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Vento… portami via

di Francesco De Luca
Vento-vangogh [1]

 

Vorrei proporre una lettura “ibrida”. Niente di sconvolgente, accattivante sì. Provate. Si tratta di leggere il testo in contemporanea con l’ascolto della musica di Pino Daniele: Vento di passione.

Un sito può permettersi queste “scivolate” in forza della sua natura telematica. Provate.

 

Ascolta l’audio della canzone https://www.ponzaracconta.it/wp-content/uploads/2014/06/Vento-di-passione.wma [2] proposta da Pino Daniele e Giorgia [dall’album “Mi chiamo Pino Daniele e vivo qui” del 2007]

 

L’atmosfera in cui si cade immediatamente è quella che il sentimento dell’amore produce. L’amore dico, quello totale, quello che ha le più svariate sfumature perché contraddistingue tutte le relazioni tessute dagli esseri dell’universo. Tutti gli intrecci, i percorsi, le pulsioni, gli incroci, gli urti.

Nell’uomo questa energia vitale si palesa talora con una forza trascinante: la passione. Per una donna, un uomo, per un familiare, per la terra che ci ha visto nascere, per un Santo a cui si delega ogni protezione, per il simbolo della sua presenza fisica: il garofano rosso.

La passione è irrefrenabile, trascina, impetuoso come il vento.

Viene da lontano, il vento, come l’amore. Siamo sempre stati avvolti dall’amore. Aveva le sembianze ravvicinate della mamma e delle sue silenziose carezze; rimbrotti anche, e lontananze infine. Impennate geniali nella giovinezza e orgoglio di contribuire a trasformare questo groviglio di miserie e brutture che è il nostro mondo, la nostra società.

Un bel giorno, un sorriso, sconvolgente e appagante, e la passione si colora di sensualità.

Quanti ricordi ha generato questo fluire ininterrotto di sentimenti ed esperienze, di emozioni e azioni.

Crediamo talora che il nostro io si possa conchiudere nelle opere e ci inorgogliamo, tronfi, dei traguardi raggiunti. Rimangono negletti gli slanci sentimentali che abbiamo sentito pulsare nelle vene; le paure per i dolori sfiorati; la vicinanza degli uomini accanto, della sorte che tutti sovrasta, della natura che tutti allieta. Stanno lì, attendono di unirsi alle altre manifestazioni del nostro io. Che sono tutta la nostra persona. O meglio, che saranno la nostra persona. Ancora non finita perché l’amore, di cui la passione è il vento, sovrasta. Sempre.