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Ponza e la sua natura geologica. (7). La collina del Belvedere e la Parata

a cura della Redazione
Collina del Belvedere e Parata. Panorama. Gennaio 2012. Ridotta [1]

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Per gli articoli precedenti sul tema digita – natura geologica – nel riquadro CERCA NEL SITO, in Frontespizio

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L’elenco dei progetti fin qui descritti: Frontone (leggi qui [2]), Cala Feola (leggi qui [3]) e regimazione idraulica dell’area del tunnel di Chiaia di Luna (leggi qui [4]), allo stato dei fatti attuali è destinato a non allungarsi ulteriormente.
Ricordiamo che in totale sono dieci le località citate dall’Accordo di Programma, come riportato nella parte terza di questa serie (leggi qui [5]) .
La motivazione è semplice; basta fare un po’ di conti.
– L’appalto già attribuito per Frontone impegna circa 1,6 milioni (1,3 milioni + IVA)
– Per Cala Feola è stato previsto uno stanziamento di poco inferiore al milione di euro.
– Per il progetto di deviazione delle acque piovane dal tunnel di Chiaia, 900mila euro per la prima parte dei lavori e altrettanto per la seconda.
– Un contributo di 700mila euro per la messa in sicurezza del Cimitero (v. in seguito).

E’ un costo totale di circa 5,1 milioni di euro – salvo imprevisti – su una disponibilità complessiva di 5,7 milioni di euro. Si può perciò tranquillamente affermare che al momento, con i tre citati progetti la disponibilità finanziaria accordata a Ponza si è esaurita.

A questo primo aspetto, se ne aggiunge un altro, almeno per alcune delle altre località di quell’elenco.

Per Cala Felci, Cala Inferno e Grotte di Pilato, secondo i geologi e la Sopraintendenza ai Beni Archeologici (per l’ultimo dei siti citati), stante le caratteristiche dei luoghi, qualsiasi intervento di mitigazione – partendo da un rischio R4 –  per avere qualche valenza dovrebbe necessariamente modificare in modo invasivo e permanente l’ambiente, compromettendone la bellezza. Essi si sono dimostrati pertanto, al momento piuttosto freddi nel considerare l’eventualità di interventi, anche perché, come detto comunque non ci sono fondi sufficienti.

Abbiamo accennato al contributo per il Cimitero. I geologi non hanno esplicitato eventuali progetti che lo interessino; mentre l’Amministrazione alcuni mesi fa, in considerazione dell’esiguità della somma stanziata, aveva espresso l’intenzione di voler chiudere definitivamente la parte della ‘Batteria’ (1) già interdetta e di voler ampliare il cimitero nell’area sottostante il faro della Madonna.
Questa ipotesi non è comunque di facile realizzazione, poiché anche questa è in zona R4 e pure di interesse archeologico.

Cimitero dall'alto. OKOK [6]

 Veduta del Cimitero di Ponza dall’alto. La zona del tutto inferiore – gli ultimi tre terrazzamenti (nella foto non recente non ancora utilizzati per la sistemazione delle tombe) -corrisponde a quella denominata “abbasci’ a Battaria” (Cfr. nota alla fine dell’articolo)

Dall’elenco complessivo del citato Accordo di Programma del 2010 mancano ancora tre località: Cala Fonte, Bagno Vecchio e Parata. Queste non sono state neppure nominate durante la tre giorni ponzese dei geologi.

Con riferimento all’ultima di queste località, è da considerare una recente “Determina del Comune di Ponza” del 30/06/2014; apri qui di seguito il file .pdf relativo: Determina R.G. n. 293.14 collina belvedere [7]

In essa leggiamo tra le disposizioni “per ulteriori fasi progettuali, al fine di espletare le procedure di gara per la sistemazione idrogeologica in loc. Collina del Belvedere”:

– intervento che dispone già dal 2007 di un finanziamento ministeriale di 1 milione di euro – apri qui il relativo file .pdf: Minist. Ambiente. Nov 2007. Attribuz. fondi [8] – il responsabile del settore lavori pubblici ha determinato di procedere per le successive fasi del progetto (il procedimento di gara fu  a suo tempo revocato dal Commissario prefettizio), stralciando da esse – fasi successive del progetto – “le opere per incrementare la capacità ricettiva della spiaggia sita in prossimità della Collina Belvedere”; quindi dobbiamo intendere ‘spiaggia della Parata’.

