Ambiente e Natura

Formia propone la Villa di Cicerone per “I Luoghi del Cuore” F.A.I

di Martina Carannante
villa detta di cicerone l'esterno

 

Pochi giorni fa, tornando a Formia per le rituali spese di inizio anno scolastico, ho notato, in una nota pasticceria della città, il foglio firme per “I Luoghi del Cuore”, del FAI.
Io quel foglio lo conoscevo molto bene, perché per la campagna F.A.I. della scorsa edizione, di quelle pagine ne avevo maneggiate a bizzeffe.
Non ho riflettuto due volte e subito ho lasciato la mia firma, la stessa cosa l’hanno fatta mia mamma e mio fratello.
Il cassiere della pasticceria, un po’ stupito, mi ha chiesto come mai senza esitare avessi firmato. Gli ho risposto che i formiani avevano aiutato i ponzesi nella campagna delle firme per il Faro della Guardia ed era giusto che qualche ponzese credesse nella causa e contribuisse con la firma; ricordavo bene che due anni fa, nei giorni dedicati alle notti di Cicerone, avevamo avuto uno stand-firme F.A.I e molti formiani e non solo, avevano firmato.


Formia. Villa detta “di Cicerone” e Porto Caposele

villa di cicerone torrione

Vecchia cartolina della tomba di Cicerone

Stamattina, accendo il pc, faccio il giro consueto su Facebook e proprio sulla home mi appare la pubblicità dei Luoghi del Cuore FAI. Incuriosita apro la pagina e vado a controllare.
Noto che quest’ anno, in onore dell’Expo di Milano, c’è una classifica per votare anche i luoghi legati alla produzione agricola; troviamo così: il mulino Fanzaga in provincia di Bergamo al 15° posto, gli Orti Saraceni in provincia di Matera, ma anche Borgo e Vigneti di Rolle, Torrione della fattoria granducale di Abbadia, Masseria Pintorna ecc…

Al primo posto della classifica dei Luoghi dei Cuore c’è la Certosa di Calci, tipologia convento/abazia, in provincia di Pisa, con 20.930 voti

Noto anche una grande affluenza di beni relativi alla tipologia convento/abazia/ chiesa e alla tipologia borghi. Come negli anni passati, grande affluenza è presente per i beni della regione Liguria e in generale delle regioni del Nord Italia.

Il Lazio ha il suo primo bene, la Tomba degli scudi di Tarquinia, al 23° posto con 2152 voti, gli altri siti da tutelare sono tra Roma e Frosinone.
La Villa di Cicerone di Formia è al 152° posto con soli 171 voti. Noi sappiamo bene che ciò non è rilevante perché sono i voti cartacei a fare la differenza nella conta finale.

villa detta di cicerone formia

villa detta di cicerone particolare soffitto

villa detta di cicerone particolare

 

villa detta di cicerone uscendo dal ninfeo

E’ stata veramente una grande emozione lasciare la mia firma e maneggiare nuovamente quei fogli, perché la campagna a favore del Faro della Guardia per me è stata veramente una splendida esperienza.
Certo sarei ancor più contenta ed emozionata nel vedere coronata dal successo quell’impresa, e come me tutti coloro che allora si sono dati da fare.

A questo l’Associazione Ponza Racconta e il F.A.I stanno ancora lavorando.

 

Link per visionare la classifica: http://iluoghidelcuore.it/classifica

1 Comment

1 Comments

  1. Paolo Iannuccelli

    10 Settembre 2014 at 19:40

    “Formia, città di Cicerone”. Un falso storico.
    Sui cartelli stradali che segnalano l’ingresso a Formia la dicitura è eloquente, un modo per sensibilizzare il turista con un nome altisonante del passato.
    La città di Cicerone è una sola: Arpino. Il centro collinare in provincia di Frosinone è l’unico che può fregiarsi di questa orgogliosa dicitura, nessun altro.

    Stimo da sempre il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo ma non capisco perché abbia escogitato questo stratagemma; la sua amata Formia non ha certo bisogno di sotterfugi per crescere in campo economico e di visibilità.

    La terra di Cicerone, di Caio Mario, di Marco Vispanio Agrippa è Arpino.
    Tullio Cicerone nacque nel 106 a.C. in territorio di Arpino, da famiglia equestre nella villa paterna alla confluenza del Liri col Fibreno e sempre si considerò un puro arpinate, quasi continuatore del grande conterraneo Mario.
    Nell’orazione Pro Plancio esprime vivo l’attaccamento viscerale alla sua terra di origine quando ricorda quale affetto leghi gli arpinati fra di loro e con quale partecipazione questi seguano le sue vicende politiche. Lì, sui monti dei Volsci, aggiunge, è la forza d’Italia, perché vi si conservano gli antichi costumi, senza malevolenze, senza finzioni, e conclude: “La nostra patria è rozza e montuosa ma semplice e fedele”.
    E nel momento del suo esilio indica alla moglie Terenzia, quale rifugio sicuro, la villa di Arpino, e al suo unico figlio egli darà la toga virile non in Roma, ma nel foro dell’antica città volsca.

    Marco Tullio Cicerone possedeva una villa a Formia dove trascorreva brevi periodi vacanza, ma questo non giustifica tanta enfasi nel trasformarlo in formiano di adozione.
    Non è mai stato seppellito in riva al Tirreno, la sua tomba è sicuramente lontano da Formia.
    Ricordiamo a tutti il prestigioso Certamen Ciceronianum, una gara tra i migliori studenti del mondo che studiano il latino. Si svolge, ogni anno, ad Arpino.

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