Gent. Redazione,
sono Carmen Auletta, la moglie di Antimo Coppola.
Mio marito mi ha riferito che potreste essere interessati ad inserire una mia poesia dedicata a Ponza nel sito “Ponza Racconta”.
Per me è davvero un grande onore ed ho piacere che la facciate conoscere.
Sono molto affezionata a questa terra, peccato che la poca salute non mi permetta di ritornarci.
Vi rimando la poesia. Avevo notato una imperfezione di metrica e l’ho corretta. E’ meglio presentare un lavoro ben fatto.
La foto mia e il mio nome sono gli stessi che trovate anche sul foglio della poesia.
Ho cliccato “mi piace” sulla pagina “Ponza Racconta” ed ho salvato anche il sito.
Grazie 🙂
C. A.
PONZA
Terra, ca sempe cchiù bbella me pare,
te lasso mentre ‘o core se fa scuro.
Tu, Ponza, t’hê spusato ô meglio mare
e ll’hê vestuto cu mille culure.
Acqua smeraldo e bblu c’ ‘o vverde chiaro,
so’ cchiste ‘e bbrillante ca tu presiente.
Si’ comm’ ‘a luce ‘e ‘nu gioiello raro
e cchiù ppreziosa ‘e te nun ce sta niente.
Quanta pennielle di’, t’hanno pittata
pe catturà chest’anema ca tiene?
Ma tu sî ssempe ‘na ribbella nata,
sî ‘na servaggia e a tte ssola appartiene!
(Carmen Auletta)
Adriano Madonna
19 Settembre 2014 at 16:23
Mi complimento con Carmen Auletta: la poesia è molto incisiva e nel contempo delicata.
I versi scorrono bene e sono pieni di effetto e di affetto per la nostra isola. Gentile Carmen, ne aspettiamo un’altra.
Cordialmente
Adriano Madonna
polina ambrosino
19 Settembre 2014 at 22:44
Complimenti!! è bello sapere che Ponza suscita simili pensieri e sentimenti! E’ il nostro bene più grande, Ponza! grazie Signora Carmen!
La Redazione
20 Settembre 2014 at 07:43
Altri complimenti vanno fatti alla signora Carmen – oltre a quelli di Polina e su un altro aspetto della poesia – per la resa del dialetto.
A tal proposito e in mancanza di regole certe, abbiamo definito e resa pubblica la nostra impostazione, (leggi qui), relativa a concetti dibattuti fin dagli inizi del sito (leggi qui).
Di norma ci atteniamo ad una ‘trascrizione fonetica’, ossia ad una ‘grafica’ del dialetto che renda il più possibile il suono della parole così come vengono pronunciate.
Questo ci porta occasionalmente ad intervenire (come Redazione) sul modo di scrivere il dialetto (mai sui contenuti), per uniformare i diversi apporti dei contributori.
Ebbene la poesia di Carmen Auletta, indipendentemente da ogni interazione, applica gli stessi criteri ed è stata proposta così come ci è giunta. Grazie anche per l’indiretta conferma.