Ambiente e Natura

Consiglio Comunale del 1° Agosto 2013 (1^ parte): Mozione Le Forna

 di Piero Vigorelli

 Municipio

Sono convinto che per lo sviluppo economico e sociale di Le Forna il tempo delle chiacchiere sia finito.
Ecco perché l’Amministrazione ha voluto mettere i suoi impegni programmatici per iscritto, nella forma solenne della mozione che il Consiglio Comunale del 1° agosto ha approvato.
Di seguito il testo, ma prima alcune considerazioni.
Hanno votato contro la mozione i consiglieri Balzano e Ferraiuolo. Il primo con un ragionamento molto politico, centrato sulla preferenza dell’intervento pubblico in opposizione a quello privato. Un ragionamento da vecchia sinistra, assolutamente legittimo e bene articolato. Ma fuori dal tempo. Un piacere comunque ascoltare le sue parole cariche di nostalgia.
Di tutt’altro segno l’interventino scritto e letto dall’ex sindaco Ferraiuolo. Una cosa penosa, una caduta di stile che purtroppo si è ripetuta anche stavolta, con affermazioni così sciocche e pretenziose alle quali ho preferito non replicare per non buttare in caciara una discussione su un argomento così importante.
Dispiace che Ferraiuolo invecchi così male, come si sono accorti quelli della sua lista che lo hanno già abbandonato. Sono comunque affari suoi.

Ecco la mozione.

 

MOZIONE  “IMPEGNI PER LO SVILUPPO DI LE FORNA”

Le Forna è da decenni la parte più negletta dell’isola e la più dimenticata da molte Amministrazioni Comunali. E’ una situazione di discriminazione che non può essere più tollerata.
Si può cambiare questo stato di cose, si deve farlo, si devono prendere impegni solenni per garantire lo sviluppo economico e sociale di Le Forna.
E’ quello che l’attuale Amministrazione propone e si impegna a realizzare, rendendo pubblici gli indirizzi di governo, le priorità, le soluzioni.

 1) –  Gli impianti fognari. Sono uno scandalo. Un depuratore che non è più in funzione dal 2001. Fogne a cielo aperto. Fetore insopportabile. Cittadini fornesi esasperati. Turisti allibiti.
E tuttavia da anni esistono studi, planimetrie, progetti esecutivi redatti da ingegneri competenti su incarico della Regione, che ha anche deliberato, all’epoca, ingenti stanziamenti per risolvere il problema delle fogne a Le Forna.
Ma da anni tutto è fermo, inspiegabilmente.
Il mese scorso il nuovo Assessore regionale all’Ambiente, Fabio Refrigeri, si è impegnato a sbloccare quei fondi in un lungo incontro con il Sindaco e il Segretario Comunale.
Si ha contezza che la macchina amministrativa della Regione si è subito messa in movimento. Speriamo sia la volta buona.

 2) – La nuova centrale elettrica. Le Forna, come Giancos, devono essere liberate da questa schiavitù. L’intervento della magistratura è di grande aiuto per accelerare il processo di trasferimento dei due attuali siti in località Monte Pagliaro. E per mettere fine a un balletto di responsabilità insensato, con molti protagonisti nelle passate Amministrazioni, fino a procurare danni erariali consistenti al Comune di Ponza.
L’attuale Amministrazione ha ereditato una situazione caotica e complicata, creatasi e peggiorata nel tempo, dalla quale si sta faticosamente e inesorabilmente uscendo.
Si pensi che per la vendita del terreno di Monte Pagliaro prima è stata percorsa la strada della trattativa diretta con la SEP e poi quella del bando di gara. Ma per il bando erano state indicate modalità abolite nel lontano 2006. Quanto al valore del terreno del Monte Pagliaro, due ordinanze sulla materia indicavano cifre molto diverse tra loro e nessuna, comunque, era mai stata certificata da una perizia asseverata.
L’Amministrazione si è quindi rivolta all’AVCP, la massima Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, che ha indicato la modalità corretta del bando di gara. Mentre per il valore del terreno, la Regione Lazio ha designato il perito che ha completato il suo lavoro nei giorni scorsi.
Acquisite queste indispensabili premesse, può essere finalmente redatto un bando di gara europeo rispettoso delle leggi vigenti. Si è già al lavoro in questa direzione.

