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Il Gemellaggio tra Ponza e Aglientu (2)

di Alessandro Vitiello (Sandro)

La Chiesetta di Vignola [1]

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La Pro-loco di Ponza e quella del comune di Aglientu, nel nord della Sardegna, stanno organizzando un gemellaggio tra le due comunità. L’evento si concretizzerà nell’ultimo fine settimana di settembre quando una delegazione ponzese sarà ospite di quella sarda.

Si ritornerà nei luoghi in cui i pescatori di Ponza hanno passato tanta parte della loro vita nella prima metà del secolo passato.

La parte nord della Sardegna è stata una meta costante dei pescatori della nostra isola – di Le Forna soprattutto – quando, finita l’epopea di “Jalda” (La Galite), andarono alla ricerca di altri luoghi di pesca alle aragoste.

Pescatori di aragoste a La Galite [2]

Pescatori a La Galite [3]

Pescatori ponzesi di aragoste in Sardegna

Lungo tutta quella costa, da Olbia fino ad Alghero, decine di barchette arrivavano all’inizio della primavera e rimanevano lì fino a fine agosto, pescando soprattutto aragoste ma anche corallo.

Uno dei gruppi più numerosi di pescatori si fermava nella spiaggia di Vignola (oggi chiamata “Punta de li Francesi”).
Erano soprattutto di Cala Caparra e tra questi il gruppo familiare più noto era quello dei “Sacco”; i Vitiello di Cala Fonte.

La Chiesetta. Panoramica [4]

Arrivavano ai primi di marzo e stavano lì per cinque o sei mesi.
Pescavano aragoste con le nasse.
Usavano le reti soprattutto per avere le esche da mettere nelle nasse e scambiavano il pesce migliore con i contadini che abitavano da quelle parti.

I sardi per definizione si sono tenuti sempre lontani dal mare ma la presenza di questi uomini laboriosi e tranquilli, qual’erano i pescatori di Ponza, che per una parte dell’anno si fermavano sulle loro coste, li avvicinò e insieme costruirono legami di amicizia e solidarietà che si sono conservati nel tempo.

Alcune figure si sono prodigate maggiormente per rafforzare i rapporti tra i pescatori di Ponza e gli abitanti dell’Aglientu.
Sopra tutti Antonio Peru, proprietario delle terre prossime alla spiaggia.
Lui mise a disposizione la terra per costruire la chiesetta di San Silverio edificata con i soldi dei pescatori.

La Chiesetta di Vignola vista dal mare [5]

La chiesetta non aveva solo una funzione religiosa: nelle notti di tempesta era un rifugio sicuro per chi altrimenti avrebbe passato ore e ore sotto la pioggia o sferzato dalla salsedine.
La chiesetta è stato un punto di incontro molto importante tra questi due mondi distanti.

Il vescovo di Tempio Pausania non faceva mancare la sua presenza nel giorno di San Silverio, il venti di giugno.
Era anche il giorno in cui tanti ragazzini ponzesi, strappati troppo presto alle loro famiglie e ai banchi di scuola, aveva modo di fare la Cresima.

Il “compare” era spesso un sardo.
Quello di mio padre Costantino era stato Antonio Peru.

Le porte della gente dell’Aglientu erano sempre aperte per i pescatori di Ponza.
Gioacchino Mannoni – l’abitazione più vicina alla spiaggia – aveva sempre pronto un bottiglione di vino o un cesto di fichi per i suoi amici
Il pozzo di casa sua era a disposizione di quanti, nei mesi più caldi, soffrivano più la sete che la fame.

Alcuni, pochi ponzesi, sono rimasti da quelle parti.
Quasi tutti con l’avvento dei motori sulle barche da pesca e con la commercializzazione del pesce fresco hanno smesso con quella vita, comunque fatta di tanti sacrifici.

Nei primi anni sessanta una buona parte di quelle barche si spostò a Santa Teresa di Gallura: un approdo più sicuro. Successivamente con i primi anni settanta la maggior parte dei pescatori ponzesi ha smesso di andare in Sardegna.
Barche più sicure e il pesce che finalmente veniva pagato bene, avevano reso possibile rimanere a Ponza per quasi tutto l’anno a lavorare.

Eppure nei racconti non si è mai perso il ricordo di Vignola e degli amici di Sardegna.
Non l’avevano perso neanche i nostri amici sardi.
L’ho sperimentato nell”88, andando da quelle parti e poi nel 2001, quando siamo ritornati con mio padre [‘Ritornare a Vignola’ (leggi qui [6])].

Per questo e per tante altre ragioni oggi è importante riprendere i fili di quei legami e rinnovarli sapendo di arricchire noi stessi ricordando quel tempo.

La spiaggia con la Chiesetta di Vignola [7]

 

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Per l’altra comunicazione sul Gemellaggio,  leggi qui [8]