di Michele Rispoli
Per ‘necropoli’ (dal greco nekros, morto e polis, città) in archeologia si intende un agglomerato di tombe, spesso disposte in modo disordinato, talvolta integrate in un complesso di tipo urbanistico.
Ponza è ricca di siti archeologici, tra cui grotte isolate, più o meno propriamente chiamate ‘necropoli’.
Famose le necropoli del Bagno Vecchio, dei Guarini, e sicuramente varie altre sparse per l’isola.
Necropoli del Bagno vecchio liberata dai rovi, durante la campagna di pulizia effettuata dei volontari nel 2012
Da ragazzetto in età scolastica, al primo avviamento professionale, insieme ad altri coetanei, a seguito di un acquazzone, scoprimmo, sulla collinetta dietro le case popolari Gescal, un buco nel terreno scosceso. Cercammo di entrare. Si vedeva un soffitto, in parte intonacato, e tutta terra.
In un primo momento tacemmo la scoperta, in seguito, se non ricordo male, con il professore Salvatore Ferrone di Gaeta, insegnante della scuola d’avviamento professionale, svuotammo la grotta e sul pavimento, in un angolo – che delusione! trovammo un mozzicone di candela. Evidente segno di precedenti scavi.
Ancora oggi, credo, sia possibile imbattersi in un reperto archeologico. Mura romane o addirittura necropoli interrate.
Necropoli del Bagno vecchio
Non è facile, però potrebbe accadere durante lo scavo delle fondazioni di una casa o di un ampliamento, di imbattersi in una necropoli.
All’improvviso, sfondare la volta rocciosa durante la sistemazione del piano delle fondazioni e cadere nel vuoto sottostante.
Meno male che queste cose non capitano mai, ma se dovesse succedere, cosa fare?
Denunciare la scoperta o continuare i lavori come se niente fosse?
Certo nascondere una tale scoperta è da vigliacchi, però penso che l’egoismo la vince su onestà e cultura.
In passato forse sarà già capitato di distruggere qualche reperto o sito archeologico. Vigliaccamente, al posto delle nicchie, costruiamo muri di cemento armato per le fondazioni della casa o dell’ampliamento, magari trasformando la Necropoli in cantina.
Tanto, chi può denunciare il fatto?