 3) – La centrale provvisoria. Il provvedimento di sequestro del sito di Giancos da parte della magistratura, il mese di aprile di quest’anno, impone immediatamente la realizzazione di un sito provvisorio per garantire che Ponza non resti al buio.
L’Amministrazione ha già emanato un’ordinanza sindacale in questa direzione e finora tutti i tempi sono stati rispettati. La SEP ha infatti predisposto in 25 giorni il progetto per trasferire sul Monte Pagliaro n. 4 gruppi elettrogeni del sito di Giancos, che hanno una potenza di oltre 3.000 kwh. Fra i primi pareri acquisiti dai vari Enti sul progetto c’è quello, positivo, dell’Autorità di Bacino. Il Comune ha già pubblicato il contratto di affitto del terreno.
La centrale provvisoria entrerà in funzione agli inizi del 2014. Da quel momento il sito di Giancos, che attualmente è operativo in caso di avarie a Le Forna e nei mesi estivi, sarà definitivamente chiuso. Sarà questo un grande sollievo per la popolazione di Ponza Porto.
Con l’entrata in funzione della centrale provvisoria, il sito di Le Forna, che invece attualmente è operativo tutto l’anno, lo sarà soltanto nei due-tre mesi estivi, quando sarà superata quota 3.000 Kwh garantiti dalla centrale provvisoria. E sarà un grande sollievo per la popolazione fornese.
Con l’entrata in funzione della nuova centrale elettrica sul Monte Pagliaro (anno 2017-2018) anche il sito di Le Forna sarà poi definitivamente chiuso.

 4) – Il Porto Turistico a Cala dell’Acqua. E’ il sogno coltivato da un paio di decenni e mai realizzato. Trasformare l’area dell’ex miniera Samip in uno splendido porto turistico, ecologicamente sostenibile, capace di lavorare tutto l’anno, anche per il contemporaneo trasferimento in quell’area dei cantieri navali di Santa Maria.
Struttura portuale, strutture di accoglienza turistica e strutture cantieristiche: è questa la strada da percorrere senza indugi, riprendendo i dossier dimenticati nei cassetti del Comune, i progetti e le manifestazioni di interesse di gruppi privati, i nuovi progetti che sicuramente arriveranno.
L’Amministrazione dedicherà il prossimo inverno a questo dossier vitale per il decollo definitivo dell’economia fornese.

 5)  – Il Piano Integrato per Cala Cecata. Fra le molte eredità avvelenate, l’Amministrazione si è trovata di fronte a pesantissimi procedimenti giudiziari per i mancati espropri e quindi per l’occupazione abusiva di terreni di privati sui quali sono state realizzate opere pubbliche. E’ il caso della scuola della Cavatella, del campo sportivo, del “pallone”.
L’alternativa è molto semplice: il Comune si vedrà condannato a sborsare alcuni milioni a titolo risarcitorio, oppure il Comune e i proprietari di quei terreni concluderanno un accordo transattivo conveniente per entrambi. E quello che giuridicamente e tecnicamente si chiama Piano Integrato.
Sono almeno tre le situazioni da sanare positivamente e la principale riguarda l’area di Cala Cecata.
Per Cala Cecata, il Comune e la parte interessata (la società Pontia Nova) hanno deciso di lavorare al fine di raggiungere un’intesa positiva per entrambi.
Il Piano Integrato prevede per sommi capi che la società Pontia Nova ceda al Comune i terreni occupati illegalmente per opere pubbliche; che il Comune ceda alla società Pontia Nova i terreni comunali di Cala Cecata; che su questi terreni la società Pontia Nova costruisca n. 25 cupole ponzesi, un’area verde attrezzata, un campo da tennis, la discesa al mare con le opere di mitigazione per svincolarsi dalle proibizioni del PAI, il ritorno alla balneabilità di Cala Cecata, un parcheggio per i residenti delle nuove cupole, un parcheggio (gratuito) per i residenti fornesi, un impianto (ad uso gratuito) di depurazione delle acque reflue per 1.000 abitanti dell’area Cala Caparra-Cala Cecata.
Il Piano Integrato è già in uno stadio avanzato di progettazione. Dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale e dalla Regione Lazio.
E’ del tutto evidente che comporterà un vantaggio per il Comune e per l’area di Cala Cecata, che avrà un nuovo splendore.

