a cura della Redazione. Ripreso da H24 Notizie (*)
.
“Ennesima sconfitta per Mauro Turco, titolare dello stabilimento balneare “Sporting Club Frontone”, bloccato dal Comune di Ponza e bollato come abusivo. L’imprenditore, cercando di riprende la sua attività sulla gettonatissima spiaggia ponzese, per anni meta di larga parte dei bagnanti di giorno e centro della movida di notte, aveva fatto appello al Consiglio di Stato, chiedendo di annullare il divieto alla prosecuzione dell’attività commerciale imposto dall’ente pubblico isolano, a causa della mancanza di agibilità della struttura.
Lo stop imposto da Palazzo, come già accaduto al Tar di Latina, è però stato avallato dai giudici romani. Il locale dove venivano somministrati cibi e bevande, con la vicina sala da ballo, sono risultati privi del certificato di agibilità e inidonei sotto il profilo della prevenzione degli incendi. Essendo inoltre emerso che larga parte delle opere costituenti lo stabilimento sono state costruite abusivamente e sono gravate da ordini di demolizione, per il Consiglio di Stato la tesi del Comune che in tali condizioni non è possibile rilasciare l’agibilità, è corretta e il provvedimento conseguente che vieta la prosecuzione dell’attività commerciale, più che legittimo”.
(*) Articolo di Bruno Legge e foto di copertina da H24 Notizie del 17 ott. 2013
Leonardo Pietroniro
18 Ottobre 2013 at 06:32
Sarà vero che ogni comunità ha l’amministrazione che si merita?
Un sindaco, un’amministrazione che godono per la chiusura di un attività trentennale, un’attività che ha fatto storia a Ponza, un’attività che potremmo dire è l’emblema del turismo ponzese, posto di richiamo a livello internazionale, “una guerra durata 6 anni”, la chiama lui…
Ma sapete chi ha perso?
Io penso che ha perso Ponza. Con la sconfitta del Frontone, chi vive e chi opera sull’isola lo sa bene, chi fa il ristoratore, chi l’albergatore, chi l’affittacamere, chi il barcaiolo, insomma tutti i ponzesi dai più grandi ai più piccoli…
IL FRONTONE. Meta internazionale del turismo, qualsiasi ponzese nelle sue spiegazioni turistiche ci metteva sempre: e poi… E poi c’è il Frontone, un posto da passerella, si fa l’aperitivo, c’è il ristorante, ci sono i bagni liberi c’è una spiaggia, (l’unica) attrezzata dell’isola.
No! Per il nostro sindaco e l’amministrazione, non è questo… È solo un mostro di illegalità!
Ma qual’ è l’illegalità? Quella di avere dei bagni? Quella di aver fatto delle piccole costruzioni in legno immerse nella natura? (invisibili da qualsiasi prospettiva le si guardi). Quella di dare servizi pubblici per rendere la vacanza agli ospiti più accoglienti?
Quella di dare lavoro a 40 persone che vivono sull’isola tutto l’anno (e non che si portano i soldi a Formia o altrove, come fanno molti ponzesi dopo averli guadagnati a Ponza)?
Chi è Mauro Turco? Un presumibile delinquente? Uno che ha rubato? Allora arrestatelo..!
O è una persona tranquilla che cerca di lavorare, e di pensare a come sviluppare in meglio la propria attività (cosa che fanno tutti), e indirettamente far parlare bene di Ponza attraverso la sua capacità di imprenditore?
Mauro Turco, negli anni, ha sostenuto e contribuito anche finanziariamente alla comunità ponzese, vedi polisportiva, vedi feste di S. Silverio, vedi altre manifestazioni culturali e sportive, per ultima quella di quest’anno (“Incontri a EEA”), con la partecipazione di artisti di fama internazionale (…e il tutto a proprie spese).
Il sindaco dice che Mauro Turco per poter lavorare in passato, secondo la Magistratura, ha pagato profumatamente bustarelle…
Forse le pagava, forse no… (lo stabilirà la Magistratura), ma resta il fatto che oggi sono arrivati loro, i paladini della giustizia… e hanno fatto giustizia! Hanno cercato di chiudere in tutti i modi il Frontone!
Mi domando. A chi toccherà la prossima estate? Chi è in regola con la legge?
Poiché non credo che i paladini si fermeranno a Frontone!
Chissà se andranno a toccare anche le loro attività? Mah!
Silverio Tomeo
18 Ottobre 2013 at 08:45
Per completezza d’informazione, da Latina24ore.it: “Legambiente commenta la sentenza del Consiglio di Stato sul caso dello Sporting Frontone di Ponza. «Uno dei più bei tratti di costa laziali tornerà finalmente alla piena e libera fruizione dei cittadini e questa è una gran bella vittoria. Dopo la nostra denuncia e il provvedimento del sindaco Vigorelli, ora che anche una delle massime autorità giudiziarie lo ha stabilito in maniera inappellabile, si deve procedere subito con l’abbattimento del terribile ecomostro ristabilendo la condizione di legalità su quella spiaggia». Lo ha dichiarato, in una nota, Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio.
«Legambiente da anni aveva denunciato la cosa – prosegue la nota – e durante il passaggio di Goletta Verde nel 2009 aveva segnalato con forza questo ed altri casi di abusivismo sulle coste dell’isola di Ponza, evidenziando l’illegittimità degli ecomostri ai danni di una delle spiagge più pregiate dell’intera regione. In quell’occasione Legambiente aveva chiesto l’abbattimento immediato per riconsegnare la fruizione di quell’eccezionale tratto di costa a residenti e turisti.
