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Le croci di Ponza. (6). La croce di via Paratadi Mimma Califano . Proprio al termine della salita di via Roma sull’angolo destro di fronte all’emporio Musella, troviamo un’altra piccola cappella votiva con una croce. Questa Croce, come si vede subito, non ha i simboli dei Padri Passionisti, infatti non è stata posta da loro, ha una storia diversa. Durante gli anni del fascismo, del confino prima e della guerra poi, in quell’angolo c’era una garitta con un milite che montava sempre di guardia. Questa garitta però ebbe un destino diverso, non è semplicemente sparita come le altre, ma per una sorta di contrappasso da simbolo di costrizione e guerra è stata destinata ad un simbolo di pace. A fascismo caduto e guerra finita, probabilmente nel 1948, la signora Maria, moglie del medico condotto dell’epoca dott. Coppa, la cui famiglia abitava in uno degli appartamenti sopra l’emporio Musella, ebbe l’idea di come utilizzare quello spazio vuoto. Negli anni a seguire, ai primi di maggio, la presenza della Cappella con la Croce era occasione per tutto il vicinato (come in tutti gli altri luoghi analoghi) di festa. Di questo ci ha già raccontato Polina. Foto di Ornella Vitiello [Le croci di Ponza. (6). Continua] Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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