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Intervento al Faro della Guardia – Il Comunicato della Delegazione FAI di Latina

di Fabio Brocco

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Fabio Brocco, responsabile della Delegazione FAI di Latina ci ha inviato ieri il comunicato ufficiale diramato dalla Delegazione del Lazio all’indomani delle decisioni assunte a Milano.
Ne riportiamo un ampio stralcio con la parte riguardante il faro della Guardia assieme alle considerazioni di Fabio che ringraziamo ancora per i preziosi consigli forniti fin dall’inizio della campagna e per l’ assistenza futura che sicuramente non mancherà di assicurarci.
La Redazione

 

Carissimi
è con grande gioia che vi comunico che il Faro della Guardia di Ponza è entrato a tutti gli effetti nell’elenco degli
interventi da effettuare nei “Luoghi del Cuore” segnalati nel 2012.

Ecco il comunicato del FAI:

 

UN ANNO FA LI AVETE SEGNALATI.
ORA POSSIAMO COMINCIARE A SALVARLI
Scelti i 19 Luoghi per gli interventi della sesta edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”
In Lazio: intervento al Faro del Monte della Guardia a Ponza (LT) e al Giardino di Piazza Vittorio a Roma.

“E’ passato poco più di un anno dalla chiusura della sesta edizione – lanciata a maggio 2012 – del censimento “I Luoghi del Cuore” promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che ha visto la straordinaria partecipazione di un milione di persone, unite nel nome di un’Italia da non dimenticare e da tutelare per le generazioni future.

Per dare voce a questa sorprendente mobilitazione popolare e intervenire concretamente per il salvataggio di alcuni beni tra quelli segnalati, il FAI ha introdotto un meccanismo nuovo – rispetto alle passate edizioni del censimento – per la selezione degli interventi: sono infatti state stabilite le “Linee Guida per la definizione degli interventi a favore dei Luoghi segnalati al censimento 2012” lanciate lo scorso luglio in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Oltre a intervenire sui tre Luoghi che hanno avuto il maggior numero di segnalazioni – la Cittadella di Alessandria, la Chiesa di San Nicola a San Paolo di Civitate (FG) e l’Abbazia della SS. Trinità di Monte Sacro a Mattinata (FG) – per la prima volta è infatti stato chiesto a tutti i proprietari e ai portatori di interesse dei 128 Beni che hanno ricevuto più di 1.000 segnalazioni di presentare una specifica domanda, a condizione che vi fossero un preciso programma di azione e certezze sui primi finanziamenti, per beneficiare di un intervento diretto da parte del FAI e di Intesa Sanpaolo.

L’appello ha avuto un feedback estremamente positivo – sono pervenute alla Fondazione 70 richieste di intervento da 17 regioni – e ha visto il coinvolgimento di Soprintendenze, Comuni, Province, Parrocchie, comitati, associazioni che si sono attivati unendo le forze e creando sinergie sul territorio per agire a favore di quei beni così amati dagli italiani. Alla scadenza indicata nelle Linee Guida, una commissione composta da rappresentanti del FAI, in collaborazione con le Direzioni Regionali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha esaminato le domande ricevute valutando i parametri stabiliti nelle Linee Guida – numero di segnalazioni raccolte, qualità del progetto proposto, possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo, valenza storico-artistica o naturalistica, importanza per il territorio di riferimento e urgenza dell’intervento – e cercando di coinvolgere un alto numero di regioni italiane, ha scelto altri 16 Luoghi – oltre ai primi 3 classificati – su cui intervenire. I beni selezionati dovranno confermare formalmente l’accettazione del contributo, per poter dare avvio ai progetti accolti. In caso di rinunce, i contributi saranno assegnati ai beni che pur avendo i requisiti, non sono stati ammessi per esaurimento dei fondi a disposizione.

