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Un totano “gigante” catturato nel mare di Giancos

di Vincenzo (Enzo) Di Fazio

 il totano gigante catturato a Giancos [1]

Chissà cosa avrà spinto quel totano gigante, venerdì 9 maggio, ad avventurarsi nelle acque basse di Giancos.

Forse la voglia di curiosare tra i fondali della nostra isola o l’ingordigia di andare dietro a qualche gamberetto che gli è passato davanti.
O forse l’eco delle interessanti storie che da qualche tempo ci racconta il biologo marino prof. Adriano Madonna sulla presenza presso i nostri lidi di pesci palla, di colonie di barracuda e di meduse urticanti per cui, per non essere da meno,  ha fatto sì che si parlasse anche di lui.

Ma molto probabilmente, come avviene un po’ per tutti gli esseri viventi, è stato il destino.
C’è di fatto che tutte queste cose messe insieme sono costate care allo sfortunato cefalopode che, quasi certamente, avrà arricchito, nei giorni successivi,  in qualche buon ristorante dell’isola o in una bella tavolata tra amici, dei succulenti piatti di linguine con pomodorini, carciofini di Ponza e spruzzate di pecorino.

Si sa che i totani amano i fondali fangosi e sabbiosi ma non al punto d’ andare quasi in spiaggia.
Dal racconto di chi l’ha catturato quel mattino, il totano sembrava un po’ smarrito.
Chi l’ha visto per primo, un collaboratore di Enzo Mazzella della Enros su una barca poco lontana dalla riva, si è spaventato a tal punto da tornare indietro a chiamare aiuto.
Dicono che si muoveva come se andasse indietro a qualcosa o come se volesse guadagnare il largo e, navigando in un tratto di mare dove la profondità non arriva a superare i tre metri, si è capito che era in difficoltà.
Non c’è voluto molto per catturarlo; più faticoso è stato tirarlo in barca.

Bel trofeo per chi l’ha immortalato nelle classiche foto ricordo.

la cattura del totano gigante [2]

 il totano gigante catturato a Giancos [3]

i pescatori del totano gigante [4]

la testa del totano [5]

Le verifiche di peso e misure  dicono che pesava oltre 14 chili e che era lungo 120 cm., con un occhio grande quanto una pallina da ping-pong, dimensioni molto vicine, pare, alle taglie massime presenti nel nostro mare.

(si ringrazia Enzo Mazzella per la gentile concessione delle foto)