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La Ponza che verrà

a cura della Redazione
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La consultazione sistematica e approfondita del sito del Comune può riservare qualche sorpresa: positiva o negativa che sia, sempre stimolante.
È sempre bene sapere con qualche anticipo quel che si decide a nome di tutti; non solo e non sempre per criticare o per opporsi…
Se fosse possibile migliorare e ampliare questo mezzo di partecipazione civica, definendone le modalità, la consuetudine di chiedere un contributo ideativo e aprire alle proposte dei cittadini potrebbe essere molto positiva/costruttiva sia per l’Amministrazione che per la comunità.

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Consideriamo quindi i lavori per la sistemazione di una parte del lungomare di Sant’Antonio, il cui iter è praticamente completato; siamo già all’assegnazione provvisoria della gara d’appalto (sono state 15 le ditte concorrenti, nessuna di Ponza; l’aggiudicataria, a parte alcune formalità finali, è una società di Cisterna di Latina).

Il finanziamento è della Regione Lazio, con una partecipazione anche di fondi Comunali.
Il progetto interessa la parte del Lungomare che va dall’incrocio della Panoramica al tunnel di Giancos. Adiacente alla strada asfaltata si svilupperà un percorso pedonale della larghezza di 1,5 m con ringhiera dal lato mare e sopraelevato rispetto al livello spiaggia. Tre scalette consentiranno l’accesso alla spiaggia medesima.
Inoltre in corrispondenza dell’incrocio con la Panoramica verrà creata un’area di manovra di circa 200 mq.

vista muretto [3]

Il progetto, di cui vediamo alcune immagini, è stato elaborato partendo dalle prescrizioni fornite nella conferenza dei servizi tenutasi nel giugno del 2009, quindi ancora di pertinenza dell’Amministrazione precedente (è riportato in Appendice.1, alla fine dell’articolo).

Lo scopo di questo intervento è quello di rendere più snello il movimento veicolare e pedonale in una zona nevralgica soprattutto nel periodo estivo.

Al momento, nulla sembra invece previsto per la piazzetta di Sant’Antonio che purtroppo versa in pessime condizioni e da più punti di vista.

Apprendiamo ancora, sempre dal sito del Comune, che è stata inoltrata richiesta, nell’ambito del “Programma 6.000 Campanili” di riqualificazione ed adeguamento della sede comunale [Il Programma 6000 Campanili è nato nel 2013  da un accordo tra  il Ministero delle Infrastrutture e l’Associazione Nazionale dei Comuni italiani, e si configura come un fondo dedicato ai Comuni più piccoli per la realizzazione di progetti specifici – NdR].

Per completezza di informazione riportiamo anche gli altri lavori pubblici di cui si parla, per Ponza, in varia fase di elaborazione:

– A Frontone sono iniziati i lavori di mitigazione del rischio idrogeologico che potrebbero comportare evidenti modifiche dello stato dei luoghi [Cfr. Appendice.2 file .pdf Regione Lazio riportato alla fine dell’articolo]
A seguire sono previsti o già elaborati altri progetti che riguarderanno tra l’altro:
– il tunnel di Chiaia di Luna
– la regimazione delle acque dal canalone della Guardia,
– il Cimitero,
– Cala Fonte,
– Cala Feola.

La lista è più lunga: cfr. l’elenco completo ancora al link sopracitato

 

Lavori ingenti che se realizzati andrebbero a modificare la Ponza che conosciamo.

Ma ammettendo che alla base di tutti questi interventi ci siano effettivi motivi di necessità o opportunità, con quali modalità il mondo moderno affronta scelte così impegnative e irreversibili in luoghi di preminente interesse paesaggistico?

La risposta, unanimamente accettata, è: attraverso un concorso internazionale di idee e la presentazione di progetti stilati secondo regole ben chiare e definite.

Singoli professionisti, studi associati, aziende, associazioni, a seconda della tipologia e complessità dell’opera richiesta, possono in questo modo mettere a confronto idee e soluzioni diverse.

