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Domenica sera i ponzesi che sono rimasti in chiesa dopo la messa vespertina e quelli che vi si sono recati per l’evento (leggi qui) hanno vissuto una serata veramente gradevole, all’insegna della musica e del bel canto.
Don Ramon è stato veramente bravo ad organizzare una serata così, col soprano Giulia Sensati ed il giovane maestro di pianoforte, Luca Spinosa (1).
E non si è fermato qui.
Dopo le brillanti esecuzioni, con l’aiuto delle signore che hanno sostenuto l’iniziativa in onore della Madonna del Rosario, ha offerto un ricco buffet nella sala parrocchiale durante il quale si è piacevolmente chiacchierato e si è fatta conoscenza con i due artisti.
Così se per il giovane Luca abbiamo appreso che è di Gaeta e studia al Conservatorio di Frosinone, dove l’ha pescato don Ramon, per Giulia Sensati abbiamo appreso con grande piacere che vive a Ponza da giugno e che ci rimarrà, per motivi di lavoro del marito, per due anni.
A questo punto mi è sembrato utile fare una breve e semplice intervista per farla conoscere un po’ ai ponzesi, quelli che domenica non erano in chiesa, perché credo che agli altri, dopo averla ascoltata, non sia necessario aggiungere nulla per capire chi è la loro nuova concittadina.
Il rapporto di Giulia col canto è così naturale che sembra nato con lei. A tre anni, grazie al microfono regalatole dalla mamma, già si esibiva per i suoi pupazzi e le sue bambole, collocati in platea e attenti alle modulazioni della sua voce. Essere entrata, a 11 anni, fra i Piccoli cantori di San Nicola l’ha trasportata nel contesto delle vere esibizioni pubbliche confermandole che il suo futuro si stava tracciando lungo il naturale percorso che la sua mente e il suo cuore intravvedevano.
E’ per questo che alla domanda se ha provato qualche volta panico o difficoltà a cantare in pubblico, Giulia mi guarda un attimo perplessa e poi mi risponde sicura che mai le è successo qualcosa del genere: per lei, stare su un palco a cantare è la cosa più naturale del mondo ed è quello che la sua voce desidera.
Già, la sua voce!
Una voce potente, limpida e cristallina come sono le voci dei soprani leggeri (2). Nell’esecuzione di domenica la sua capacità canora si è distinta per l’agilità nel passare dai suoni acuti ai gravi, per la sua estensione e la freschezza del gorgheggio.
Un soprano contemporaneo che le piace tantissimo è la rumena Angela Gheorghiu: “Un soprano fantastico!” E fra i brani che ha cantato domenica – che sono quelli che le piacciono di più e ed ha ritenuto più facili da seguire per il pubblico – ci sono anche quelli molto richiesti alla Gheorghiu (basta vedere su Youtube), come Ebben? Ne andrò lontana, O mio bambino caro e Mi chiamano Mimì, che non era in programma, ma è stata cantata come bis. Le piace molto anche la russa Anna Netrebko.
La sua esperienza più bella è stata la recente tourné, col Coro del Teatro dell’Opera di Salerno di cui fa parte, in Cina dove è stata rappresentata la Carmen di Bizet, interpretata dal mezzosoprano Anna Caterina Antonacci. Erano tutti cantanti italiani, con tanta voglia di lavorare, ed hanno lavorato moltissimo in quei diciotto giorni. Per Giulia, la Antonacci è stata bravissima ed è contenta di ripetere l’esperienza a Salerno per il periodo natalizio.
Il Teatro dell’Opera di Salerno è molto attivo e copre normalmente tutto il periodo che va dall’autunno all’inizio dell’estate con diverse rappresentazioni. Per il prossimo novembre ha in cartellone La vedova allegra con la regia di Vittorio Sgarbi e per Giulia sarà un’altra esperienza.
