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Storielle ponzesi in pillole. (32). ’A cravatta d’Ernesto

di Michele Rispoli

La cravatta [1].

Ristorante Torre dei Borboni, gestione Alberto Migliaccio, maître ponzese Silverio ’i Rifugina alias Silverio Mazzella.
Mi pare si festeggiassero i 25 anni di matrimonio della signora Ornella e Silverio Vitiello.
Cena stupenda, simpatici gli invitati, menù ottimo, preparazione impeccabile. Tutto perfetto.

Tra gli invitati non poteva mancare Ernesto, che parcheggiata la moglie a tavola, gironzolava tra i tavoli soffermandosi dove poteva fare scena.
Arrivato al nostro tavolo, mentre inzuppava dal mio piatto, gli caddero alcune gocce d’olio sulla cravatta.
Commento suo: – …E mo’ chi ’a sente a chella… a Luciana!

Silverio ’i Rifugina, uomo tutto fare e persona di fiducia di Alberto, dice: – Ernè’, nun te preoccupa’… Maria, ’a moglie d’Alberto, tène ’na polverina sprai… maggica!

Ci alziamo e accompagno Ernesto dalla signora Maria.
Forse erano coetanei, sicuramente erano stati giovani insieme.
Maria quando vede la cravatta di Ernesto dice: – E che miseria, te si’ spurcato comm’e ’nu ’uagliunciello..!
Ernesto incassa in silenzio, caso strano…
Io, conoscendo Ernesto dico: – Mari’, è colpa mia!

Maria, gentile, prende il flaconcino magico con la mano destra, con la sinistra alza la cravatta e sta per fare il trattamento, quando dice: – Ma è firmata?
Ci guardiamo. Ernesto dice: – Bah! Crede che nno.
Maria, in un attimo, lascia la cravatta e dice: – Ma che, me vulite fa’ perde’ tiempe!?  – e se ne va.