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Al Sindaco di Ponza, dall’Autrice del ‘Grido di dolore per Frontone”

messaggio ricevuto sulla Posta del Sito
Spiaggia-Frontone [1]

 

Non è più una corrispondenza privata, dal momento che la risposta del Sindaco – alla prima lettera pubblicata sul sito (leggi qui [2]), come su diversi giornali – è riportata in bell’evidenza sul sito ufficiale del Comune (sabato 23 agosto 2014: leggi file.pdf riportato in fondo a questo articolo)
l. R.

 

Al Sindaco di Ponza

Rientro ora da un lungo impegno fuori dall’Italia e leggo con piacere la sua dettagliata risposta; anche se francamente, essendo la mia una lettera aperta, gentilmente pubblicata da alcune testate, non capisco il motivo per cui lei abbia inoltrato la lettera al mio indirizzo di posta elettronica privato. Non mi risulta peraltro che sia stato pubblicato.
Ma veniamo al dunque.

In merito alla sua risposta, vorrei farle notare che se da un lato lei non si risparmia in narrazioni generose di particolari, nell’elencare tutte le manchevolezze e le scorrettezze dei personaggi che chiama in causa con tanta severità; dall’altro non ho potuto estrapolare dalle sue parole una spiegazione altrettanto chiara dei motivi per i quali, su quella spiaggia, dichiarata inagibile da un’ordinanza comunale, sia possibile continuare a far sbarcare tutta quella gente, senza garantire le norme igieniche e di sicurezza.

Ho notato che con grande dovizia di particolari lei si lancia in una invettiva nei confronti di questi malfattori che si sarebbero arricchiti perpetrando le peggiori nefandezze ai danni di Ponza e dei ponzesi…

Le posso dire sinceramente che ciò che mi sta a cuore è la bellezza dei luoghi e mi domando, anzi le domando: non era davvero possibile far regolarizzare quella situazione senza arrivare a tanto?

Era davvero necessario ridurre quel luogo ad un cumulo di macerie?
Ed era indispensabile esigere la demolizione di quello che lei chiama, senz’altro a ragione visto che lo afferma con tanta veemenza, “il trionfo dell’illegalità”, proprio durante la stagione estiva?
E come mai, visto che lei parla giustamente di, sicurezza e legalità, ci sono ancora tante attività che ruotano intorno a quell’angolo di mondo?

Su questo non mi pare che lei abbia dato risposte…

Non ha fatto menzione dei venditori di acqua, panini e gelati, nonché di sdraio e ombrelloni, non più a buon mercato di chi li ha preceduti, né tantomeno, del ristorante dentro la grotta… e sinceramente non mi pare di aver notato un grande uso di registratori di cassa da nessuna parte. Mi pare anche che le attività in questione abbiano avuto modo di portare comunque a termine questa stagione travagliata…
Ancor più ho notato, che mentre non si è risparmiato nel descrivere tutti i reati della “combriccola” che gestiva lo Sporting (che è giusto fermare se non dotati dei permessi necessari), ancor più, dicevo, ho notato l’assenza di risposta relativa a quell’ingombrante “ecomostro” che continua a deturpare la vista dei poveri malcapitati sulla spiaggia del Frontone.
Di tutto questo lei non ha fatto menzione.

Sicuramente il mio è un semplice punto di vista, di chi forse non conosce molti retroscena di un’isola difficile sotto molti aspetti, ma le assicuro che il mio stesso sconcerto l’ho potuto riscontrare in molte persone… e non solo turisti.
Non è mio compito capire chi siano i buoni e i cattivi, perché tale è la spaccatura che viene fuori dalla sua descrizione dei fatti, piuttosto mi domando se il compito di un’amministrazione non sia quello di far crescere il suo territorio, amministrando appunto le sue risorse e valorizzando i suoi tesori, ma soprattutto facendo in modo che questo avvenga sì nella legalità e nel rispetto delle regole, ma che queste regole valgano per tutti allo stesso modo.

Del resto l’estate è ormai finita… non ci resta che sperare in un 2015 migliore…

Donatella

 

Dal sito del Comune di Ponza: Lettera Sindaco [3]