In Lazio si è deciso di intervenire sul Faro del Monte della Guardia a Ponza (LT) – al 6° posto nella classifica del censimento con 31.123 segnalazioni – costruito nel 1886 su una roccia a strapiombo sul mare e ancora oggi punto di riferimento per i naviganti. Fino al 1975  il Faro è rimasto in azione grazie al lavoro di tre fanalisti che si alternavano alla guardia. Oggi il sistema è invece automatizzato, quindi non più abitato, e questo ha portato a un progressivo degrado della struttura, che necessita di importanti interventi di recupero. Il Faro sormonta un fabbricato diviso in quattro appartamenti destinati ai fanalisti e alle loro famiglie oltre a locali da lavoro: intorno un pozzo, un forno e un altro piccolo locale. Oggi si può accedere al Faro solo via mare, poiché il sentiero via terra, viste le pessime condizioni, non è agibile. Il Faro, che è di proprietà del Demanio, ha un valore simbolico per la comunità locale e la situazione di degrado rischia di diventare irreversibile.

L’intervento richiesto al FAI dall’Associazione Ponzaracconta è un’azione presso il Demanio e la Soprintendenza per apporre il vincolo paesaggistico sul Bene, con l’obiettivo di rendere il Faro inalienabile e protetto da ogni possibile speculazione: in caso di esito positivo ci sarebbe infatti la garanzia di poter preservare i caratteri distintivi e di pregio e di preservarlo da futuri interventi che lo possano danneggiare. Allo stesso modo l’azione del FAI e di Intesa Sanpaolo sosterrà la richiesta avanzata dal Comune di Ponza di ottenere il passaggio di proprietà del Faro – dal Demanio dello Stato al Comune – per poter attuare un progetto di recupero strutturale dell’edificio e la sua futura apertura al pubblico, compatibilmente con la sua funzione primaria…

Intesa Sanpaolo affianca dal 2004 il FAI in questa iniziativa importante ed efficace. La tutela e la valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese sono valori fondanti del Gruppo e la sensibilizzazione dei cittadini sul valore del loro patrimonio è un impegno costante della Banca che, attraverso i suoi 4.800 sportelli, è uno strumento unico di dialogo e di sollecitazione per tutto il territorio nazionale. “I Luoghi del Cuore” è e sarà uno dei capisaldi della strategia di Intesa Sanpaolo che intende partecipare sempre più attivamente alla vita e allo sviluppo culturale e sociale del Paese”

                                                                                                                     
Come si legge dal comunicato l’intervento consisterà in un’azione da parte del FAI presso il Demanio e la Soprintendenza per apporre il vincolo paesaggistico sul Bene, con l’obiettivo di rendere il Faro inalienabile e protetto da ogni possibile speculazione: in caso di esito positivo ci sarebbe infatti la garanzia di poter preservare i caratteri distintivi e di pregio e di preservarlo da futuri interventi che lo
possano danneggiare. Allo stesso modo l’azione del FAI e di Intesa Sanpaolo sosterrà la richiesta avanzata dal Comune di Ponza di ottenere il passaggio di proprietà del Faro – dal Demanio dello Stato al Comune – per poter attuare un progetto di recupero strutturale dell’edificio e la sua futura apertura al pubblico, compatibilmente con la sua funzione primaria.
Quindi, a me sembra di capire, che resta il nodo cruciale della proprietà demaniale del bene che non permette la possibilità di restaurarlo immediatamente ma in un secondo tempo, quando si trasferirà il bene al Comune.
Al di là di tutto io credo che bisogna essere più che soddisfatti del risultato, in particolare perché si nota l’interesse del FAI e di Intesa Sanpaolo nel voler portare al giusto compimento l’operazione.
Restiamo il bene più votato del Lazio ed è un risultato eccezionale tenuto conto della potenza e forza che ha la delegazione di Roma.

Io come sempre sono a vostra disposizione.
Un abbraccio, Fabio Brocco – Delegazione FAI di Latina

Faro della Guardia lato di ponente [2]