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Ad agosto andavamo a mare…

di Rosanna Conte
Giancos. La spiaggia di una volta [1]

 

Siamo ad agosto e, quest’anno, sembra che l’estate ancora non sia cominciata o, al massimo, stia incominciando adesso.

Il maltempo, che ha dominato il mese di luglio quasi a giorni alterni, non ha favorito quel desiderio del mare che nasce dalla naturale necessità di trovare refrigerio al solleone, ma non ha impedito agli amanti della tintarella e dei bagni di raggiungere le battigie disponibili.

Naturalmente stiamo parlando dei comuni mortali che sono sprovvisti di una barca, siano essi ponzesi o turisti, e non dei privilegiati che hanno barca propria o possibilità di prenderla a noleggio, i quali possono decidere la baia in cui tuffarsi restando al largo.

In quest’ultimo fine settimana sembra che il caldo sia arrivato, ma non sappiamo quanto durerà.

Intanto, Frontone, unica spiaggia legalmente frequentabile si sta riempiendo, pur senza raggiungere ancora i livelli di presenza degli altri anni; è, invece, aumentata la fruizione delle spiagge interne al porto, quelle con divieto di balneazione.

Giancos. Scoglio di Frisio [2]

È un po’ triste vedere quanta gente vada in acqua a Giancos, ma anche a Sant’Antonio, dove tracimano spesso le fogne di antica memoria, che raccolgono le acque nere non confluenti nella rete fognaria che porta al depuratore.

Meno male che i vigili controllano il divieto a Chiaia di Luna, elevando multe a surfisti incauti che si accostano troppo alla riva, e non si soffermano a considerare l’infrazione di quelli del porto, altrimenti molti ponzesi, ma anche tanti turisti, resterebbero del tutto senza mare.
Un ponzese di una certa età, abituato a battere il mare in cerca di polpi e frutti di mare, l’altro giorno, bagnatosi a Giancos e andato in giro lungo la costa, all’uscita dall’acqua ha esclamato: – Oh, nun se vede ’nu purp’ – e poi ha aggiunto: – Cert’ quand’ ce sta ’u scirocco nunn’ è cosa ’i fa’ ’un bagn’ ccà.

Si vede che per i polpi, l’acqua del porto di Ponza non va più bene, e anche se non ti bagni nella baia, li puoi capire quando passi nella zona dove la condotta sottomarina del depuratore è rotta: un tanfo!
Loro possono anche andare fuori la baia, ma per i ponzesi, che non hanno più dove bagnarsi senza pagare, non c’è alternativa: resta solo il porto.

Chissà se un giorno potranno riappropriarsi del loro mare?

E chissà se l’estate tornerà ad essere l’estate di una volta?

Spiaggia di Sant'Antonio [3]