Ambiente e Natura

Ventotene. Nasce la Comunità dei contadini per “Terra Madre”

di Daniele Coraggio
Ventotene. Progetto quattro stagioni

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Diamo il benvenuto tra i collaboratori del sito a Daniele Coraggio, imprenditore di Ventotene nonché presidente dell’Arcipelago Isole Pontine che scriverà di Ventotene… da Ventotene… con un sguardo a Ponza.
la Redazione 

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Da luglio sono operativi i primi contadini che hanno aderito al progetto Slow food che ha l’obiettivo di conservare e diffondere la memoria dei prodotti tipici e delle tradizioni isolane, rilanciando l’economia e promuovendo un modo diverso di fare turismo, nell’ottica della sostenibilità e dell’armonia con un ambiente limitato e fragile.

I contadini di Ventotene si sono organizzati, hanno progettato e creato una rete.

La Comunità è oggi parte del progetto Isole Slow, l’organizzazione che, nell’ambito della rete mondiale di Slow Food, unisce tutte le isole minori del Mediterraneo.
Si tratta di un gruppo di piccole isole che lavorano insieme per affrontare tematiche comuni, risolvere problemi, focalizzare le difficoltà che le piccole produzioni di terra e di mare incontrano ogni giorno.

Lo scorso ottobre, la Comunità dei Contadini di Ventotene per Terra Madre, ha partecipato al IV° incontro della Rete Internazionale delle Isole Slow a Cipro.
Il tema dell’incontro è stato: “Il Turismo sostenibile sulle isole, esempi internazionali di applicazione pratica, prospettive, collaborazione, ampliamento e consolidamento della rete nel Mediterraneo”.

Ventotene ha infatti una lunga tradizione di sussistenza e autonomia alimentare: fin dall’epoca romana e poi con la colonizzazione borbonica, l’agricoltura ha sempre rappresentato un’attività fondamentale per gli isolani, capace di provvedere al sostentamento di una comunità ben più numerosa di quella attuale.
La comunità mira a recuperare l’antica ma sempre attualissima traduzione della coltivazione delle lenticchie e di tutti i prodotti tipici isolani.

Tra le iniziative già avviate e curate dalla Comunità di contadini c’è il progetto “Ventotene e le Quattro Stagioni” – che porterà sull’isola per quattro volte all’anno gli studenti di un Istituto Agrario per partecipare nelle diverse stagioni ai lavori dei campi.
Oltre a questo è stato attivato il progetto “Proxenia”, finalizzato al reinserimento lavorativo dei richiedenti asilo e dei rifugiati ospiti di una Cooperativa Sociale.

Un’ottima idea sarebbe la creazione di una comunità dei contadini ponzesi, avviando lo scambio e la conoscenza dei prodotto e piatti tipici delle isole Ponziane.
Per info Anna Impagliazzo 339.1658837

4 Comments

4 Comments

  1. Michele Rispoli

    12 Novembre 2013 at 17:01

    Complimenti ai ragazzi di Ventotene.
    Noi isolani abbandonati da tutti, solo con iniziative private, non sottoposte a vincoli o divieti, ci possiamo salvare.
    Molto spesso l’ho detto ai ragazzi di Ponza: formate una cooperativa agricola.
    E’ pur vero che la geomorfologia delle due isole è diversa: Ventotene è piana mentre Ponza è a terrazze con “parracine”, però, le Cinque Terre ci insegnano.
    Le due isole sono destinate a morire sotto il peso di vincoli e divieti; politici e funzionari stanno lì per lo stipendio (sono uomini anche loro), e soprattutto per pararsi il fondo schiena.
    Nella mia isola i politici pensano al porto, ai pontili, al piano regolatore per favorire qualche amico, ecc..
    Degli operai e lavoratori che passeggiano la piazza o delle liste dei disoccupati, non interessa a nessuno.
    Bravi, complimenti ed un grosso in bocca al lupo!

  2. vincenzo

    12 Novembre 2013 at 17:17

    Caro Michele ma Daniele Coraggio è presidente della Arcipelago isole Pon(tine)(ziane), potrebbe anche degnarsi di venire a Ponza, convocare una riunione pubblica, invitare giovani e contadini e sensibilizzare, indirizzare e promuovere una cooperativa di contadini…… così da meritarsi in qualche modo di essere il presidente di un arcipelago e non solo di un’isola.

  3. polina ambrosino

    13 Novembre 2013 at 17:52

    Certo, Daniele Coraggio, in qualità di Presidente dell’Associazione poteva comunicare tutto ciò prima, a monte. Ma la domanda è: come mai noi ponzesi ci accorgiamo di quanto avviene nel mondo sempre “dopo”?? come mai!? Vogliamo essere invitati, sollecitati, stimolati… già. Svegliamoci noi, una volta tanto. E’ mai possibile che se nessuno ci invita, ci sollecita o ci stimola noi restiamo nel nostro letargo? Come hanno fatto a Ventotene a partecipare a questa cosa?! Saranno stati attenti alle cose che accadono. Internet lo useranno proficuamente, altro che Facebook! Chi di dovere avrà le antenne sempre dritte… Chi è il rappresentante ponzese in questa comunità Arcipelago Ponziano!?

  4. vincenzo

    14 Novembre 2013 at 17:07

    Polina, Ventotene ha fatto una scelta ambientalista anni fa, quando c’era un Sindaco illuminato. Ho già avuto modo di parlare della coerenza politica di Beniamino Verde: aveva il potere, si dimise e su un programma ambientalista si fece votare e vinse le elezioni.

    Da allora tutto il resto è venuto di conseguenza e soprattutto la collaborazione con le associazioni ambientaliste e il Ministero dell’Ambiente.

    Tutti i progetti compreso quest’ultimo – “progetto Slow food che ha l’obiettivo di conservare e diffondere la memoria dei prodotti tipici e delle tradizioni isolane, rilanciando l’economia e promuovendo un modo diverso di fare turismo, nell’ottica della sostenibilità e dell’armonia con un ambiente limitato e fragile” – si inseriscono in quel filone politico-culturale.

    Se non scegliamo un progetto di sviluppo chiaro e coerente con quelle che sono le risorse e la difesa della residenza, chiedendo consenso ai cittadini, non saremo mai in grado di prendere queste iniziative.

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