Sarà poi una giuria nominata dall’ente committente a scegliere il progetto ritenuto più idoneo.
Lo stesso bando, in genere, fornisce, oltre allo scopo per cui si vuole realizzare l’intervento, anche altre direttive, quali la salvaguardia del paesaggio, la coerenza dell’opera con la storia locale o come si legge in alcuni di questi bandi “che l’opera risulti coerente con il passato umano, storico e ambientale; infatti la sua proposizione non può prescindere da un’approfondita conoscenza del luogo e della sua gente”.

 

Esempi di località che hanno scelto la via del concorso nazionale e/o internazionale di idee per riqualificare e valorizzare luoghi definiti o intere aree è lungo…
Il comune di Salerno nel 2007 bandì un concorso per un intervento di difesa della costa, ripascimento degli arenili e messa in sicurezza dall’azione del moto ondoso; ad Ischia la riqualificazione del Castello Aragonese, a Capri il restauro della Certosa di San Giacomo. E più lontano, la città di Como per la valorizzazione del lungo-lago; Matera per la riqualificazione dell’importante Piazza della Visitazione.

Scelte di questo tipo contribuiscono, inoltre, a dare lustro alle località che le adottano, e non costituiscono un allungamento dei tempi, come a volte si sostiene, perché in questo modo è possibile avere in pochi mesi a disposizione tante possibili varianti e soluzioni, mentre il coinvolgimento della popolazione locale evita anche eventuali contestazioni successive.
Non che questo metta al riparo da polemiche anche aspre, come si è visto con la realizzazione del ponte di Calatrava a Venezia.

Venezia. Ponte di Calatrava durante i lavori [4]

Il ponte della Costituzione, dell’architetto Santiago Calatrava – comunemente noto come ‘il ponte di Calatrava’ attraversa il Canal Grande di Venezia fra piazzale Roma e la stazione ferroviaria Venezia Santa Lucia. I lavori della sua costruzione hanno preso dal 2002 al 2008

Venezia. Ponte di Calatrava [5]

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Non ci stancheremo mai di ripeterlo: Ponza, luogo fisico e matrice culturale, è la più importante ricchezza per i suoi abitanti; non solo di quelli attuali, ma anche di quelli futuri e non solo per gli isolani, ma per tutti coloro che l’amano.
Intervenire a modificare dei luoghi, in un posto unico come Ponza, senza considerazioni più che ponderate e condivise, potrebbe portare non benefici, ma danni irreversibili. Ne siamo responsabili nei confronti delle generazioni a venire.

 

 

Appendice.1 – Relazione tecnica sulla sistemazione della zona denom. ‘Arenile di S. Antonio’: Relazione tecnica sulla sistemazione della zona denom. ‘Arenile di S. Antonio’ [6]

Appendice.2 – Estratto da: Regione Lazio. Mappa degli interventi rischio idrogeologico per la provincia di Latina [7]

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Ponza. Lavori

7 – Consolidamento delle scarpate in località Cala Feola, Cala delle felci e Grotte di Pilato

Fase: In progettazione
Comune: Ponza
Note: Consolidamento di scarpate

8 – Consolidamento della falesia in località Cala Inferno e Cala Fonte

Fase: ****
Comune: Ponza
Note: Consolidamento di scarpate

9 – Consolidamento delle scarpate e dei versanti interni in località Frontone, Parata e Bagno Vecchio

Fase: In gara
Comune: Ponza
Note: Consolidamento di scarpate
Aggiudicata ditta

10 – Messa in sicurezza del cimitero di Ponza mediante consolidamento scarpate

Fase: In progettazione
Comune: Ponza
Note: Consolidamento di scarpate

In fase di rilievo:

11 – Regimazione idrologica dell’area di Monte Guardia e Tunnel Romano

Fase: ****
Comune: Ponza
Note: Opere di regimazione idraulica

 

Al momento per tutti questi lavori sono stati stanziati 5,7 milioni di euro.