di Michele Rispoli
Oggi il vecchio carusiell’ di terracotta è chiamato in altri modi: salvadanaio, buoni fruttiferi, deposito bancario, ecc..
Per i vincitori del giudizio contro il Comune per la costruzione della Stazione Marittima – i Tagliamonte-Vitiello – ‘u carusiell’ è il Comune di Ponza.
Mi auguro, anzi sono certo, che il Sindaco Vigorelli, che tanto sta facendo per evitare la demolizione, abbia letto la sentenza.
La sentenza non cita che parte della costruzione è a distanza illegale e che quindi bisogna abbattere o demolire solo quella parte.
La sentenza, se non vado errato, dice che le carte per la costruzione della Stazione Marittima sono nulle. Cioè non esiste niente di legale; conseguenza l’intera Stazione Marittima, è illegale e quindi abusiva.
La sentenza riporta inoltre che finché essa non verrà demolita, il Comune dovrà corrispondere ai Tagliamonte – Vitiello 500 + 500 €, quindi 1000 € al mese.
Questi soldi, che già paghiamo noi, sono accantonati in attesa che i legali vincitori, un bel giorno, si presentino al Comune e aprano ’u carusiell’.
Quanto più tempo passa, cchiù ‘u carusiell’ si riempie.
Però il Sindaco e l’Amministrazione sono furbi ed intelligenti.
La Stazione Marittima, forse abusiva, l’hanno data in concessione ed il Comune percepisce circa 10.000 € l’anno; forse anche qualcosa in meno.
Quindi il calcolo è facile.
Non è così semplice. Il Sindaco proprio su Ponza racconta si vanta dei magnifici risultati di bilancio del Comune.
Ma il Comune non può risanare il bilancio in questo modo. Questo è reato.
Potrebbe essere ipotizzato il reato di illecito arricchimento per scopi elettorali, od altri ancora.
Anzi il Sindaco forse già sfiora il codice penale per la mancata demolizione ed io credo che quanto prima interverrà il Prefetto.
Questa è la legalità d’u carusiell’..!