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Quei banchi sono sempre più vuoti
Quest’anno a Ponza c’è un nuovo dirigente. C’è un problema per la scuola materna, il Ciro Piro è ancora inagibile e molti genitori non conducono i loro infanti alla scuola di Santa Maria; sembra che una soluzione sia stata trovata nelle tante aule disponibili della ex scuola media. Quest’anno all’Istituto Superiore si è inaugurato il “Turistico”. Purtroppo, a differenza della fiction, non siamo partiti con il “botto”: pochi i nuovi iscritti al primo anno. A differenza di altri genitori, che hanno creduto nel miracolo ‘nuovo indirizzo’ per poi mandare i loro figli in continente, io ho convinto mio figlio a frequentare il primo anno del ‘Turistico’ di Ponza; gli ho detto che il biennio è uguale dappertutto per cui se dimostrava impegno nello studio poteva, eventualmente, trasferirsi il prossimo anno. Riflessione per il nuovo Dirigente: Sono convinto che Lei si sia assunto l’onere di governare le infinite emergenze della scuola a Ponza con tanto entusiasmo, ma l’entusiasmo serve a poco perché:
Tutti questi problemi da affrontare avrebbero bisogno di essere fronteggiati con piglio decisionista ma alla fine finiscono per essere gestiti con l’unica logica di sopravvivenza annuale per una realtà scolastica isolana, quella del buon senso, che significa mediare tra le tante contrastanti contraddizioni. Le dico subito, ma lo ricordo ai miei colleghi, che una delle emergenze da affrontare prioritariamente è il rischio di chiudere in pochi anni la scuola superiore. Questa emergenza non è mai stata, come molti amministratori hanno sempre affermato, legata all’indirizzo scolastico, ma è una evidenza legata ai numeri: sempre più cittadini partono dall’isola e non solo alla fine della terza media, ma già dalle elementari. Consiglio riunioni per sensibilizzare le varie componenti scolastiche a fare del proprio meglio per migliorare il clima all’interno della scuola. Con le contrapposizioni preconcette, con le ambizioni individuali, con l’arroganza di “volere la luna” non si farà altro di dare ulteriori motivi alle famiglie di abbandonare la scuola di Ponza e quindi l’isola. Questo, di creare il clima migliore per sopravvivere alle tante emergenze, ma soprattutto per dare un clima sereno nelle classi affinché i ragazzi possano non odiare il tempo passato tra i banchi di scuola, è una incombenza che riguarda sicuramente le componenti docenti, dirigenti e famiglie, ma ovviamente deve vedere l’Amministrazione Comunale a fianco della scuola in modo convinto, continuo e interessato. L’amministrazione Comunale (non il collegio docenti) ha determinato il cambio di indirizzo della scuola superiore, quindi coerentemente deve sostenere questa scelta con un impegno politico e finanziario adeguato alla scommessa di fare dell’istituto turistico il laboratorio per creare le nuove professionalità per la futura isola. Ma intanto analizziamo la realtà dell’Istituto Turistico. Arrivano alla scuola superiore, per costituire il primo anno del nuovo corso, ragazzi che sono per la maggior parte: demotivati, impreparati, non scolarizzati, con difficoltà nella scrittura, nella lettura e nel calcolo e queste caratteristiche individuali e collettive vanno valutate in una classe costituita da 8-10 studenti. Per quanto riguarda l’Istituto Superiore, consiglio ai colleghi una profonda riflessione, perché è proprio lì che gli esigui numeri e le caratteristiche individuali e collettive dei nuovi studenti, diventano condizionanti per ogni programmazione didattica, per ogni scelta educativa, per ogni valutazione didattico-educativa. Cercare la metodologia adeguata alla classe con l’obbiettivo di far conseguire una conoscenza di base degli argomenti per portare avanti la maggior parte dell’esiguo numero di studenti deve essere una strategia didattica-educativa che deve coinvolgere fin dai primi giorni di scuola tutti i docenti ma anche le famiglie. La realtà dell’istituto superiore è la cartina del tornasole dello stato di salute della scuola a Ponza e la scuola di Ponza nella sua capacità di autogoverno è il banco di prova dello stato di salute del ‘sistema isola ponzese invernale’.
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UNA PRECISAZIONE DOVEROSA
Ieri in mattinata mi chiama Paolo Iannuccelli e mi avvisa che uscirà un articolo su ‘il Giornale di Latina’ che mi promuove addirittura dirigente scolastico. Mi aggiunge che l’intento era quello di parlare della situazione della scuola superiore di Ponza e per farlo ‘sono partito dal tuo articolo su Ponza Racconta ma c’è stato un errore nella comunicazione tra noi colleghi giornalisti’.
Il problema è che dopo mi hanno portato da leggere l’articolo con questo titolo incredibile ‘SCUOLA E’ L’ANNO DI AMBROSINO’ sottotitolo: ‘IL PROFESSORE E’ IL NUOVO DIRIGENTE. CERCHERA’ DI RISOLVERE I TANTI PROBLEMI’.
Dopo un po’ sono cominciate ad arrivarmi telefonate da ogni parte anche perché in quell’articolo la confusione era totale, la mia breve analisi sui problemi della scuola locale e il mio conseguente appello era stato completamente travisato, mescolato, incasinato a mia completa insaputa.
Ho inviato nel pomeriggio di ieri, una e-mail a Paolo e stamattina gli ho telefonato; mi ha assicurato che l’articolo verrà corretto e chiarito affinché si dia al vero nuovo dirigente il giusto onore e onere di contribuire a risolvere i problemi della scuola a Ponza.
Cari amici,
la direttrice del giornale, signora Marina Testa, si scusa con Vincenzo ed i lettori. A tarda notte, per la stanchezza, è stato commesso un errore da un un redattore sfinito, evento sempre possibile per tutti noi.
Ancora scuse, l’amore per Ponza fa fare anche questo.
A presto una rettifica doverosa e puntuale.