Attualità

Il 21 luglio agli Scotti di Sopra

di Rosanna Conte 

la chiesetta della Madonna della Civita come è oggi

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Si stanno svolgendo le novene alla Madonna della Civita e sarà il primo anno della festa del 21 luglio agli Scotti di Sopra senza il maestro Totonno.
E’ vero che negli ultimi anni non saliva più alla cappellina e non era presente ai festeggiamenti, ma tutti sapevano che col cuore era lì e tutti pensavano a lui.

Totonno Scotti

Per più di mezzo secolo è stato il presidente del Comitato che organizzava l’addobbo della zona con le bandierine colorate e le luci, il fuoco da sparare, i giochi per i bambini, l’acquisto dei cocomeri e poi delle pizze, ed infine la serata musicale. Erano aspetti della festa che dovevano servire ad attirare i bambini: a loro guardava con tenerezza e speranza il maestro Totonno per mantenere viva la fede nella Madonna della Civita e la tradizionale festa nella contrada degli Scotti.

Era molto legato a questa festa e non solo perché coinvolgeva il suo quartiere di origine, ma perché l’aveva vista nascere e l’aveva seguita con fede e convinzione nel corso dei decenni.

Ricordiamo che sono 60 anni che la chiesetta è stata costruita, per volontà del parroco Monsignor Luigi Maria Dies che diede l’avvio ai lavori nel 1952, sostenuto e coadiuvato dai ponzesi della zona.

Il compianto maestro Totonno Scotti, in un video del 2011, dice che Monsignore volle donare questo piccolo santuario alla Madonna di cui era grande devoto, accollandosi i costi di realizzazione, e sottolinea la corrispondente fede dei ponzesi nella Madonna della Civita ricordando sua madre che partiva con altre donne per il pellegrinaggio ad Itri.

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Il piccolo edificio fu eretto sul terreno di Giulia Tagliamonte che lasciò tutti i suoi beni a Sisina, sorella di Monsignor Dies che purtroppo morì dando alla luce il suo primo figlio, Tommasino Vitiello. Tommasino afferma che le risorse utilizzate per la costruzione  furono quelle di suo padre, Geppino ‘Ave Maria’, e che l’accatastamento del santuario come proprietà della parrocchia della SS. Trinità, sebbene gli lasci qualche perplessità, lo rende orgoglioso: non è da tutti che un bene di famiglia sia destinato ad uso pubblico.

La costruzione materiale fu opera dei fedeli tutti, dai ragazzini agli uomini maturi alle donne. Le pietre, ricavate dal tufo del Bagno vecchio, erano trasportate con gli asini o addirittura a mano, mentre le donne provvedevano a rifocillare e dissetare i lavoratori volontari.

Si può, quindi, dire che il piccolo santuario sia l’espressione della fede dei ponzesi nonché l’orgoglio della contrada degli Scotti.

Monsignor Dies, che tutti conosciamo anche come compositore di musiche e canti religiosi, ha composto anche le preghiere della novena alla Madonna della Civita che ancora oggi si recitano.

Nella foto possiamo vedere il manoscritto del testo originale, risalente al 1954 e stilato dal devoto parroco sull’ultima pagina del suo messale per inaugurare la nuova ritualità religiosa che doveva sostituire il tradizionale pellegrinaggio a Itri.

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La novena, allora, si svolgeva di prima mattina e monsignore, durante questo periodo di preparazione, si ritirava per gli esercizi spirituali sugli Scotti dove poteva meditare in tranquillità. Nel piccolo ambiente creato sul fianco della chiesetta, oltre alla cisterna di acqua piovana, c’era lo spazio per situare il lettino ed il piccolo tavolo: qui poteva godere dei piaceri dello studio e della riflessione, mentre il suo sguardo, spaziando sul mare, coglieva la bellezza del paesaggio, gradevole supporto alle elaborazioni intellettuali e spirituali.

