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L’otto dicembre. “Io te l’aggia cunsacra’…” – queste sono le parole di una canzone che sempre mi fanno pensare alla festa dell’Immacolata. Questa dell’Immacolata è tra le tradizioni religiose ponzesi, certamente la più bella. Il tutto nasce con Monsignor Dies (’u parrecchiane), amante della musica e del canto e con una devozione particolare per la Madonna, che all’epoca raduna i suoi giovani dell’azione cattolica e istituisce la tradizione di una ‘serenata’ alla Bianca Signora. All’inizio saranno stati una decina di giovani con a capo il Monsignore; poi man mano si sono aggiunti gli altri, i ragazzi hanno coinvolto i fratelli, i padri, gli amici… e così via, fino a diventare una processione di soli uomini. L’appuntamento è alle cinque del mattino nella chiesa della SS. Trinità. Arrivano in silenzio, uno alla volta, entrano in chiesa… salutano con una genuflessione la statua della Madonna; un sorriso di saluto ai presenti e al parroco… La processione si snoda nella parte alta della zona del porto per poi uscire sulla strada panoramica . Se lungo la strada abita un amico che non si è ancora visto, il coro sosta proprio lì e intona il canto con maggior vigore… Dopo la prima strofa, eccolo che chiude dietro di sé il portone di casa: – Giuva’, avive pigliate suonn’? Nulla li ferma, non c’è levante che tenga, sono loro: “i ggiùvene d’a Mmaculata” (come li/si definisce simpaticamente Aniello, anche se nonno) …Ave Maria, Stella del Mare… Lasciati amare… Madonna mia! Sul marciapiede di Sant’Antonio ci sono presenze femminili che aspettano in disparte il loro passaggio, per il piacere di sentirli cantare; la processione passa e si intravede don Ramòn, in coda indaffarato nelle confessioni . Alle 7,30 si celebra la messa con tanti canti; dopo c’è il registro delle presenze, così negli anni si può constatare l’incremento dei partecipanti a questa bella tradizione… Nonni, papà, figli, nipoti ci sono tutti i devoti della Festa dell’Immacolata, anche quelli che sono ritornati alla casa del Padre: …u’russ’ con la sua tromba, Ciro, Peppino, Luciano, e tanti altri che sono sicuramente nel gruppo per questa serenata a Maria… “pecché è santa ’sta ’iurnata, io te l’aggia cunsacra’…” 1 commento per L’otto dicembreDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Grazie Irma per i bei ricordi ritornati alla mente, e proprio per quel giorno ho scritto due righe per la Madonna il titolo è: Gli Uomini cantano a Maria
Gli Uomini cantano a Maria
Ti cantiamo una canzone Madonna mia, noi uomini di Ponza,
che nel tuo giorno scendiamo per le vie a cantarti la nostra Ave Maria, nel buio della notte e al chiarore delle stelle, son tutte belle e brillano per te,
siamo venuti in tanti a cantare in coro
dal piccolo bambino tenuto per mano dal suo
papà, al grande vecchio accompagnato da suo figlio
li leviamo a te Maria i nostri canti, illuminaci tu la via.
Oh! Madonna in questa giornata, a te dedicata,
che piena di giubilo il popolo oggi ti onora.
Tutta Ponza leva a te il suo cuore.
Madre Santa Madre mia, Evviva la Vergine Maria
E ancora una volta e tutti in coro ti diciamo,
Evviva Maria e chi la creò.