di Francesco De Luca (Franco)
[1]
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Schizzi di salsedine
Torna il tempo del sonno:
vattene figlio;
il sonno qui non genera sogni.
Troppo inquieto il mare
in urto con una terra
sfatta,
e il vento sradica
perché nessuno pianta
per il verde.
Vattene,
il sole cui aspiri è miraggio:
facile e fragile,
non ingorga il cuore.
E’ terra questa per chi bestemmia
e chi bestemmia non prega,
pretende senza dare;
o s’accula
come cane agli angoli
in attesa che il tempo migliori.
Appassirai nell’astio,
nemmeno sfiorato dal soffio
della storia degli uomini
vivi.