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Gaetano Mazzella, d’a spiaggia ’i Santamaria (1)

intervista di Mimma Califano

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Sentir raccontare da Gaetano (classe 1919) le tante vicende della sua lunga ed intensa esistenza, è come sfogliare l’album di un pezzo di  storia ponzese e non solo di quella.
Detto così può sembrare retorico, in realtà dai fatti che mi ha raccontato Gaetano si dipanano degli  aspetti della realtà ponzese soprattutto degli anni ’30-40 che forse non sono stati raccontati e analizzati abbastanza
Qui provo invece a dipanare un po’ della sua storia personale.
M. C.

Una 'mburchiella d'epoca [1]
La foto di una ‘mburchiella

A 14 anni, Gaetano affronta la sua prima stagione di imbarco. Oggi diremmo a ‘soli’ 14 anni, in realtà  all’epoca era abbastanza normale che un ragazzo a quell’età si imbarcasse; infatti era previsto anche il libretto di navigazione.

Gaetano. La foto del 1° libr. di Navigaz. [2]

La foto sul primo libretto di navigazione di Gaetano Mazzella

Da marzo ad ottobre di quel 1933, la goletta  a vela di Cristoforo Tagliamonte, il S. Michele – detta ’a mi’scioscia –  divenne la casa del giovane Gaetano.
Il S. Michele era una delle tante ’mburchielle ponzesi  (1) che da marzo a ottobre, a volte anche oltre, solcavano il Mediterraneo. Dalla Galite a Marsiglia ed ancora  Barcellona in Spagna, le coste della Sardegna, Genova, Civitavecchia, etc., navigavano per trasportare aragoste vive da vendere ai grossisti dei mercati continentali.

La vita a bordo era estremamente dura, si navigava con ogni condizione meteorologica, sia di giorno che di notte. Poche ore di riposo a turno, alimentazione monotona e quasi mai proporzionata all’impegno lavorativo.
Il ragazzo di bordo poi, non avendo un incarico ben preciso era quello che veniva comandato a far di tutto: …vai a prendere questo e sistema e pulisci quell’altra cosa, lava le pentole, aiuta a dar da mangiare alle aragoste, aiuta a prendere dalle vasche quelle che stanno per morire, dividile, sistema le code nelle casse con il sale, togli prima quelle dei giorni precedenti e mettile a seccare, gira le altre code, etc… etc…

Giornate di lavoro interminabili sia in navigazione che durante le soste nei porti, per il  carico e scarico delle aragoste e tutte le restanti necessità di bordo.
Alla fine della stagione di imbarco, questi ragazzi non venivano neanche pagati; erano fortunati se potevano tornare a casa con un sacco di patate. La logica era che la famiglia aveva avuto una bocca in meno da sfamare e intanto imparavano un mestiere.

Infatti Gaetano il mestiere lo impara ed anche bene.

A quella prima stagione di imbarco ne seguono altre quattro, sempre sulla stessa ’mburchiella. Man mano a bordo gli vengono assegnati compiti di maggior responsabilità e a fine stagione con grande soddisfazione può iniziare a portare a casa la sua parte di guadagno.
Nel 1939 arriva il momento della leva militare, si potrebbe dire ‘inevitabilmente in marina’, in realtà non sappiamo all’epoca quale fosse la logica con cui i giovani venivano assegnati ai diversi corpi militari (2).
Comunque deve essere stato subito chiaro che il ventenne Gaetano è pratico di mare, tant’è che gli fanno fare anche delle prove per vedere come se la cava con l’ormeggio e con il timone di una piccola imbarcazione. Prova superata con onore e per i successivi 15 mesi, Gaetano diventa nocchiere del motoscafo dell’Ammiraglio Cattaneo (3).

Gaetano alla partenza da militare
Gaetano a 20 anni, alla partenza per il militare

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Note

(1)  – ’Mburchielle è il termine ponzese per indicare le golette vivaio utilizzate per trasportare le aragoste vive. Questo argomento è stato trattato sinteticamente da Ernesto Prudente e da Giulio Vitiello in “Ponza brevis insula…brevis historia”, – nonché cenni anche in altri testi – contiamo come accennato sopra di poter/dover approfondire ulteriormente l’argomento. Partendo appunto dall’esperienza vissuta da giovane da Gaetano Mazzella e con l’aiuto di molti altri che hanno vissuto la medesima esperienza negli anni successivi.

(2) – Dico questo, perché mio padre, pescatore, finì in fanteria e mio zio, contadino, sui sommergibili.

(3) – Carlo Cattaneo (1883 – 1941). Ammiraglio italiano durante la II Guerra Mondiale. Perse la vita insieme alla maggior parte degli equipaggi della sua divisione nello scontro notturno di Capo Matapan, nell’Egeo (vedi in seguito)

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[Gaetano Mazzella d’a spiaggia ’i Santamaria (1). Continua]