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La posta dei Lettori. Punta Fieno e parracine. Continua la corrispondenza con il giovane Antonio Stavole che sta preparando una Tesi su alcuni aspetti di Ponza (leggi qui) Salve, Antonio, I toponimi attuali dell’isola sono stati in gran parte stati attribuiti dai coloni ischitani (per lo più contadini) e da Torre del Greco (soprattutto pescatori) che rispettivamamente dal 1734 e dal 1772 hanno cominciato ad abitare l’isola ai due estremi. Al tempo la lingua di terra che aggetta a mare e la zona più a monte – di cui chiedi informazioni – era un terreno brullo e assolato, buono solo per farci il fieno (Punta Fieno appunto!). I terrazzamenti (parracine) fatti per rendere possibili le varie coltivazioni, in primis quella della vite, sono borbonici e secondo alcuni andrebbero considerati monumento storico e come tali preservati (sulle parracine, leggi anche qui). Ma questo e altro trovi sul sito, digitando ad esempio – Punta Fieno – nella funzione CERCA NEL SITO Contenti di esserti utili. Vi ringrazio ancora. Mi piacerebbe darvene conto in futuro, per adesso mi limito soltanto a ringraziarvi cordialmente.
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caro Antonio,
ad unica aggiunta rispetto a quello che ha scritto la Redazione, vorrei solo segnalarti che in alcune carte precedenti all’epoca borbonica compare già il toponimo “Fieno”.
Ne approfitto per chiederti io una cosa: hai detto
Chi è il tuo professore? Di che libro parli? Ti riferisci per caso al numero monografico di “Geotema” del 2006 sui paesaggi terrazzati? se no, mi daresti i riferimenti?
Grazie
Ciao Arturo. Si, in effetti il libro è Geotema, numero 29, sui paesaggi terrazzati. Il mio prof. si chiama Andrea Riggio, so che ha dei convegni e delle lezioni anche a Roma ma non so dirti altro al riguardo di quello che fa lontano da Cassino! Ti saluto cordialmente, ci vediamo a Ponza, spero. A presto!
P.S. Arturo, se riesci a trovare la carta nautica “Lo Compasso Da Navigare leggiti la presentazione che fa dell’arcipelago, io l’ho trovata sensazionale. Ogni volta che la rileggo, errori a parte, mi viene la pelle d’oca!
Ah, vabbe’, potevi dirlo subito che è Andrea.
Sei in buone mani. 😉
Seguirò la tua indicazione.
A presto
Conosci il prof.?? Beh certo che sono in buone mani, me ne sono accorto al primo incontro!
Sì, ho letto molto di lui e l’ho incontrato in un paio di occasioni (non so se si ricorda di me, ma forse sì…).
Sì sì, sei in ottime mani. 😉