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La questione di ZannoneSegnalato da Francesco Ferraiuolo
Spettabile Redazione, Guerra per l’isola di Zannone Vigorelli: «E’ in sfacelo, noi la valorizzeremmo. Il commissario Benedetto non ha soldi per gli interventi minimi» ROMA – Vogliono indietro quella piccola isola, che sarà pure incontaminata ma così com’è messa, oggi, non serve a nessuno. A Ponza l’amministrazione comunale le sta tentando tutte per dare nuova linfa ai flussi turistici, e l’ultima idea del sindaco Piero Vigorelli suona come una dichiarazione di guerra ai reggenti del Parco nazionale del Circeo. Che sia un posto di un altro mondo lo si capisce dalla straordinaria varietà di uccelli migratori che la attraversano e dai mufloni che la abitano, dai suoi fondali cristallini, da una storia vulcanica che inizia oltre 200 milioni di anni fa. Ma anche dalle cronache in bianco e nero dei festini hard della fine anni ’60, nell’antica abbazia benedettina trasformata in villa dai marchesi Casati Stampa. «Il Parco purtroppo non ha un centesimo per garantire gli interventi minimi di manutenzione. Tutta l’isola è in stato di abbandono, non c’è un sentiero pulito, le strutture sono pericolanti, neanche il piccolo approdo di cui si è parlato tanto è stato realizzato. Non vedo come si possa invertire la tendenza, tenuto conto poi che noi versiamo al Parco, ogni anno, oltre quattordicimila euro. E di sicuro non vengono investiti a Zannone». Al contrario il Comune di Ponza potrebbe utilizzare i proventi della tassa di sbarco e provare a portare, gradualmente, i visitatori anche in questo angolo di paradiso. «Perché una cosa è certa – ribadisce Vigorelli – se continua così faremo di tutto per riprendercela». di Paolo Sarandrea
Link alla pagina del Corriere della Sera (con foto). Roma/Cronaca del 1° luglio 2013: Zannone. Guerra del Parco: leggi qui Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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