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Ponza, Palasport in abbandono totale. La struttura è desolatamente chiusa

di Paolo Iannuccelli

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La parola sport spesso viene ingiustamente trascurata a Ponza.
Mi riferisco al palasport – voluto fortemente da Balzano, da me ed altri appassionati, anzi malati, di sport – in completo abbandono.
Ora rappresenta uno schiaffo al denaro pubblico, un monumento allo spreco, qualcosa di incredibile.
La struttura comunale della Cavatella è un bellissimo pallone tensostatico, con arcate in legno lamellare ma è desolatamente chiusa. I tabelloni telescopici ed avveniristici, i canestri di cristallo, sono solo un ricordo, così come il bellissimo parquet in legno e la confortevole tribuna per ospitare cento persone. Gli spogliatoi sono fatiscenti, l’incuria è totale.
Eppure, in quell’impianto sportivo, inaugurato nel dicembre del 2000, con un confronto amichevole di basket di serie B2 tra Ponza e Castellaneta ed un’esibizione dei giovani calciatori ponzesi guidati da Biagio Rispoli e Scarpati, erano riposte tante speranze. All’interno, si sono svolte partite importanti di pallacanestro e calcio a 5, quando Ponza era una stella sportiva in campo regionale ed appariva su tutti i media più seguiti. Un vero e proprio boom.
I corsi di ginnastica ed attività motoria, diretti dal giovane istruttore torinese Roberto Morando – scomparso prematuramente tra il rimpianto generale – erano molto frequentati, così quelli relativi al minibasket, con istruttori gli intraprendenti Marilena Scotti, Giovanna Vitiello, Nando Benavidez, italo-argentino, punto di forza del magnifico quintetto locale.
L’impegno mio, del presidente Umberto Prudente e dello sponsor Armando Raponi, in piena sintonia con l’amministrazione comunale, è stato enorme, una superba escalation che ha portato nell’isola una ventata di entusiasmo e di gioventù, soprattutto nel lungo e freddo periodo invernale. Mi piace sottolineare questo aspetto positivo, viste le giuste lamentele di questi giorni.
I genitori ci seguivano da vicino, erano presenti anche in trasferta, ancora ci ringraziano per l’opera disinteressata che abbiamo compiuto verso i loro figli.
Ciò ci riempie di orgoglio ma soprattutto di rimpianti. Sono state organizzate feste danzanti, con pieno successo e soddisfazione dei numerosi partecipanti. Adesso il “pallone”, dopo una tromba d’aria che ha fatto volare via il telone di copertura, è in stato comatoso, buttato lì, senza una funzione, senza un custode. Che pena.
Potrebbe servire agli studenti ponzesi di ogni ordine e grado per svolgere regolari lezioni di educazione fisica in mattinata, nel pomeriggio si potrebbero organizzare corsi di qualsiasi disciplina sportiva indoor, anche proiezioni cinematografiche, meeting e conferenze.
Tutto tace. Nessuno protesta. Lo sport è vita, non dimentichiamolo.
Guardiamo avanti, con la speranza che la riapertura del palazzetto avvenga in tempi brevi.

 

In condivisione con: http://www.parvapolis.it/ [1]  – 28/02/2014

Ponza. Campo sportivo [2]

 

Il campo sportivo di Ponza