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Giovanni Vernarecci: una finestra su Ponza. Dai racconti riferiti in famigliadi Rita Bosso . Ho ritrovato questa foto tra le carte di famiglia e l’ho messa in rete. Giuliano ricorda distintamente i racconti del padre, che aveva stabilito buoni rapporti con i sorvegliati, in particolare con Nenni. Interrompo il racconto di Giuliano per descrivergli le condizioni in cui l’isola versava in quei giorni; al latte di capra ben si sarebbero accompagnate le brioche di Maria Antonietta, regina di Francia … “In quei giorni Mussolini diede a mio padre un biglietto e dei soldi da portare al parroco per far dire delle messe per suo figlio Bruno caduto in guerra come aviatore” – ricorda ancora Giuliano – “La sorveglianza sugli altri confinati si intensificò: venivano guardati a vista ed avevano il divieto di avvicinarsi alla villa in cui si trovava Mussolini”. Giovanni Vernarecci. La foto qui sopra è stata scattata a Cagliari in via Roma il 5 luglio del 1940 e quindi se ne può desumere che venne destinato a Ponza dopo questa data e comunque fino a 1943.
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