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Storielle ponzesi in pillole. (7). Morti e feritidi Michele Rispoli Per le precedenti digita – Storielle – in CERCA NEL SITO
Questa storiella è stata da me ascoltata tre volte e sempre raccontata dal maestro Scotti, fratello del protagonista. Anni cinquanta, Ninotto ’a birra, alias Silverio Scotti, tornò Ponza, dopo aver prestato servizio militare (imboscato) a Napoli, durante la guerra . Il piroscafo di allora, Regina Elena, o altro similare, impiegava circa otto ore per arrivare a Napoli; fermava a Ventotene, S. Stefano, Ischia (tre scali), Procida e quindi Napoli. Il piroscafo ‘Regina Elena’ Durante il viaggio, dopo Ischia, l’ammalato ebbe una crisi; immediatamente sia i passeggeri che i marinai si adoperarono per cercare un medico tra i passeggeri. Il capitano del piroscafo chiamò a raccolta Ninotto e tutti i passeggeri e disse: – Guardate, se diciamo che c’è un morto a bordo, la polizia ci blocca e non ci fa scendere. Messa la passerella, avvolsero il morto in un lenzuolo, Ninotto lo prese in braccio e si incamminò per scendere… Ninotto con il corpo morto in braccio salì sulla carrozzella. La Chiesa Ospedale dei Pellegrini a Napoli Arrivati all’ospedale, fuori il portone c’era un campanaccio che suonarono. L’infermiere spingeva in fuori, Ninotto cercava di varcare la soglia… fu una lotta! – …Ecché, m’u purtav’ a’ lucanda… e chiedevo una camera doppia con letti separati? Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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