Adinolfi Vincenzo

In memoria di Salvatore Morelli

di Vincenzo Adinolfi

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Cari amici di Ponzaracconta, l’8 marzo scorso, dopo 134 anni di abbandono assoluto, abbiamo dato onore alla tomba di Salvatore Morelli con nome, foto, date, luce e fiori.
Come ho scritto, è caduto il muro di silenzio su questo personaggio del Risorgimento e dell’emancipazione femminile, morto povero a Pozzuoli nel 1880 e prigioniero a regime duro a Ponza.
E’ stato un doveroso gesto riparatore, anche se tardivo.
Salvatore Morelli

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Nota della Redazione
Di Salvatore Morelli ha scritto Gino Usai, proprio agli inizi del sito, l’otto marzo del 2011: leggi qui

 

Appendice dal web
Sabato 8 marzo, il presidente del Consiglio comunale di Pozzuoli dr. Enrico Russo, l’assessore alle pari opportunità dott.ssa Teresa Stellato, la presidente della Commissione pari opportunità Valentina Buono accompagnata da diverse componenti la commissione stessa, lo scrivente, il direttore del polo culturale Luigi Zeno, i segretari zonali dei sindacati ed una delegazione spontanea si sono recati a deporre una corona di alloro e tanti garofani rossi sulla tomba di Morelli.
Per l’occasione il direttore del civico cimitero ing. Biagio D’Alicandro con i suoi collaboratori aveva provveduto a far “pulire” e ripristinare la tomba abbandonata di questo straordinario personaggio del Risorgimento.
Per la prima volta è stata apposta l’immagine, il nome e le date di nascita e di morte del patriota.
Nel 1890 il ministro evangelico Francesco Sciarelli, fondatore della chiesa metodista in Italia e residente a Pozzuoli, si rammaricava del trattamento subito da Morelli anche dopo la morte. La mia tenacia ha vinto! Dopo aver ritrovato la tomba sono riuscito a far conoscere Morelli qui a Pozzuoli e a coinvolgere i suddetti partecipanti.
Vincenzo Adinolfi.

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