Già da tempo, le novene si svolgono di pomeriggio ed il grande cambiamento socio-economico che ha stravolto l’isola rendono più difficoltosa la novena su al santuario secondo gli orari tradizionali.
Così il quadro della Madonna che sta nella chiesetta sugli Scotti è stato portato giù in paese, nella chiesa della SS. Trinità e qui, ogni giorno, alle 18,30 si svolgono i riti tradizionali: messa, rosario e novena. Domenica sera l’icona mariana sarà portata a Santa Maria e dopo la messa delle ore 21.00, si reciterà l’ultima novena.

Lunedì 21 luglio parteciperemo, come ogni anno, alla festa campestre che vede la processione attraversare i piccoli sentieri fino all’aia degli Scotti dove ci sarà la Messa e dove, dopo aver riaccompagnato il quadro della Madonna nella chiesetta, si svolgeranno i giochi per i bambini con l’ormai tradizionale cocomerata, la distribuzione di pizza e bibite e l’animazione musicale con “Le stelle della Fisa”.

Madonna della Civita. Festa

Dall’alto della Civita potremo spaziare con lo sguardo su tutta l’isola: vedremo i suoi mille colori che brillano sotto il sole ancora caldo del pomeriggio, attenuarsi e sfumare nelle morbide forme delineate dalla costa e dalle colline quando cala la sera ed arriva la frescura.

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Lo spettacolo di Ponza dall’alto continuerà a fare da sfondo alle ore di preghiera e di svago del 21 luglio.

4 Comments

4 Comments

  1. polina ambrosino

    16 Luglio 2014 at 16:50

    Come da programma dei festeggiamenti per la Madonna della Civita nonchè per aver incontrato un’amica che ieri vi ha partecipato, le novene si tengono al Santuario degli Scotti alle 18.30 e non risulta che l’immagine della Madonna sia stata spostata.

  2. Francesco De Luca

    16 Luglio 2014 at 17:03

    Il ricordo che Rosanna Conte evoca di Totonno Scotti abbisogna di una appendice.
    I festeggiamenti della Madonna della Civita furono per il “maestro” un impegno in cui la sua devozione si coniugava con l’attaccamento al luogo della nascita e ai compaesani, e che egli assolveva come una “proiezione di sé”. Tanto era stretto il legame fra la festa e la sua persona.
    Tutto questo fu ripagato, dall’Autorità parrocchiale, con un insulto, una offesa, uno schiaffo.
    Con rozzezza e stupidità fu esautorato da quell’incarico, dall’oggi al domani.
    Egli se ne crucciò, ma non inveì. Da vero signore incassò l’insulto. Se ne lamentava con gli amici ma non lo esternò pubblicamente.
    Poiché oggi la cosa si sta allargando al pubblico, è corretto che la verità sia detta per intero. Perché c’è la fede che prende l’animo e quella che si nutre di interesse.

  3. Giovanni Conte di Silvano

    16 Luglio 2014 at 17:25

    Per chiarire sul quadro raffigurante la Madonna della Civita: domenica era nella Chiesa della SS. Trinità; da lunedi è tornato al suo posto; domenica sera sarà a Santa Maria.

  4. polina ambrosino

    17 Luglio 2014 at 21:17

    Il caro maestro Scotti merita di essere ricordato e lodato per l’impegno che mise nell’organizzare con devozione la festa della Civita per tanti anni, con tutti i problemi annessi e connessi, senza mai mollare. E certo la sua mancanza fu avvertita da tutti, specie da coloro che la festa la vivevano e la vivono e credono, come credeva lui. E’ giusto che si dica la verità anche se, visto che egli non è più, bisognerebbe sentire i suoi familiari per sapere se essi siano d’accordo che cose personali del caro Totonno, vengano pubblicate, con una certa volontà giustizialista, su una pagina pubblica come questa.
    Per quanto riguarda la fede per interesse, si sono viste a Ponza molte persone andare e venire da incarichi vari, spesso per farsi pubblicità e mostrarsi al popolo. Ma il potere logora chi non ce l’ha, disse Andreotti, che galleggiò fino alla morte.
    La fede non si compra, non si vende, e non si nutre di interesse, quella è l’avidità e l’orgoglio.

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