviò al Paese un messaggio di infinita valenza coniugando indissolubilmente prevenzione e protezione dei cittadini e delle future generazioni, e beni e valori naturalistici, storici e culturali del Paese.

Il decreto “Sblocca Italia” costituisce purtroppo per la gran parte dei suoi contenuti, un terremoto

molto più devastante del terremoto dell’Irpinia per le catastrofiche conseguenze che avrà se convertito in legge.

Ormai i tempi per la salvezza del Paese si riducono sempre di più ed io, la rete di cui sono il Presidente, come penso la grandissima moltitudine di cittadini e di associazioni mobilitate per bloccare lo ‘Sblocca Italia’ vorremmo che riflettesse direttamente, con esperti e consiglieri di grande onestà intellettuale, sulla portata nefasta degli articoli Artt. 7, 8, 17, 25, 26, 33, 34, 35, 36, 37, 38 e 39: violenze incancellabili e soprattutto irreversibili sì da convincerla ad intervenire per bloccare il decreto.

Il presidente Sandro Pertini oggi sarebbe sulle barricate per salvare il Paese e siamo certi che da Presidente della Repubblica non avrebbe mai promulgato tale decreto.

Come potrà Ella parlare in futuro di democrazia e partecipazione quando si cancella ogni volontà popolare e territoriale come per il caso dell’acqua bene comune, dell’inceneritore di Napoli EST, del futuro di Bagnoli?
Come potrà parlare di ambiente, natura. paesaggio, storia e cultura, di lavoro e sviluppo sostenibili   quando con il decreto si autorizzano ricerca e perforazione per la estrazione di petrolio e più in generale di idrocarburi in incomparabili mari e coste fino ai Golfi di Venezia, delle Isole Egadi, di Napoli e Salerno?

Questa, Sig. Presidente, è la realtà di oggi; non la si può ignorare o fingere di non conoscere; chiunque la sostiene ne è consapevole e pienamente corresponsabile.

Con i più ossequiosi saluti
Antonio D’Acunto, Presidente Rete Campana Civiltà del Sole e della Biodiversità.
Napoli 22, Ottobre 2014

RCCSB [2]

Il file .pdf del Comunicato sopra-riportato: Lettera al Presidente della Repubblica [3]

 

NOTE

Il sito ha dedicato un articolo-contenitore a vari aspetti del decreto ‘Sblocca Italia’ (leggi qui [4]).

Per gli aspetti che riguardano  la cementificazione del suolo, segnaliamo come particolarmente incisivo questo articolo di Curzio Maltese comparso sul Venerdì di Repubblica del 17 ottobre u.s. Qui in file .pdfDagli anni 60 ad oggi [5]