Aneddoti

Storielle ponzesi in pillole. (37). Il discorso di Hitler

di Michele Rispoli

Adolf Hitler

In quel periodo di guerra, la propaganda fascista non faceva altro che invitare la popolazione a seguire il prossimo discorso di Hitler, perché avrebbe rivelato cose importanti sull’andamento della guerra.

Anche a Ponza la propaganda arrivò e così il giorno e l’ora del discorso, ma solo chi disponeva di una radio a pila, avrebbe potuto ascoltarlo. La corrente elettrica c’era solo di sera.

Don Gennaro, parroco di Le Forna, non poteva non ascoltare il discorso del führer, quindi, si adoperò presso la SAMIP, che aveva i gruppi elettrogeni, affinché arrivasse la corrente in un’abitazione la cui proprietaria aveva una radio.

All’ora stabilita tutti intorno al tavolo ad ascoltare: la padrona di casa, il dirigente Samip ed altri parenti.
Don Gennaro si sedette proprio davanti la radio, grosso scatolone con occhio magico.

Hitler iniziò a parlare e don Gennaro, ad ogni tonalità del discorso, assumeva atteggiamenti di incoraggiamento, di condivisione, di entusiasmo… Insomma Don Gennaro approvava in pieno il discorso di Hitler!

Finito di parlare, scrosci di applausi, anche Don Gennaro si alzò in piedi ed applaudì dicendo: – Molto bene, bellissimo discorso, parole sacrosante… e così continuava finchè Mariuccia, la padrone di casa, gli chiese: – Don Genna’… ma c’a ’itt?

E Don Gennaro rispose: – Mariuccia mia, che t’aggia dicere… ie nunn’aggie capite niente! …Chille parlave tedesche! 

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