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Ponza. La denuncia della Sib Lazio

segnalato alla Redazione

 

Ripreso dall’edizione odierna (18/05/2014) di corrieredilatina.it [1] :

“Ponza, accanimento sugli operatori del porto. L’ufficio demanio venga commissariato”

Fumagalli: i servizi nautici sono allo sbando, il Comune impedisce alle imprese di lavorare paralizzando l’economia dell’isola

E’ un duro atto d’accusa contro il sindaco di Ponza Piero Vigorelli quello del sindacato dei balneari. Il Sib Lazio ha preso carta e penna per chiedere alla Regione di commissariare l’ufficio demanio dell’isola.
Il presidente Fabrizio Fumagalli ricorda la cronaca di questi giorni: “Il Comune di Ponza ha emesso un provvedimento di decadenza della concessione demaniale marittima dello storico Cantiere Parisi. E’ l’ennesimo attacco alle attività nautiche del porto di Ponza. Provvedimenti abnormi, sulla legittimità dei quali si pronuncerà la magistratura – dichiara Fumagalli – ma  intanto i nostri colleghi si vedono perseguitati. Un comportamento incomprensibile, quello dell’amministrazione comunale, che di fatto impedisce alle imprese di lavorare e a Ponza di avere i servizi nautici necessari per la sua imminente stagione turistica”.

Commissariare l’Ufficio Demanio. Lo scorso 22 di aprile, “dopo due anni di inutili sollecitazioni e offerte di collaborazione da parte nostra, anni nei quali l’amministrazione comunale avrebbe dovuto redigere il piano di  utilizzazione degli arenili e il piano di assetto del porto (strumenti indispensabili per mettere ordine alle attività turistiche presenti da decenni su tutta l’isola)” il Sib ha  chiesto alla Regione Lazio l’attivazione dei poteri sostitutivi per la gestione del demanio marittimo del Comune di Ponza. “Intanto però sarebbe compito del sindaco anche quello di favorire l’occupazione – prosegue il presidente dei balneari del Lazio – dando certezze alle imprese evitando di trasferire, di fatto, sui concessionari responsabilità che sono  frutto della cattiva amministrazione delle pregresse gestioni. Ove egli avesse voluto garantire una corretta e trasparente gestione del Demanio dello Stato ad Uso Turistico, avrebbe definito gli strumenti di pianificazione previsti dalla legge, senza ricorrere ad un inutile surrogato quale il Regolamento Comunale per l’occupazione del suolo pubblico.”

La bandiera blu e la centrale elettrica. A  Vigorelli il Sib chiede poi di attivarsi per valorizzare le bellezze isolane, magari inseguendo l’assegnazione della bandiera blu come ha fatto anche il Comune di Latina, per esempio, anche con il contributo  degli imprenditori, e anche di fare un bando pubblico per l’assegnazione della  centrale elettrica di Ponza, “bando che i ponzesi attendono da due anni. Intanto però – è l’amara conclusione di Fumagalli – in attesa che la magistratura e la Regione Lazio si pronuncino, Ponza e la sua economia restano piene di incertezze, tante famiglie restano senza lavoro e chi va per mare, sognando una isola accogliente, resta senza approdo e senza assistenza”.

Porto. Corrieredilatina.it [2]


19 maggio – Il sindaco replica alle accuse del sindacato balneari

Ripreso da www.corrieredilatina.it [3] del 19/05/2014

Ponza, i pontili e la doppia morale del Sib.
Vigorelli: “Chi non è in regola è giusto che paghi”
Scambio di accuse sulla revoca delle concessioni nel porto. “Ma Fumagalli una volta non la pensava così”

E’ evidente che non gli sono piaciute. Le dichiarazioni rese nei giorni scorsi dal presidente del Sib Lazio, Fabrizio Fumagalli, a proposito del comparto turistico-portuale a Ponza, hanno suscitato la sdegnata reazione del sindaco dell’isola, Piero Vigorelli, identificato come unico colpevole di una situazione pesantissima, sia per l’economia isola che per gli utenti dei pontili, aggravata dalla condotta repressiva dell’amministrazione comunale su licenze e concessioni. “Eppure – sottolinea adesso con sarcasmo il promo cittadino in una sua lunga nota – ammetto che all’inizio Fumagalli mi era simpatico. Quando, nel 2012, ci siamo incontrati per la prima volta, avevo apprezzato la sua volontà di dialogo e gli elogi pubblici che aveva fatto a sostegno della battaglia dell’Amministrazione per la legalità a Ponza. Nel 2013, poi, quando è tornato per fondare il Sib Ponza, con il consenso del presidente locale, il titolare del pontile Enros, disse che riteneva prioritario affrontare le attuali criticità del porto, limitando l’affollamento disordinato di barche alla fonda”. Questo per sottolineare il brusco cambio di rotta nelle politiche del sindacato.