Lo Sporting Frontone, una struttura turistico-ricreativa costruita in maniera illegittima, è stata per anni il centro della movida isolana. Negli anni i diversi provvedimenti repressivi non hanno fermato i proprietari continuando impunemente ad esercitare l’attività. Inizialmente il Commissario Prefettizio con un’ordinanza aveva imposto la cessazione delle attività, poi anche il Sindaco Piero Virgorelli aveva non solo reiterato il provvedimento ma anche emanato sanzioni e denunce penali ordinandone la chiusura forzata, l’acquisizione al patrimonio comunale e la demolizione. Vano il ricorso al TAR del Lazio da parte dello Sporting Frontone ora che la sentenza del Consiglio di Stato afferma la “piena ragione del provvedimento interdittivo assunto dall’amministrazione comunale” ordinane l’esecuzione. Ora si dovrà quindi procedere all’acquisizione al pubblico patrimonio ai fini della demolizione immediata dell’opera da parte del comune e alla liberazione, almeno in parte, dal cemento illegale di una delle spiagge più pregiate dell’isola».”
vincenzo
19 Ottobre 2013 at 09:22
Visto che gli amministratori non scrivono più, a quanto pare, su Ponza Racconta, sono andato sul sito del Comune per vedere cosa diceva Vigorelli sulla questione Frontone. A mio avviso queste dichiarazioni del Sindaco possono essere utili al dibattito anche per parlare di legalità ma soprattutto legando il ripristino della legalità al vero sviluppo economico equilibrato dell’isola.
“PONZA: IL COMUNE VINCE LA GUERRA DEL FRONTONE. LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO
“I rilievi sono privi di pregio”. Con questo elegante e tagliente giudizio mercoledì 16 ottobre il Consiglio di Stato ha collocato una pietra tombale e definitiva sulla guerra fra il Comune di Ponza e la struttura turistico ricreativa “Sporting Frontone”.
Il Sindaco Piero Vigorelli non cela la sua soddisfazione e con lui l’avv. Giacomo Mignano che ha rappresentato il Comune in giudizio. Forse neppure loro si aspettavano che il Consiglio di Stato attribuisse una vittoria così piena e totale, non solo inappellabile ma anche non interpretabile con i consueti cavilli che spesso usano i perdenti.
Dice il Sindaco: “Il ragionier Fantozzi avrebbe definito una boiata pazzesca i motivi del ricorso al Consiglio di Stato del Sig. Mauro Turco, titolare della struttura illegale. Il più consono linguaggio giuridico li definisce ‘privi di pregio’. E di fronte alla relazione prodotta dal Comune di Ponza, nella quale si documentavano tutte le illegalità commesse negli anni dallo Sporting Frontone, il Consiglio di Stato afferma la ‘piena ragione del provvedimento interdittivo assunto dall’amministrazione comunale’. Più chiaro di così, muore il mostro dell’illegalità”.
La vicenda dura da alcuni anni. Lo Sporting è la struttura turistica più attrezzata di Ponza, la spiaggia del Frontone è quella che accoglie le famiglie, e la sera era il cuore della movida con feste da ballo scatenate e long drink come se piovesse. “Ma tutto questo è stato costruito pezzo su pezzo in modo fuorilegge, sistematicamente e consapevolmente, come statuito dal Consiglio di Stato”, chiarisce Piero Vigorelli.
Nel passato c’è stata evidentemente una complicità del Comune, come si afferma nel rinvio a giudizio per l’ex sindaco Porzio e altri 31 imputati, dove si documenta di una dozzina di assegni da 2.500 euro ciascuno solo negli anni 2004-5 per autorizzare lo Sporting Frontone a feste danzanti notturne. Non a caso i provvedimenti repressivi emessi dalla vecchia amministrazione erano di facciata, perché mai resi esecutivi con atti conseguenti o sanzioni. Poi è arrivato il Commissario Prefettizio che ha emesso due ordinanze di cessazione delle attività, che lo Sporting Frontone ha impunemente disatteso.
Con l’arrivo del sindaco Piero Vigorelli, nel maggio dell’anno scorso, la musica è però cambiata. Paladino del ripristino della legalità, il sindaco è andato avanti come un treno, con la collaborazione della Polizia Locale, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria, della Questura di Latina e in stretto contatto con la Prefettura.
Vigorelli ha reiterato la cessazione dell’attività, ha comminato sanzioni e denunce penali, ha vietato le feste da ballo, ha posto i sigilli allo Sporting con un ordine di chiusura forzata ed emesso provvedimenti di demolizione-acquisizione al patrimonio comunale. Il tutto in uno slalom fra ricorsi e controricorsi al TAR del Lazio. Ma la sentenza del Consiglio di Stato porta adesso il Comune a tagliare il traguardo vittorioso.
“Erase and Rewind, cancella e torna indietro, non è solo una bella canzone dei Cardigans, il gruppo rock svedese”, conclude il sindaco Piero Vigorelli: “Fra un paio di settimane inizieranno i lavori per la messa in sicurezza della spiaggia di Frontone che diventerà fruibile da residenti e turisti per la sua quasi interezza (oggi lo è solo per un centinaio di metri).
“La prossima estate Frontone accoglierà decine di migliaia di persone in sicurezza e con strutture turistico ricreative finalmente conformi alle leggi urbanistiche e sanitarie. Tutto sarà più sicuro, più bello, più accogliente. Sarà una occasione di lavoro per tanti ponzesi, e una splendida oasi di svago per le famiglie, i loro bambini e le persone di ogni età. Cancellato il passato, si ricomincia in bellezza”.
Vedi: Giustizia Amministrativa / Consiglio di Stato / Sentenza n. 5025 del 16 ottobre 2013