 6) – I trasporti locali. Ponza è servita da una sola linea di autobus da Cala Caparra a Ponza Porto. Andata e ritorno. Questo provoca ritardi e gravi disagi e non consente uno sviluppo armonico dei collegamenti, penalizzando soprattutto la popolazione di Le Forna che ha in Cala Caparra, la Chiesa e Cala Feola tre Centri di aggregazione tra loro piuttosto distanti.
La situazione può essere migliorata prevedendo almeno due linee di percorso: Ponza Porto/Chiesa Le Forna (a.r.) e Cala Caparra/Cala Feola (a.r.). Una eventuale terza linea potrebbe servire Ponza Porto/Sopra Giancos (a.r.).
E’ una modifica da verificare con attenzione, specie per evitare disagi di cambio di autobus nelle corse coincidenti con arrivi e partenze dei mezzi navali via Formia. Nulla vieta, ad esempio, un mix fra l’attuale linea unica e le due linee di percorso, con orari scadenzati e alternati.

 7) – Centro Servizi: biblioteca comunale, centro diurno, farmacia, un medico.
Da un paio d’anni è stato costruito dal Comune lungo la strada provinciale, poco distante dalla Chiesa di Le Forna, un Centro Servizi che al momento è desolatamente vuoto. Era destinato a ospitare una farmacia, l’ufficio postale, una filiale di banca, alcuni gabinetti medici. Il progetto originario si è tuttavia rivelato quasi del tutto impossibile.
L’attuale Amministrazione ha così deciso di utilizzare il Centro Servizi per ospitare la prima Biblioteca Comunale di Ponza (d’intesa con la Provincia di Latina), per ospitare un Centro Diurno con le sue attività sociali, per essere sede di 1-2 gabinetti medici e possibilmente di una farmacia o di un armadio farmaceutico.
Si è già al lavoro per questo e le cose procedono bene. L’Amministrazione è convinta che questa soluzione sia molto importante per il benessere culturale e sociale di Le Forna.

 8) – L’area portuale di Cala Feola, le Piscine Naturali, Cala Fonte, il superamento delle proibizioni del PAI.
Le aree di Cala Feola e di Cala dell’Acqua, insieme con quella del porto borbonico di Ponza, saranno regolamentate dal nuovo Piano Portuale che l’Amministrazione predisporrà insieme, e separatamente, con il nuovo PUA che accoglierà (o non) le diverse osservazioni che il Comune ha ricevuto in questi mesi.
In quella sede l’attuale caotica situazione di Cala Feola, con concessioni di specchi d’acqua regolari, con attività di noleggio senza specchio d’acqua, con richieste di nuove attività nautiche corredate da tutti i pareri e mai esaminate nel passato amministrativo, troveranno una soluzione assolutamente legale e di assoluto buon senso.
Prioritaria è anche l’impellente necessità di liberare queste aree dai vincoli del PAI, grazie ad opere di mitigazione che saranno finanziate e realizzate dalla Regione Lazio (Cala Feola in primis) o dai privati con la collaborazione del Comune.

