Riceviamo questa lettera di Silverio Scotti che volentieri giriamo ai destinatari e partecipiamo a tutti i Lettori
l. R.
Caro Gino
Nel parlare del programma che stai seguendo con passione sulla produzione di vino e la conseguente sistemazione del terreno e delle parracine i tuoi occhi hanno brillato e mi hai fatto riflettere ancor più sull’argomento.
In effetti se ne parla poco, ma la sistemazione del terreno e delle parracine è senza dubbio l’emergenza più importante per il territorio dell’Isola.
In qualche punto è iniziato il triste dilavamento di alcune catene, per fortuna ancora ridotto.
Il conseguente “spellecchiamento” della superficie con le rocce messe a nudo palesa di fatto una forma di desertificazione.
Come noto alcuni testi riportano la bellissima immagine dell’Isola con il territorio interamente coltivato e le catene colme di viti che arrivavano al mare.
Quindi, caro cugino, un sincero ringraziamento a te ed agli amici Emanuele Vittorio, Antonio De Luca e a tutti gli altri che producono vino (mi vergogno di non ricordarne il nome), mantenendo di fatto integra l’isola: in pratica l’agguantate con passione!.
L’amore concreto che state dimostrando, tu e gli altri produttori, è buon esempio per me e sono certo per tanti altri.
È doveroso sostenerVi almeno moralmente.
Tuo cugino Silverio Scotti
Ponza: due parracine ricostruite. Immagine di copertina e ultima foto: terrazzamenti al Fieno