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Le celebrazioni in onore di Totonno Primo. L’intervento di Emilio Aprea

 di Emilio Aprea
La targa [1]

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La Cerimonia si è svolta stamane sul Molo Musco, alla presenza delle Autorità civili e militari e della cittadinanza.
l.R.

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Buongiorno a tutti e ringrazio le autorità civili,  militari, religiose e i  cittadini che hanno preso parte a questa manifestazione.

Fino a dicembre di questo anno, dopo la conferenza sull’armatore Antonio Feola, il nome Totonno Primo era un’immagine quasi fiabesca che ogni tanto usciva nei discorsi che si fanno a tavola con la famiglia oppure nei discorsi che ascoltavo da persone con i capelli bianchi.
Non conoscevo assolutamente la sua grande impresa né la sua professione, neppure sapevo che era il nonno di Antonello, forse venivo ingannato dal nome “Totonno” e quindi Antonio e dal soprannome “Primo” che forse associavo ad un cognome non familiare.

Quando Antonello, mi chiese di patrocinare la conferenza in qualità di Presidente della Pro-loco, non esitai a rispondere affermativamente. Cominciai a leggere qualche articolo a riguardo e compresi la perseveranza, la voglia di fare, la diligenza, il senso del dovere oltre allo spirito patriottico di Totonno, caratteristica che solo uomini di altri tempi potevano avere.

Sicuramente chi ha vissuto, come me, in altri periodi storici non può immaginare le difficoltà che riservava la vita dell’epoca.
Quel famoso telegramma composto dalle quattro parole: “POPOLO PONZA MUORE FAME” – inviato congiuntamente, al Comando Alleato di stanza ad Ischia, dal Commissario Di Monaco, dal Comandante del Porto Di Cecca e da Mons. Dies -, mi ha aiutato, anche se non del tutto, a comprendere la drammatica situazione in cui versava la popolazione di Ponza in quel periodo; oggi sarebbe impensabile far capire ad un giovane quella dura, anzi durissima realtà.

La Pro Loco di Ponza, sin dal giorno del mio insediamento che risale oramai a circa 10 mesi fa, ha sostenuto e sosterrà con forza lo studio, la conoscenza, le discussioni, le conferenze sulla memoria storica isolana.
Una comunità rischia di perdere e smarrire il significato e il senso profondo della propria identità culturale e civile se nasconde e occulta la sua memoria storica. Non ricordare un personaggio come Totonno rischia di non tramandare alle generazioni future le gesta degli uomini e delle donne che hanno contribuito a rendere uno Stato democratico quale è il nostro Paese.
A tale riguardo devo ringraziare di vero cuore al prof. Di Cecca, che, come fece suo padre  inviando il famoso telegramma, qualche mese fa inviò una lettera al Sindaco rammaricandosi dell’inesistenza di commemorazioni e manifestazioni per ricordare l’impresa di Totonno Primo.
È stato solo dopo aver letto queste parole di rammarico del prof. Di Cecca e spinti anche dalla volontà dell’Amministrazione Comunale e dallo stesso Antonello che ci siamo energicamente attivati per organizzare la dovuta e necessaria manifestazione.
Non è stato facile conciliare le idee di tutti, reperire i testi e le fonti storiche, produrre tutta la documentazione per l’apposizione della lapide e il rifacimento dell’intonaco del muro borbonico.

A questo punto non voglio dilungarmi troppo e procedere ai ringraziamenti delle persone che hanno permesso e sostenuto questa manifestazione.

In primis voglio ringraziare l’Amministrazione Comunale di Ponza, che mi ha appoggiato e si è resa subito disponibile nel produrre la documentazione riguardante permessi ed autorizzazioni, nella persona del Sindaco il quale ha mostrato il proprio interesse sin dal primo momento, nella persona del consigliere Giuseppe Feola e della consigliera Maria Sandolo che hanno seguito l’evolversi da vicino.

Ringrazio il Comune di Ventotene che ha concesso il patrocinio, confermando quindi il solido legame storico che accomuna le due isole.

Ringrazio di vero cuore la Comunità Arcipelago Isole Ponziane nella persona del Presidente Daniele Coraggio che oltre a concedere il patrocinio dell’Ente ha fornito la lapide commemorativa e la corono d’alloro.

Tra le autorità invitate alla manifestazione, il Presidente della Provincia De Monaco ha inviato una lettera al Sindaco.

Ringrazio Antonello che a sue spese ha ripristinato la facciata del muro intitolato a Mario Musco, la banda musicale Isola di Ponza e il maestro Cafolla che ci stanno accompagnando e le maestre delle scuole elementari che hanno preparato didatticamente i bambini a questo evento.

Non voglio dimenticare un ringraziamento particolare a tutti i soci della Pro Loco che con il loro contributo economico mantengono vivo e attivo questo ufficio.

Il pubblico alla cerimonia [2]

 

Lo stendardo del Comune [3]

 

Le targhe appaiate [4]