 L’Amministrazione ritiene che queste siano le misure da prendere per garantire lo sviluppo economico e sociale di Le Forna e che impegnano tutto il Consiglio Comunale, la Giunta Comunale, le attività commerciali e produttive dell’area di Le Forna, i cittadini di buona volontà, affinché questi progetti diventino realtà.

5 Comments

5 Comments

  1. Michele Rispoli

    4 Agosto 2013 at 08:40

    Leggendo l’articolo o l’annuncio del Sindaco in merito al progetto di Le Forna, mi sono meravigliato che la minoranza ha espresso il voto contrario.
    Ha proprio ragione il Sindaco quando critica i consiglieri di minoranza.
    Caro Franco ed Antonio, avreste dovuto votare a favore. Vi siete mai chiesto che cosa ha annunciato il Sindaco che poi è stato realizzato?
    Niente.
    Doveva sbiancare il P.A.I. invece ha imbiancato il corso C. Pisacane.
    Dovevano aprire Chiaia di Luna, entro sei mesi, o eventuali dimissioni. Non ho visto né Chiaia di Luna aperta né le dimissioni dei consiglieri;
    Dovevano operare con il nuovo PUA, perchè quello di Schiano era marcio. Stanno operando con quello vecchio;
    Dovevano aprire e avviare l’edilizia. Hanno bloccato anche le sanatorie, con tutti i pareri favorevoli;
    Entro il primo agosto dovevano aprire il sito della Dragonara, la cisterna Romana, ora nemmeno più le lucertole riescono ad entrare.
    Non voglio parlare della spiaggia con il saltello, amo troppo Ponza ed i ponzesi.
    Non voglio parlare delle costruzioni di Cala Cecata, anzi mi piacerebbe conoscere la legge con cui sono state costruite le abitazioni o cupole . Conosco un art. 41 quinquies che dice cose molto precise.
    Forse è in atto una tripla speculazione: esproprio da parte della SAMIP, cancellazione dagli elenchi catastali, ricostruzione senza un piano regolatore.
    Al vecchio ‘Carusiello’ se n’è aggiunto un secondo molto più redditizio per il privato, in località Dragonara, Edil famiglia sa.
    IL Sindaco si vanta dei lavori eseguiti alla banchina ten. Di Fazio.
    Guardate le vecchie foto ed il nuovo prospetto all’angolo del Mamozio.
    Orrrrrrore.
    Mi fermo perché debbo preparare altro intervento molto serio.
    Cari consiglieri decaduti e non, non abbiate timori. Ormai è dimostrato che il Sindaco fa solo annunci.

  2. Giuseppe Marino

    4 Agosto 2013 at 18:47

    Solo alcune informazioni che qualcuno non conosce: nella zona Cala Cecata vi sono tre lotti destinati tutti destinati ad edilizia popolare, quindi cooperative e/o unità abitative che dovrebbe costruire l’ATER, infatti due di quei lotti sono stati già in virtù di delibere consiliari. Inoltre per quella zona è in essere un giudizio presso il Consiglio di Stato, su una richiesta di assegnazione fatta da una cooperativa che come accordo di programma aveva offerta l’assegnazione di n. 6 appartamenti al comune, la realizzazione di un edificio di 150 metri quadri da utilizzare per scopi sociali. Il tutto per una corretta informazione…

  3. Piero Vigorelli

    4 Agosto 2013 at 19:28

    Il Sindaco non replica al geom. Michele Rispoli, che si atteggia a uomo rispettoso delle leggi e invece è autore di abusi edilizi già oggetto di provvedimenti repressivi.
    E fermiamoci qui, per il momento.

