





|
|||
Dedicato a San Silverio
Abbiamo ricevuto da Salvatore due scritti a distanza di pochi giorni. La vita vissuta solo al presente sarebbe sterile e vuota; sono i ricordi, le esperienze passate, la memoria delle cose belle ad arricchirla, dandoci il senso di averla visuta appieno. La processione Noi ragazzini, il sottoscritto e mia sorella più grande, dopo colazione: “fresella” ammorbidita nel latte di capra appena munto, accompagnati da nostro padre, seguivamo “i grandi”che si erano già avviati verso la Chiesa Madre per assistere alla messa cantata; arrivavamo sul sagrato della chiesa per essere presenti all’uscita solenne del simulacro. La banda municipale era già schierata per suonare “l’inno”. Ecco, al momento stabilito, la statua di San Silverio usciva dalla chiesa nella sua bella barca inondata di garofani rossi e Lui in abiti pontificali con la tiara dorata, la croce patriarcale e addosso gli ex-voto preziosi che i fedeli, riconoscenti, gli hanno donato.
Noi bambini col nostro padre non andavano in processione ma, sistemati sulla balconata che sovrasta il molo, la seguivamo dagli scoppi dei mortaretti e dei fuochi artificiali che quasi ininterrottamente venivano sparati durante il suo percorso, e babbo “con competenza” ci informava: Al ritorno del Santo per imbarcarsi sul bastimento ed essere portato al centro del golfo per la benedizione del mare, effettivamente la batteria del porto era veramente straordinaria: fuochi, mortaretti, tric-trac che ci facevano deliziosamente tremare di paura…
San Silverio si imbarcava seguito da centinaia di natanti di tutte le specie e salutato dal suono delle sirene dei piroscafi nel porto, si portava al centro del golfo per benedire, il mare, la sua Ponza, i figli ponzesi e tutti i suoi devoti sparsi per il mondo che lo invocano… “Gran Santo Venerato… per noi molto far puoi in ogni evento”. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti