Ambiente e Natura

Ponza e la sua natura geologica. (3). Il PAI nella versione attuale

a cura della Redazione
Rocce di Ponza.1

 

Nelle due puntate precedenti – leggi qui qui – sono state presentate le caratteristiche geologiche generali delle isole dell’arcipelago delle Ponziane.
I diversi elementi, spettacolari alla vista – il bianco della ialoclastiste e il colore scuro al suo interno costituito dal magma raffreddato più lentamente; l’enorme blocco trachitica del monte Guardia – sono tuttavia motivo di fragilità.
La ialoclastite è meno resistente all’erosione, quindi è innanzitutto su di essa che il tempo e gli agenti esterni producono effetti disgreganti, per poi ripercuotersi parzialmente anche sulle altre componenti rocciose.

Considerazioni generali necessarie a comprendere la “tre giorni” dei geologi del Lazio a Ponza, dal 22 al 25 maggio u.s. (leggi qui).
In quest’ambito illustreremo quanto i progettisti (1) stanno elaborando o hanno già definito per alcune zone di Ponza e poi passeremo a delle considerazioni di ordine generale.

Dobbiamo necessariamente partire da lontano.

Come già più volte ricordato il PAI nell’attuale versione stringente è stato elaborato tra il 28/04/2010 – la tragedia di Ventotene è del 20 aprile – e il 02/12/2010.

Vedi la cronologia della sua elaborazione pubblicata con il Decreto 6 dicembre 2010 n 3 – a firma dell’allora Segretario dell’Autorità di Bacino Regionale per il Lazio, Bruno Placidi – sul Bollettino ufficiale Regione Lazio. Parte seconda n. 5 del 07/02/2011 da pag 131 a pag. 133.

Bollett. Uff. Reg. Lazio n. 5 del 7 febbr. 2011

File .pdf del relativo Boll. Reg. Lazio (estratto): 7-2-2011 – BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO – N. 5 – Parte prima DECRETO 6 dicembre 2010 n. 3

Il decreto in sintesi.
Nei primi 45 gg furono esperiti tutti i rilievi geomorfologici e predisposte le relazioni, a seguire furono informate le autorità locali ed le autorità Regionali, e approntate le risultanza conclusive.

L’allora amministrazione comunale di Ponza, si legge ai punti f-g-i-knon fornì approfondimenti alle basi conoscitive per l’adeguamento del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), e – si continua a leggere nel citato Decreto –  “tenuto conto che, rispetto all’aggiornamento del prospetto di PAI in oggetto, potranno essere comunque introdotte ulteriori modificazioni…”   …il Comitato Tecnico riunitosi il 2 dicembre 2010 approva le risultanze del Rilevamento geomorfologico finalizzato all’individuazione delle pericolosità da dissesto gravitico ed idraulico nel territorio dell’arcipelago pontino – Comune di Ponza, a modifica della precedente versione, di gran lunga meno costrittiva.

Viene così stabilito in modo frettoloso e approssimativo che praticamente tutto il territorio dell’arcipelago ponziano è a rischio.
Il 97% del perimetro di Ponza, Palmarola e Zannone, per una profondità media del territorio di 50 metri (buffer in termine tecnico) è definita zona rossa – R4 -, il rischio più alto.

Il passaggio successivo fu quello di chiedere al Comune di Ponza, quali fossero le località su cui era opportuno/necessario intervenire prioritariamente per mitigare/ridurre il rischio idrogeologico rilevato.

La risposta del Comune (ancora amministrazione Porzio) fu: la spiaggia di Frontone, Cala Inferno, Cala Feola, Parata, Bagno Vecchio, Cala Fonte, Cala Felci, le grotte di Pilato/cimitero e il tunnel di Chiaia di Luna (o meglio le acque che lo invadono quando piove) [v. link al sito della Regione Lazio, mappa degli interventi in provincia di Latina, riportati anche nella lista qui sotto]:

Interventi previsti

Non la spiaggia di Chiaia di Luna poiché nel 2010 questa (o meglio una parte di questa) era ritenuta ormai messa in sicurezza ed utilizzabile, mentre venne sottolineato l’importanza della spiaggia di Frontone, per essere la più estesa e frequentata dell’isola.

 

Nel novembre del 2011 anche per la Regione Lazio (come da decreto legge 195/2009) viene nominato un commissario straordinario per la riduzione del rischio idrogeologico – il prefetto Vincenzo Santoro – a cui viene assegnato l’incarico di un sollecito espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico individuati nell’Accordo di Programma che era stato siglato il 10 luglio 2010 tra il Ministero dell’Ambiente e la regione Lazio.

Tale accordo poteva contare su un finanziamento complessivo di 90 milioni di euro (in buona parte statali, ma con anche un contributo regionale) per la realizzazione di 59 interventi nel Lazio, tra i quali verranno compresi anche i citati interventi su Ponza a cui vengono attribuiti 5,7 milioni di euro.

In altri termini viene assegnata ai commissari straordinari, dotati di ampi poteri, la complessa macchina tecnico/burocratica per la realizzazione di alcuni interventi di mitigazione considerati urgenti e prioritari.

L’indicazione fornita nel 2010 dal Comune di Ponza sull’importanza della spiaggia di Frontone ha fatto sì che sia stata data priorità a questo intervento, il cui progetto definitivo è stato approvato in una conferenza di servizi nel luglio del 2012, appena iniziato il mandato dell’attuale amministrazione.

Altri progetti, sempre a cura del Commissario straordinario, sono in corso di definizione, come vedremo negli articoli successivi.

 

Nota
1. I progetti inerenti alla mitigazione del PAI sono stati elaborati con il lavoro congiunto, ognuno per la parte di propria competenza, tra studi di ingegneria e di geologia.

Rocce di Ponza.2

[Ponza e la sua natura geologica. (3) – Continua]

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