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Il Genio e la grande Bellezza. (3)

di Domenico Musco
La spiaggia vista da ponente con uno scorcio del versante di levante [1]

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Prima di rispondere a Vincenzo – per il suo commento leggi qui [2] – debbo rettificare quanto da me affermato nel precedente scritto, circa l’inerzia dell’Amministrazione nell’ambito del processo di Chiaia di Luna.

Intanto non ci riferiva a questa Amministrazione (l’attuale) che, come dice Vincenzo: …si è trovata con le sentenze in mano: quella penale e quella civile”.
Certo che è così; nessuno ha ipotizzato una cosa diversa. Ma per quanto riguardava le precedenti, mi sono informato meglio: il Comune di Ponza è invece intervenuto; lo ha fatto a seguito della chiamata in causa del ‘responsabile civile’, e si è regolarmente costituito.
Ha appellato la sentenza di condanna ed ha affiancato la difesa dell’imputato – ovvero tutti coloro, persone fisiche e/o Amministrazione tenute a rispondere ‘in solido’ – fino alla definizione del processo.

Per quanto concerne poi l’infinita discussione sul concetto di invalicabilità e responsabilità degli amministratori, credo siano opportune alcune precisazioni.

Come ha accennato Nino nel suo scritto (leggi qui [3]), la responsabilità dell’amministrazione non scatta sempre e comunque nei casi di cui discutiamo; essa è stata affermata dal Giudice nel caso specifico, in quanto all’Amministrazione fu demandata la realizzazione e la gestione delle opere di delimitazione della parte di spiaggia interdetta.

A seguito di ciò il tribunale (con una decisione che possiamo anche non condividere), ha ritenuto l’Amministrazione Comunale corresponsabile dell’evento mortale perché le opere, così come erano state realizzate e manutenute, non rendevano invalicabile il limite.

Questo per il passato.

Per il futuro ed in particolare per quanto si andrà a realizzare a Frontone, in che modo questa sentenza influirà?

Io credo che le prospettive dipendano da come le opere verranno realizzate.
Se esse non lasceranno zone precluse – per le quali sarebbero demandati al Sindaco il controllo e la tutela della comunità- non influirà più di tanto; se invece ci saranno delle zone aperte e altre interdette l’Amministrazione Comunale non potrà delegare ad altri le proprie responsabilità.

Vincenzo dice che i lavori sono stati approvati dalla Autorità di Bacino e saranno eseguiti dalla Regione”.
Ma davvero vogliamo credere all’ombrello protettore della Regione? Specie alla luce di come stanno andando le cose a Ventotene (per la tragedia della primavera 2010 a Cala Rossano), dove ancora sono sotto giudizio la Regione e di nuovo (e immancabilmente) gli Amministratori Comunali?
È proprio tranquillo il nostro Sindaco al riguardo?

Ventotene. Scorcio di Cala Rossano [4]
Ventotene. Uno scorcio di Cala Rossano
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Pertanto i dubbi sull’esito dell’operazione “Frontone” rimangono immutati.

Mi domando qual’é il fine che ci si è prefissato al momento in cui si è deciso di realizzare le opere di cui discutiamo .
Se è quello di mettere in sicurezza la parete per poi rendere agibile la spiaggia e permettere le attività commerciali autorizzate, tanto da creare maggior beneficio per i singoli e per la collettività, la spesa ha un senso.
Se invece ci dobbiamo trovare nelle stesse condizioni e ottenere con gli stessi risultati di Chiaia di Luna , allora è meglio lasciar fare alla natura e utilizzare i fondi stanziati per altri fini.

Colgo l’occasione di fare gli Auguri a tutti sperando che questo nuovo anno si apra all’insegna del dialogo che serva come base per rafforzare questa piccola comunità

Frontone. Spiaggia e rada visti da monte [5]

P.S.
Questo mio intervento ha un orizzonte più ampio di Chiaia; esso è rivolto all’isola intera. Gli uomini passano ma Ponza rimarrà e dobbiamo preservare al meglio le sue bellezze per le generazioni che verranno.

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Foto di copertina. La spiaggia di Chiaia di Luna vista da Ponente, con uno scorcio del versante di Levante