Ambiente e Natura

Il colore del mare spiegato ai bambini

di Gabriella Nardacci
Il colore del mare

 .

Quest’anno insegno in una prima elementare e mi confronto con il mondo fantastico dei bambini. Certamente mi è stato difficile “resettare” un certo ordine di ragionamenti dopo aver lasciato gli alunni di una quinta elementare. Questi ultimi erano maturati a tal punto che l’interazione avveniva spontaneamente per la risoluzione dei problemi o semplicemente come espressione di punti di vista personali in merito alla visione del mondo e delle sue contraddizioni.

I bambini di prima elementare, invece, conservano la purezza della fantasia con la quale, a volte, rivestono gli eventi della vita di tutti i giorni.
Alcuni di essi hanno talmente bisogno di rimanere nel sogno che, allorquando è richiesta una verifica circa le loro competenze, scritta o orale, tendono a sbrigarla nel più breve tempo possibile, pur di ritornare subito in seno a quel mondo fantastico che li rende leggeri e al quale sembrano appartenere.

Ovviamente il contesto reale influisce anche sul pensiero dei bambini.
Un bambino che vive nella guerra, nel lavoro, nella povertà, in un deserto di affetti, credo non abbia proprio tempo per la fantasia!
I diritti violati e negati all’infanzia sono “crimini” e dovrebbero essere puniti in modo molto severo…

Ad anno scolastico quasi al termine, sbrigati i primi e importanti compiti tecnici delle discipline, si entra nelle storie che si leggono e si cominciano a esprimere i propri pensieri e a provocarne altri con le conversazioni.

Difficilmente rispondo a certe loro domande nozionistiche e di solito giro la domanda a loro. Ognuno risponde ciò che pensa e spesso qualche conversazione termina nella speranza che la verità stia tutta nella fantasia.
In una di queste letture, è venuta fuori la curiosità di una bambina che ha chiesto: – Ma il mare è azzurro davvero?

Ora mentre sull’esistenza di Babbo Natale la domanda girata a loro provoca risposte che, chiaramente, fanno capire che preferiscono crederci e basta (compresi quei bambini che ne hanno messa in dubbio l’esistenza…), a una domanda scientifica come quella circa il colore del mare, viene da chiedersi come rispondere.

Sono quaranta occhi sgranati e fissi su di te… Tutti aspettano una risposta a cui neanche la loro fantasia riesce a formulare un’ipotesi.

Mare smeraldo

Certamente non potrei spiegare loro l’“effetto Raman”. È stato difficile anche per me riuscire a comprendere inizialmente la scoperta del grande fisico indiano Chandrasekhara Venkata Raman, Nobel per la Fisica (1930) che studiò a fondo il fenomeno del colore del mare formulando una completa risposta scientifica.

Molte cose sono coinvolte in questo processo… Come dire che il raggio del sole è composto di bande energetiche come il rosso, il giallo, il verde, il viola e il blu e poi spiegare che questi colori sono assorbiti in tempi diversi quando entrano nell’acqua e che l’acqua limpida fa vedere all’occhio il colore blu che arriva fino a 400 metri di profondità dando al mare l’inconfondibile colore?

Mi viene in mente un racconto di Sciascia che parla del mare color del vino. Di quel pescatore ubriaco che si addormenta sulla sua barca e che quando si sveglia, non trova più la sua bottiglia di vino. Il sole stava tramontando e il mare aveva il colore rosso-arancione ma il pescatore ubriaco, pensando che fosse il suo vino a essere caduto in mare, ne beve l’acqua e muore.

Viola. Mare. Cielo

Una bambina dice che quando una persona si ubriaca dice e fa tante cose strane e che quel pescatore è morto perché l’acqua salata “fa schifo..!”.
Un altro bambino dice che i nonni gli fanno bere sempre un goccetto di vino rosso con l’acqua durante i pasti “perché fa bene…”
Qualcuno dice che il mare a volte è anche grigio e le onde fanno la schiuma e pare arrabbiato come una persona che per la rabbia “fa la bava dalla bocca” (espressione raccolta di sicuro, da un adulto).
Una bambina dice che il mare può essere anche calmo.
Mi viene in mente un articolo su Ponza racconta, in cui qualcuno, oltre che del colore, parlò dell’umore del mare…
Alberto riporta il discorso all’inizio e chiede ancora: – Sì, vabbè ma perché l’acqua del mare è azzurra?
Non c’è scampo… mi dico. Allora rispondo con un’altra domanda:

– Quando fate i castelli di sabbia e prendete l’acqua dal mare con il secchiello, quell’acqua di che colore è? Pensateci un po’…
È la verità che comincia a farsi strada, il crollo di un’illusione; la risposta arriva “chiara e limpida” per tutti… – E’ trasparente! – dicono

Mare. Foto di Wolcott Henry

Ritorno sul racconto di Sciascia e chiedo perché il pescatore vedeva il mare rosso. Qualcuno risponde che il vino caduto dalla bottiglia era rosso e ha colorato il mare… altri ridono e dicono che il mare è troppo grande e una bottiglia di vino non basta. Sorrido.
Anna dice: – Ma è il sole che si specchia nel mare quando tramonta…
E così pian piano anche le stelle si specchiano nel mare con la luna e qualcuno ha dipinto pure un quadro così e che di notte il mare è nero perché il cielo è nero.
– E di giorno il cielo com’è? – chiedo.
– È  azzurro, ecco perché il mare è azzurro! Perché è il cielo che si specchia nel mare e non perché l’acqua è azzurra, perché l’acqua del mare è trasparente! – urlano alcuni come se a tirar fuori questa verità avessero dimostrato una scoperta da poter raccontare anche ai grandi.

Notte-stellata-sul-Rodano. Van Gogh.1888

A noi fa meraviglia la fantasia dei bambini mentre loro rimangono meravigliati dalla realtà.

In fondo anche il fisico Raman pensava che il cielo si specchiasse nel mare determinandone il colore e solo quando si chiese il perché sotto un cielo plumbeo, il colore del mare rimaneva blu, cominciò a indagare.
Certamente questa verità un po’ ha confuso questi bimbi fantasiosi e fantastici ma è una mezza verità e lascia spazio alla fantasia.

 

Lascio finire la discussione così. Sembrano soddisfatti e mentre preparano lo zaino per uscire, sento che molti stanno pensando a queste considerazioni.
Qualche giorno dopo, durante i colloqui con i genitori, un papà mi dice che il figlio gli ha chiesto: – Papà, secondo te, di che colore è l’acqua del mare?
– Penso sia trasparente – ha risposto il papà.
Allora il bambino lo ha guardato e ha detto: – Bravo! E chi te lo ha detto?

Ernst-Haas. Tobago

 

Nota della Redazione.
Numerosi articoli sul sito trattano di questo tema; per la ricerca, digitare – colore del mare – nel riquadro CERCA NEL SITO, in Frontespizio .

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