Una precisazione viene fatta, sempre nella stessa Determina (n° 293.14), nel modo seguente: “il progetto preliminare non prevedeva specifiche opere per incrementare la capacità ricettiva della spiaggia, bensì questa costituiva una naturale ed intrinseca conseguenza dell’intervento di mitigazione del rischio geologico-idraulico di quel tratto di costa” .

Ci chiediamo in che modo il previsto intervento di “disgaggio, rete paramassi, chiodature, regimazione acque località Collina Belvedere”, possa avere un qualche effetto positivo anche per la vicina spiaggia della Parata.

Collina del Belvedere e Parata. Panorama. Gennaio 2012. Ridotta [1]

Panorama. Situazione al gennaio 2012

Frana Parata. Ottobre 2012 [9]

Frana Parata. Ottobre 2012

Frana Parata del 22.02.2013. Ridotta [10]

Frana Parata febbr. 2012 Part. [11]

Frana Parata. 22.02.2013: vista d’insieme e particolare (sotto)

Le foto sopra riportate evidenziano bene la zona in questione e l’urgenza dell’intervento; ma appare abbastanza chiaro che esso sia finalizzato a ridurre il rischio in un’area adiacente alla spiaggia, con effetti poco significativi sulla stessa, mentre a beneficiarne potrebbe essere la stradina, o parte di essa, attualmente interdetta che si inerpica a sinistra di via Parata guardando il mare.

I rapporti spaziali tra la parete di roccia e la strada comunale [12]

I rapporti spaziali tra la parete di roccia e la strada comunale

Allora – altra domanda retorica, perché nessuno ci risponderà – cosa si sta facendo per cercare ulteriori finanziamenti per poter mettere in sicurezza la parete retrostante la spiaggia su cui in definitiva insiste la strada comunale?
Tanto per dire, a pochi metri sorgono importanti edifici pubblici, come la Sala consiliare e la Scuola elementare.

Transennamento muretto di affaccio [13]

parata1 [14]

parata2 [15]

parata3 [16]

 Il transennamento del muretto fronte mare così come si è presentato per qualche anno (foto in alto), prima della più recente sistemazione (nelle tre foto inferiori)

Prima di giungere alle conclusioni (nella prossima ed ultima puntata), di questa lunga esposizione sulla riduzione del rischio idro-geologico nella nostra isola e il loro ambito operativo/normativo, è il caso di evidenziare una recente modifica.

Nel decreto Legge n. 91 del 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n 144 del 24/06/2014, entrato in vigore il 25/06/2014  (apri il file .pdf relativo, qui sotto), all’art. 10, è previsto che i Presidenti della Regioni subentrino nelle funzioni dei Commissari Straordinari delegati per il sollecito espletamento delle procedure relative agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e nella titolarità delle relative contabilità speciali (quindi dei fondi già stanziati).
Estratto Gazzetta Uff. n°144. Decreto Legge del 2014 numero 91 [17]

In altri termini il Prefetto Santoro, giusto in questi giorni, sta deponendo il suo incarico e i suoi compiti nelle mani del Presidente Zingaretti. Nell’espletamento di questo incarico i Presidenti delle Regioni, potranno avvalersi delle strutture e degli Uffici Regionali o di altri Uffici Tecnici Territoriali.

Cosa potranno comportare questi cambiamenti al vertice sugli interventi già avviati per Ponza?
Al momento non è facile da valutare, seguiremo lo svolgersi degli avvenimenti.

 

Nota
(1) – La “batteria Leopoldo” è uno spiazzo situato proprio sopra le Grotte di Pilato, dov’è ora il cimitero e quella parte viene chiamata ancora abbasci’ a Battaria; prese questo nome dal nipote di Ferdinando I, Re delle due Sicilie. Fu costruita nel 1808, per ordine del Principe di Canosa, uomo di fiducia dei Borboni, con l’intento di difendere il porto di Ponza. La ‘Batteria’ possedeva tre cannoni ed una fornace per arroventare le palle. Qui sotto ne è riportata una bella immagine dagli acquerelli di Pasquale Mattei (1847)

(2) – Cliccare su tutte le foto per ingrandirle

Batteria Leopoldo. Mattei. 1847. Ridotta [18]

La Batteria Leopoldo com’era anticamente, vista, per capirsi, con le spalle alla Torre; è il versante opposto a quello che si può vedere in foto nell’immagine del cimitero dall’alto