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Quando le chiacchiere… stanno a zero

di Luisa Guarino
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Quando come Redazione abbiamo deciso di pubblicare il pezzo “Sbatti il ‘mostro’ in prima pagina” (leggi qui [2]) ero sicura che l’argomento avrebbe suscitato varie e accese reazioni. Ora infatti, sul colonnino destro alla voce dibattito, quel tema registra ben 12 commenti.

Solo che, fatta eccezione dei primi, con le critiche di Gennaro Di Fazio con i chiarimenti di Mimma Califano e della Redazione stessa, a partire dal ‘commento’ di Francesco De Luca (Franco), critiche e interventi  non mi sembrano abbiano nulla a che fare con l’argomento iniziale. Infatti con la decisione di Franco di non fare più parte della Redazione, che a mio parere semmai sarebbe dovuta essere un ‘commento’ al pezzo di Giuseppe Mazzella sulla ‘linea’ del sito Ponza racconta (leggi qui [3]), i commenti si sono susseguiti, per così dire… a ruota libera, in una quasi naturale e inarrestabile sequela di ‘causa-effetto’.

Alcune delle contraddizioni contenute nelle parole di entrambi sono già state commentate. E, ribadisco, si riferiscono soprattutto all’argomento ‘linea editoriale’. Sul quale tengo a sottolineare la totale e convinta adesione a quanto scritto da Giuseppe Mazzella: non abbiamo una linea editoriale, nel senso che non seguiamo dettami imposti da qualsivoglia impostazione politica, ideologica o di interesse.

Il sito Ponza racconta accoglie l’apporto di tutti, purché corretto e non offensivo nei confronti di chiunque. La nostra non è una “linea editoriale selettiva” e non abbiamo una ”strategia editoriale”.
Questo però non significa non esprimere un parere, una posizione, una critica; per poi discuterne con chiunque, senza comunque esercitare quella che Vincenzo Ambrosino definisce addirittura “reprimenda”: io la chiamerei più semplicemente ‘diritto di replica’. Nostra come degli altri.

Dal di fuori ci vedono come meglio credono o vogliono credere; tempo fa Martina Carannante scriveva che il sito è stato ed è di volta in volta definito ‘filo’ qualcuno: filo-Vigorelli, filo-Ferraiuolo, filo-Balzano (in ordine alfabetico inverso). Tale giudizio non può che lusingarci: alla faccia della ‘linea’ editoriale! …Quale migliore ‘garanzia’ infatti di equidistanza e indipendenza?!

Ponza racconta è uno straordinario luogo di incontro, confronto e, perché no, scontro, purché leale: che racconta il passato e il presente, con il desiderio di progettare per il futuro qualcosa di buono per l’isola che tutti amiamo.

Essendo un mezzo d’informazione non ha intenti moralistici né didascalici: registra la realtà qual è, facendo il migliore uso possibile di storia, tradizioni e cultura della nostra terra. Resta “aperto a qualsivoglia apporto”, a costo di apparire “poco serio”, come stigmatizza Franco De Luca. Il quale tuttavia conclude: “Mi dissocio dalla Redazione ma non dal sito”.

Concludo con quello che in cuor nostro diciamo ogni giorno ai nostri politici a livello nazionale: basta chiacchiere e torniamo ai problemi reali di Ponza e dei ponzesi. Oggi ad esempio sulla stampa locale il consigliere Sergio D’Arco affronta il ‘caso Frontone’, un’incognita davvero preoccupante.

 

NdR – Leggi qui l’articolo odierno su Latina oggi, in formato pdf:  Latinaoggi del 27.10.2013.pag32golfo [4]