IL PORTO, IL SIB E GLI ABUSI DEI PONTILISTI Sindacato che, ricorda Vigorelli, chiese per la prima volta alla Regione il commissariamento dell’ufficio Demanio di Ponza il 26 ottobre 2013. “Esattamente l’indomani dell’avvio dell’iter procedurale per la decadenza del pontile Enros da parte del Comune. La Regione non ha dato seguito, ovviamente. Precedentemente, il 26 giugno 2013, Fumagalli si era scagliato contro la Magistratura di Latina perché aveva osato sequestrare il pontile Enros a seguito degli abusi accertati da Circomare Ponza, pari a oltre 1.000 (mille) metri quadrati in più della concessione assentita. L’altroieri invece Fumagalli ha riproposto la richiesta di commissariamento prendendo le difese del pontile Parisi, quello che l’anno scorso si è “allargato” di  1.831 metri quadrati,  certamente molto meno dei 7.805 del 2008. Ma considerando che la concessione assentita a Parisi è di soli 656 metri quadrati, non si tratta di bruscolini. Non si sa invece per quale recondita ragione Fumagalli non abbia preso le difese del pontile Ecomare. E’ in lite con i Greca? Ma un sindacato non deve rappresentare tutti, anche chi non la pensa come il capo del Lazio o il capetto di Ponza? Sennò che sindacato è. Forse Fumagalli ce lo dirà, un giorno”.

LO STATO DI FATTO E QUELLO DI DIRITTO Ma ironie a parte, aggiunge il sindaco,  il problema è molto semplice. “Secondo Fumagalli deve prevalere lo stato di fatto,  uno o due occhi chiusi,  il volemose bene.  Secondo l’Amministrazione, invece, deve vincere lo stato di diritto, specie se il protagonista di un illecito ha avuto tutto il tempo e tutte le sollecitazioni per mettersi in regola e non lo ha fatto. Quando l’Amministrazione chiude una attività, non lo fa a cuor leggero. Lo fa perché costretta, perché lo “stato di diritto” non può essere preso in giro,  perché se uno rifiuta di mettersi a posto deve essere sanzionato, perché non ci devono essere figli e figliastri, disonesti che lavorano e onesti che raccolgono le briciole”.

Il pontile Enros (da h24notizie.com) [4]

 

21 maggio – Ponza, spaccatura nel Sib: prime lettere di addio al sindacato

di Francesco Furlan del 21 maggio 2014 – Ripreso da http://www.h24notizie.com [5]

Non è finita per nulla la polemica tra l’amministrazione di Ponza e il sindacato italiano balneari avviata qualche giorno fa dal presidente regionale Fabrizio Fumagalli e replicata dal sindaco Vigorelli attraverso due successivi e infuocati comunicati stampa. Al centro della questione i pontili isolani, i sequestri, anche recenti vedasi cantieri Parisi, i ricorsi e le illegalità che sarebbero state commesse da alcuni titolari di concessioni, recentemente revocate. E a giorni in discussione davanti al Tar (il 5 giugno si discuterà del pontile Enros) e al Consiglio di Stato (il 27 maggio verrà esaminato il ricorso del pontile Ecomare).

Sulla scia del dialogo / scontro tra i due enti, si inseriscono ora gli associati al Sib che non hanno affatto concordato con le uscite del presidente regionale e ieri, con raccomandate inviate alla sede isolana e a quella di Roma, hanno formalizzato l’uscita dal Sindacato Italiano Balneari. Sono almeno quattro quelli che hanno già formalizzato l’uscita mentre altre tre / quattro attività ci stanno seriamente pensando.

Tra i fuoriusciti il titolare di Ciccio Nero che così spiega la scelta: “Attualmente non trovo linearità nelle affermazioni della presidenza del Sib: invece di tutelare le aziende, si è schierato in modo netto, forse compromettente, contro l’amministrazione e negli interessi di pochi che, a oggi, avrebbero lavorato nell’illegalità. Personalmente non trovandomi nelle sue affermazioni e non volendo essere associato a situazioni che non mi rappresentano, ho preferito essere cancellato come associato”.

E la storia continua.

File .pdf della notizia da www.h24notizie.com: Ponza. Spaccatura nel Sib. Prime lettere di addio al sindacato [6]

 

Pontili Giancos e Santa Maria [7]

Pontili a Giancos e a Santa Maria

Giovedì 22 maggio 2014

Da http://www.telefree.it/ [8]

Pontili, salva la concessione di Nunzio Serto. Nessuna ulteriore riduzione dei posti barca sull’isola. Archiviato il procedimento aperto contro l’imprenditore dopo gli abusi contestati dalle guardie costiere

Ponza: Il Comune ha archiviato il procedimento avviato per revocare la concessione demaniale al pontilista e i posti barca sono al sicuro. Nessuna ulteriore riduzione dunque degli approdi dopo che, contestando una serie di abusi, l’ente pubblico ha revocato le autorizzazioni a “Enros”, “Ecomare” e Parisi.