  4. vito favata

    4 Agosto 2013 at 20:19

    Consiglio Comunale del 1° Agosto 2013 (1^ parte): Mozione Le Forna
    Dalla residenza estiva di Mazara del Vallo 4 Agosto 2013
    Come al solito il sindaco Vigorelli si fa scudo delle situazioni non risolte precedentemente dalle vecchie amministrazioni, dilettandosi a sviolinare da un anno e passa tutto ciò che ha in mente di fare per lo sviluppo di Le Forna e Ponza e che ancora ad oggi non è stato in grado di realizzare neanche una minima parte di tutto ciò che prospetta ai suoi cittadini, oggi i Ponzesi hanno visto semplicemente manifestazioni di piazza e festini.
    Non penso che i Ponzesi abbiano bisogno solo di festini, ma di cose più concrete quali lavoro e servizi.
    Non ero presente al Consiglio Comunale del primo Agosto 2013 ma, leggendo tutto quello che il sindaco ha pubblicato su Ponza Racconta, specie la prima parte, non credo assolutamente che il consigliere di minoranza Ferraiuolo abbia votato contro la mozione per lo sviluppo di Le Forna per un suo capriccio, forse ha votato contro per mancanza di chiarezza dei punti espressi.
    Come al solito le parole pungenti e offensive del primo cittadino verso gli altri interlocutori fanno venire il voltastomaco a chi legge.
    Conoscendo Ferraiuolo, non credo che abbia fatto un interventino penoso e di poco conto, intanto non ha avuto risposta diretta dal sindaco che l’attacca sempre su Ponza Racconta o sui quotidiani. Ferraiuolo ancora aspetta la rispostina sul rendiconto del 2012 e la convocazione del Consiglio Comunale riguardo il punto centrale elettrica di Le Forna che si doveva convocare nel mese di Giugno e che ancora non arriva. Inoltre i componenti della lista Ponza nel cuore, con a capo Ferraiuolo a sindaco, non l’hanno mai abbandonato anzi lo sostengono.
    Con questo non voglio fare l’avvocato difensore del consigliere Ferraiuolo, tanto so che si difende da solo mentre il sindaco rimane sempre in silenzio perché non ha argomenti da dibattere.
    Indubbiamente sono d’accordo per lo sviluppo di Le Forna e del risanamento della S.A.M.I.P , ma non credo che le amministrazioni precedenti non si siano impegnate per tale scopo.
    Sicuramente questa Amministrazione avrà trovato in archivio degli atti inerenti progettazioni che riguardano lo sviluppo dell’Isola di Ponza, mai realizzati per motivi burocratici o per l’avvicendarsi delle varie Amministrazioni, quindi è giusto che oggi si impegni a portare avanti i progetti giacenti in comune senza penalizzare nessuno e crearsi un vanto. Tanto per realizzare tutto quello ciò che è menzionato nella mozione dovranno passare degli anni, a meno ché, Vigorelli non sia superiore al mago houdinì che a parere mio gli può fare un baffo per tutto ciò che ha in mente di realizzare.
    Nel leggere il testo mi sembra di stare seduto in un teatro dove il presentatore annuncia la prima parte di una commedia.
    Cordiali saluti
    Vito Favata

  5. vincenzo

    5 Agosto 2013 at 20:58

    Tanti anni fa la chiamavamo Vertenza Le Forna, troppi anni sono passati e i fornesi continuano giustamente a lamentarsi perché c’è troppa disparità tra Ponza centro e Le Forna.

    Tutti dicono che il riequilibrio Ponza-Le Forna passa per
    la costruzione di un porticciolo turistico a Cala Dell’Acqua.

    Balzano ci ha provato per venti anni, Porzio per dieci e anche Ferraiuolo aveva delle idee in proposito.

    E’ interessante conoscere a proposito della Mozione Le Forna che cosa ne pensano i Fornesi dopotutto è nato per questo un comitato denominato “Samip” per ricordare la centralità dei problemi di Le Forna proprio sull’ex zona mineraria.

    E’ chiaro che ognuno di noi ha delle idee in proposito ma è anche molto chiaro, vista la crisi di Ponza in generale e in particolare delle Forna che è giunto il momento di passare dalla teoria alla pratica.

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