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Il fado e la saudade. La presenza dell’assenza. (3)

di Gabriella Nardacci

Refletindo Poesia sobre saudade [1]

Per la seconda parte di questo articolo, leggi qui [2]

 

‘Saudade’. L’ho trovato in poeti e scrittori diversi e mi sovviene la poesia più tenera del Pascoli nei sentimenti familiari e quella più passionale di Neruda nel sentimento dell’amore.

A volte mi bastano certi titoli di libri come “La bella estate” di Pavese, “Si sta facendo sempre più tardi” di Tabucchi, “Il sogno di una cosa” di Pasolini, “Poesie scritte col lapis” di Moretti, “Alla ricerca del tempo perduto” di Proust e poi Verga e Leopardi fino al Magris dei giorni nostri con “L’infinito viaggiare”… per entrarci direttamente dentro…

Oppure semplicemente pensare a quelle cartoline antiche sulle quali mio zio, dal fronte, scriveva a mia zia semplici frasi “…stasera vorrei stare con te davanti a un caminetto acceso, senza parlare, talmente ho voglia di riposarmi da questa sporca guerra…”, per entrare anche nei sentimenti di un soldato.

Ultimamente, nel leggere della festa di S. Silverio a Ponza, ho pensato al sentimento dei Ponzesi che vivono in Argentina  e che, come a Ponza, hanno festeggiato allo stesso modo il Santo (tradizione introdotta da un gruppo di pescatori di Ponza, al principio del secolo). Anche in quel sentimento di nostalgia per la patria lontana, è facile addentrarsi.

Per non parlare poi del sentimento della saudade in film come “La meglio gioventù” e in “Nuovo cinema Paradiso” (nell’ultima scena dei “baci rubati”, nelle lacrime del protagonista dove è racchiuso il dolore struggente per un amore, per un amico, per un tempo che non ci sono più… è intenso il sentimento della saudade).

Troppi esempi ancora di saudade, in poesia, narrativa, musica, cinema, si potrebbero fare. Potrei definirlo genericamente il sentimento della “presenza dell’assenza”, difficile da descrivere meglio, perché l’assenza, come la mancanza, si possono solamente percepire…

 

Sodade  di Cesària Èvora (Mindelo, Capo Verde: 1941 – 2011)

 

Le isole di Capo Verde, sulla costa occidentale dell’Africa. Melodie portoghesi su ritmi africani.

Cesária Évora la cantante di fama internazionale di questa musica

 

“Quem mostro’b
ess caminho longe?
Quem mostro’b
ess caminho longe?
Ess caminho
pa São Tomé

Sodade sodade sodade
dess nha terra d’São Nicolau

Si bo t’screve’m
m’ta screve’b
si bo t’squece’m
m’ta squece’b

Até dia
ke bo volta

Sodade sodade sodade
dess nha terra d’São Nicolau”.

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Sodade

“Chi ti ha indicato
questo lungo cammino?
Chi ti ha indicato
questo lungo cammino?
Questo cammino
per São Tomé?

Saudade saudade saudade
della mia terra di São Nicolau.

Se tu mi scrivi
io ti scriverò
se tu mi dimentichi
io ti dimenticherò.

Fino al giorno
del tuo ritorno

Saudade saudade saudade
della mia terra di São Nicolau”.

Cesària Évora, Sodade
Album: Miss Perfumado (1992)

 

 

[Il fado e la saudade. La presenza dell’assenza. (3) – Fine]