di Sandro Russo
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Gli anellidi marini sono dei comuni vermi con una struttura ad anelli, analoghi a quelli terrestri, come i lombrichi; alcuni di essi (i policheti) sono adattati a vivere all’interno di un tubo chitinoso.
All’estremità che protrude dal tubo – corrispondente alla loro ‘bocca’ – hanno un ciuffo di branchie con la funzione di respirare ma anche di afferrare tutto ciò che può essere setacciato dalle grandi masse d’acqua spostate dalle correnti. Sensibilissimo alle minime vibrazioni, il ciuffo si retrae in una frazione di secondo.
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Lo spirografo (Sabella spallanzanii – Phylum Anellidi) ha un corpo cilindrico-vermiforme e vive inserito in un piccolo tubo di chitina, relativamente molle e flessibile di color grigio-marrone, fissato al substrato (sabbia, rocce, fango)
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Altri spirografi. Il pennacchio è una corona di tentacoli disposti a spirale, che fuoriesce dall’estremità libera (l’altra è aderente al fondo); variopinto, bruno-giallastro striato, fino al marrone o al viola
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Altre forme di spirografi, in cui è evidente l’andamento spirale dei filamenti a raggiera. In alto Bispira; in basso Phoronidae
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Lo spirografo Filogranella elatensis forma ‘colonie’ di numerosi elementi, come un prato di margherite sul fondo del mare
[I fiori del mare. (5) – Continua]