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Gli amici della Gallura a Ponza

di Sandro Vitiello
La costa rocciosa e l'isoletta di fronte [1]

 

Domenica 8 giugno arriverà a Ponza una nutrita delegazione di amici della Gallura -Sardegna- a “restituire” la visita che noi ponzesi abbiamo fatto a Vignola e dintorni a fine settembre 2013.
Una cinquantina di ospiti che arrivano soprattutto da Aglientu ma anche da Trinità d’Agultu e da Santa Teresa di Gallura.

Ci sarà il vescovo di Tempio Pausania monsignor Sanguinetti, il parroco di Aglientu, il sindaco con la delegata al turismo e con un rappresentante della minoranza presente in consiglio comunale.
Ci saranno anche il sindaco e il presidente della pro-loco di Trinità d’Agultu.
Ci saranno i tanti amici che abbiamo incontrato a settembre e ci sarà pure qualche ponzese che approfitta di questo evento per ritornare “a casa”.

La chiesetta dedicata a S. Silverio a Vignola [2]

La Messa [3]

L'incontro nei pressi della spiaggia [4]

Chiacchiere al bar [5]

Abbiamo scritto abbondantemente delle ragioni di questo gemellaggio ma adesso ci piace raccontare cos’è oggi la costa di Aglientu e come vivono il loro tempo i nostri amici ritrovati.

Quinto Zizi, dinamico presidente della pro loco sarda ci racconta di un comune – quello di Aglientu – che ha poco più di 1100 abitanti.
La maggior parte abita nel centro storico arroccato alla montagna che domina la costa e per un’altra metà dei suoi cittadini, distribuiti su un’estensione di territorio grande quasi venti volte Ponza.
Anche se la zona è ricca di reperti storici di epoca nuragica e romanica, la storia di Aglientu risale alla seconda metà del ’700 con la costruzione della chiesa dedicata a san Francesco.
Nel secolo successivo c’è stato un timido tentativo di crescita della comunità ma bisogna aspettare il dopoguerra appena passato per veder aumentare in maniera più consistente il centro abitato.
Aglientu diventa comune autonomo da Tempio Pausania nel ’59.
È recente l’urbanizzazione dei diciotto chilometri di costa; intelligente, non invasiva e rispettosa delle bellezze naturali che fanno ricco questo territorio a nord della Sardegna.

“Ovviamente con lo sviluppo turistico c’è stata una trasformazione dell’economia del nostro territorio e la pastorizia è stata sostituita in maniera importante dall’industria dell’accoglienza e delle vacanze”-  ci dice Quinto.

“Oggi gran parte degli abitanti del nostro territorio traggono profitto dal lavoro nelle attività turistiche e anche con aziende che si occupano della manutenzione e della custodia degli stabili.”

“La pro-loco di Aglientu è uno strumento importante della promozione del territorio: nell’anno passato abbiamo partecipato a ben otto Fiere in giro per l’Italia e anche fuori dai confini nazionali” – ci dice ancora Quinto.

Impegno possibile grazie ai finanziamenti dell’amministrazione comunale, che permette di far conoscere questa vivace comunità.

“Considera inoltre che durante la stagione estiva – e non solo – organizziamo diverse sagre che vedono la partecipazione di migliaia di persone e che ci permettono tra l’altro di far conoscere il centro storico, un po’ escluso dai normali spostamenti dei villeggianti.

La “festa del Turista”, giunta alla quarantaduesima edizione” è il momento più importante del nostro impegno estivo e, potendo contare sulla collaborazione di un affiatato gruppo di volontari, riusciamo a organizzare serate molto partecipate e di grande qualità gastronomica.”
È un grande  evento di valorizzazione dei prodotti tipici locali quali la salsiccia e i formaggi.

Preparativi culinari [6]

Emilio Aprea con gli ospiti [7]

“Che senso ha per voi questo gemellaggio?” chiedo a Quinto.

“Significa venirvi a vedere a casa vostra, significa capire meglio le ragioni di quei pescatori che ogni anno si fermavano per diversi mesi sulle nostre coste e che hanno continuato a farlo per così tanti anni. Il rispetto e l’affetto che c’era tra loro e le nostre genti merita di essere recuperato. Sarebbe stato bello farlo un po’ di anni fa quando c’erano in vita molti più testimoni di quel tempo ma va bene anche così, adesso”.

Tra una decina di giorni sarà compito nostro accoglierli con la stessa attenzione e disponibilità che abbiamo trovato in Sardegna.

Sulla spiaggia di Vignola [8]