Come prospettive di lavoro, le piacerebbe coprire il periodo estivo entrando nel Coro del teatro di Torre del Lago, paese dove visse Puccini, in provincia di Lucca, e dove c’è sempre un ricco programma estivo di opere liriche che si svolge all’aperto. Così potrebbe lavorare tutto l’anno.
L’idea prospettata da don Ramon di fare un concerto al mese durante l’inverno piace molto a Giulia che sarebbe propensa anche a coinvolgere qualche tenore per l’esecuzione di duetti, magari, accompagnati al pianoforte dallo stesso maestro di domenica, Luca Spinosa, che giudica molto bravo. Anche a noi farebbe piacere riascoltare il giovane musicista di Gaeta che ha partecipato a diverse esibizioni nelle province laziali e campane.
Ovviamente gradirebbe entrare anche nel cartellone di Ponza estate 2015 e noi glielo auguriamo.
La presenza di Giulia Sensati a Ponza per due anni può diventare un grande dono per i ponzesi, specie nel periodo invernale quando, finiti il trambusto ed il chiasso estivi, l’isola si chiude su se stessa. Allora l’offerta di momenti artistici può rallegrare e riempire lo spirito con nuova linfa.
Del resto, per Giulia, la gioia di esibirsi per un pubblico che l’apprezza, potrà essere di aiuto ad affrontare l’isola in inverno, anche se sarà comunque impegnata col suo frugoletto, un biondino di due anni che va all’asilo come gli altri bambini ponzesi.
Note
(1) – Luca Spinosa nasce nel 1989 e intraprende giovanissimo lo studio del pianoforte. All’età di 14 anni partecipa alla prima edizione del Concorso nazionale di esecuzione musicale “Remigio Paone” ottenendo il primo premio. Ha partecipato, suonando in concerti di musiche d’Opera e in formazioni cameristiche, a numerose attività musicali, tra cui lo “Yacht Med Festival” di Gaeta, il 38° “Sannita Teatro Festival” di Pietrabbondante (IS), il “Recital lirico per il percorso di candidatura dell’Opera lirica italiana a patrimonio immateriale dell’UNESCO” promosso dall’Associazione Cantori Professionisti d’Italia, la rassegna “Giovani Artisti per l’Ospedale” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, la stagione “Arte Indipendente” presso l’Orto Botanico di Roma. Ha inoltre collaborato con svariati enti e associazioni, tra cui il coro polifonico “Le voci di Scauda” di Torre del Greco (NA), l’Orchestra da Camera “Città di Fondi”. E’ prossimo a discutere la tesi di laurea a conclusione del corso di Maestro Collaboratore sotto la guida del M° Mauro Paris presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone, ove ha frequentato anche corsi e master class di Riccardo Risaliti, Ionela Butu, Alberto Galletti, Carlo Negroni.
(2) – Esistono due tipi principali di soprano, il drammatico e il leggiero, ma vi è anche un tipo intermedio, il soprano lirico. La voce del soprano drammatico si distingue per robustezza e pienezza di suono e per calda pastosità: è meno estesa di quella dei soprani leggieri nelle note acute, ma può raggiungere con migliore effetto anche alcune delle note basse che i soprani leggieri non hanno. Questi, invece, hanno una voce più limpida e cristallina, possono raggiungere acutezze maggiori di suoni e la loro voce si presta più agevolmente alla esecuzione delle virtuosità, dalle agilità, dei gorgheggi.
I soprani lirici sono, naturalmente, intermedî fra gli uni e gli altri e posseggono alcune delle rispettive loro qualità, ma più limitatamente. La loro estensione normale va dal do (eccezionalmente dal si) sotto il rigo al do sopra.
Le foto della serata sono state gentilmente messe a disposizione da Carlo Marcone (quindi ridotte di dimensioni per l’inserimento nel sito)
I due artisti con Lucia, una loro ammiratrice di eccezione che ha detto: “E’ stata una cosa bellissima. Quelli che non sono venuti è perché non sapevano o non hanno capito di cosa si trattava”