Riceviamo in Redazione dall’Associazione “Ponza nel Cuore” e pubblichiamo
Qualcuno asserisce che il sindaco di Ponza dissociandosi da questo bluff abbia guadagnato 100 punti di credibilità; noi del Comitato “Ponza nel Cuore”, smascherando l’accaduto con articoli di stampa, diciamo con forza che non è il sindaco a guadagnare 100 punti ma è l’isola di Ponza a guadagnarne 1000 di punti.
Non si può infangare la più bella isola del Tirreno con la finzione di una manifestazione organizzata male da associazioni e con la compiacenza dell’Amministrazione Comunale facendo capire tramite stampa che sull’isola e nei suoi fondali giacevano più di 200 copertoni abbandonati.
Siccome abbiamo occhi per guardare e l’operazione di recupero da parte dei sub è durata all’incirca tre, quattro ore, ne deduciamo che solo Superman poteva raccogliere 80 copertoni giacenti nel fondale del porto a meno che i copertoni non fossero ammucchiati tutti in un posto.
Oggi è facile dissociarsi e dare le colpe alla Pro Loco e a Marevivo, ma ci domandiamo: se tutto andava bene, chi andava in trionfo, il ‘dissociato’, la Pro Loco o Marevivo?
Non certo i ponzesi per i quali già avevano annunciato le ricadute negative prima della verifica.
I Ponzesi non sono “cafoni” come li definisce ancora il nostro primo cittadino (vedi intervista fatta a Gaeta durante la manifestazione Yacht Med Festival) ma sono persone perbene; se abbandono rifiuti ingombranti lo fanno perché l’Amministrazione non è in grado di mettere a disposizione un’area di stoccaggio dove depositarli e quindi sono costretti, loro malgrado, a farlo illegalmente.
In considerazione del fatto che si spendono migliaia di euro per pubblicizzare il nome dell’isola, ora chi risarcirà il danno d’immagine della cattiva pubblicità?
Il comitato “Ponza nel cuore” esige una risposta.