Attualità

Proposta di alloggio per studenti fuorisede

di Paolo Iannuccelli
Golfo di Gaeta e Formia

 

In un mondo che diventa sempre più insicuro e incomprensibile, ben vengano le proposte di investire sul futuro, come questa di Paolo.
Idealmente – anche nelle enormi diversità dei mondi in cui le storie si svolgono – l’abbiamo associata ad un bellissimo docu-film visto di recente.
L. R. 

Vado a scuola. Locandina

 

Un alloggio per ospitare i giovani ponzesi che studiano a Formia e Gaeta.
Gli enti pubblici ed amministrativi (Regione Lazio, Provincia di Latina, Comune di Ponza) potrebbero, in sinergia tra loro, studiare la possibilità di finanziare l’affitto di una casa o più case di una certa capienza per favorire sul piano economico le famiglie isolane, costrette a spese sempre più ingenti.
Molti genitori sono pronti a lavorare – semmai a turno – in favore dei loro figli per cucinare, fare la spesa, opere di pulizie, assistenza didattica.
Gli alloggi verrebbero assegnati secondo le fasce di reddito familiare, come in tutto il mondo.

Continuità didattica, diritto allo studio per i minori residenti in territori svantaggiati, garanzia di un corpo docente anche in territori con difficoltà.
Sono queste alcune delle tematiche sempre al centro del dibattito.

Ci corre l’obbligo di rivendicare, con forza, la piena attuazione degli articoli 33 e 34 della Costituzione.
Quelli che garantiscono il diritto allo studio anche per i residenti in territori svantaggiati, a bassa densità demografica.
Proprio quelli che, oltre allo spopolamento, devono fare i conti anche con il disincentivo al corpo docente ad accettare incarichi in questi luoghi.

La continuità didattica nei territori deve essere garantita, riaffermando con forza il diritto di accesso universale all’istruzione in modo tale da evitare lo spopolamento delle isole.
Tra i temi più urgenti quello che costringe i giovani con le proprie famiglie a spostarsi sulla terraferma con notevoli costi, oltre ad un aggravio del fenomeno dello spopolamento delle piccole comunità locali e il pendolarismo dei docenti.

Finanziare il completo mantenimento dei giovani ponzesi è sicuramente un dovere per le istituzione preposte che non possono ignorare un problema che non si risolve da anni.

 

Da YouTube: trailer italiano del film “Vado a scuola” (Sur le chemin de l’école). Diretto da Pascal Plisson e sceneggiato da Marie-Claire Javoy

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Il film narra le storie di quattro bambini, provenienti da angoli del pianeta differenti, ma uniti dalla stessa sete di conoscenza. Dalle savane sterminate del Kenya, ai sentieri tortuosi delle montagne dell’Atlante in Marocco, dal caldo soffocante del sud dell’India, ai vertiginosi altopiani della Patagonia, i quattro protagonisti, Jackson, Zahira, Samuel e Carlito sanno che la loro sopravvivenza dipenderà dalla conoscenza e dall’istruzione scolastica.

Journey_to_school

1 Comment

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  1. vincenzo

    30 Agosto 2014 at 16:23

    Da Ponza le famiglie partono volentieri e la scusa di far studiare i ragazzi in continente cade a pennello: a volte non si aspetta neanche che i ragazzi completino le scuole medie, partono già dalle elementari.

    Quindi madri, padri e figli vanno a studiare in continente e quindi di fatto in continente si formano tutte case famiglia concentrate allo studio.

    I nostri genitori, proletari, certamente avevano meno possibilità economiche degli attuali genitori commercianti e non hanno mai avuto un sostegno per investire nello studio per i propri figli.

    Ma oggi siamo nelle mani di “Maga-Maghella” Renzi, che ci ha detto che ci riserverà sorprese nello sviluppare una innovativa riforma della scuola; sicuramente (Maghella) terrà in considerazione le questioni delle isole minori nella sua riforma, se troverà prima qualche spicciolo nelle tasche per la sua demagogia.

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